Reddito di emergenza: quando arriva la quarta rata INPS!

Reddito di emergenza: quarta rata in arrivo! Dopo una serie di ritardi, molti italiani erano ancora dubbiosi sull'effettiva erogazione della rata con riferimento al mese di settembre 2021. Seppur con diversi ritardi, l'INPS ha confermato che la quarta rata del REM arriverà per molti italiani che ne possono beneficiare. E al momento non è da escludere che lo stato di emergenza venga nuovamente prorogato. Tutte le informazioni nell'articolo.

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Il reddito di emergenza si fa attendere, per ben due mesi, per quanto riguarda il pagamento della quarta rata, quella riferita al mese di settembre 2021. Questo particolare sostegno è stato erogato per diversi mesi alle famiglie italiane per venire incontro alla crisi scaturita con l'emergenza sanitaria.

Tuttavia i ritardi nell'erogazione della quarta rata hanno portato moltissimi cittadini a chiedersi se effettivamente questo pagamento sarebbe arrivato, e se la misura potesse essere nuovamente riconfermata per altre mensilità. Sul reddito di emergenza molti sono rimasti in attesa di vedersi accreditare la somma spettante, tuttavia arrivano le conferme da parte dell'ente erogatore, l'INPS, che la situazione sarà presto sbloccata:

"Come comunicato abbiamo ricevuto l’autorizzazione ministeriale e stiamo procedendo alla preparazione delle disposizioni di pagamento. Appena avremo informazioni più specifiche le condivideremo come sempre. #InpsInAscolto."

Si tratta di una comunicazione apparsa sul canale ufficiale Twitter dell'INPS, che in questi giorni sta ricevendo moltissime domande dai cittadini in merito al pagamento della quarta rata prevista per il REM. Il giorno specifico in cui questa erogazione arriverà, ancora non è chiaro, ma come vedremo tra poco, nel frattempo stanno arrivando alcune erogazioni che fanno riferimento ai mesi passati, per chi ancora non l'aveva ricevuta.

Va ricordato che questo sostegno è stato ideato in concomitanza all'emergenza sanitaria, e molti si chiedono se verrà erogato nuovamente oppure se questa quarta rata è l'ultima per questo genere di sostegno. Vediamo nell'articolo quali sono le prospettive per il reddito di emergenza, e quando terminerà effettivamente lo stato di emergenza in Italia.

Reddito di emergenza: fino a quando verrà erogato?

Il reddito di emergenza è un sostegno specifico legato alla situazione di emergenza, ed è stato introdotto per erogare ai cittadini diverse mensilità a sostegno del reddito in un momento così delicato. Il reddito di emergenza, il REM, è stato erogato per diversi mesi del 2021, e l'ultima proroga si riferisce ai mesi che vanno da giugno a settembre 2021, come spiega l'ente previdenziale:

"Il decreto-legge Sostegni-bis (decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73) ha previsto, all’articolo 36, il riconoscimento, a domanda, di ulteriori quattro quote di Reddito di emergenza, per i mesi di giugno, luglio, agosto e settembre 2021, in aggiunta a quelle già erogate."

La notizia che sta facendo scalpore riguarda i ritardi nell'erogazione della quarta rata, ovvero quella relativa al mese di settembre 2021. Questa rata dovrebbe essere l'ultima, salvo ulteriori proroghe, relativa a questa forma di sostegno. Questo non vuol dire che i cittadini non potranno chiedere dal 2022 altre forme di aiuto, come ad esempio il reddito di cittadinanza, ma che la mensilità di settembre potrebbe essere l'ultima per il REM.

In questi giorni moltissimi italiani si stanno chiedendo quando arriverà la quarta rata del reddito di emergenza, e molti si rivolgono direttamente all'ente previdenziale INPS per conoscere la data di erogazione, dati i ritardi riscontrati. Alcuni cittadini stanno ricevendo delle erogazioni del REM, ma non bisogna fare confusione: non si tratta della quarta rata, come spiega un video recente del canale Youtube Speedy News Italia, che si occupa di news sul mondo del lavoro, e degli incentivi per famiglie e imprese:

Le erogazioni che molti cittadini stanno ricevendo fanno quindi riferimento alle vecchie rate del reddito di emergenza, quelle riferite ai mesi di marzo, aprile e maggio in riferimento al vecchio Decreto Sostegni. Queste erogazioni sono relative a chi era stato inizialmente escluso, ma che al momento è stato incluso nelle erogazioni. Nulla a che vedere in questo caso con la quarta rata del REM relativa a settembre 2021.

Reddito di emergenza: quarta rata

La quarta rata INPS ancora si fa attendere, ma secondo le indiscrezioni questa mensilità del reddito di emergenza potrebbe arrivare almeno entro la fine del mese di novembre, e con molta probabilità sarà l'ultima nel suo genere. Il reddito di emergenza, per chi non lo conoscesse, garantisce per i mesi indicati dai decreti, una certa erogazione economica mensile ai cittadini che rientrano in determinate soglie di reddito e patrimonio.

Per ricevere la quarta rata è indispensabile che il nucleo familiare abbia residenza in Italia, e un reddito complessivo stabilito dal valore ISEE, massimo di 15.000 euro. Anche il valore patrimoniale è preso in considerazione, che deve essere inferiore a 10.000 euro, con possibilità di aumento nel caso di famiglia numerosa.

Nel caso in cui le rate precedenti non siano state ricevute, la causa può essere dovuta al fatto che il soggetto specifico non rientra nella casistica di chi può usufruire del REM, anche se questo non è il caso della quarta rata. La quarta rata del reddito di emergenza fa riferimento al mese di settembre, e ancora non è arrivata.

Molti si chiedono se ci sarà una prossima rata relativa al mese di ottobre 2021, e se la misura verrà prorogata almeno per compensare gli ultimi mesi di emergenza sanitaria, relativamente all'anno in corso. Per il momento non sembra che verranno rinnovate le rate del reddito di emergenza, anche se qualcuno sostiene che questo accadrà se lo stato di emergenza verrà nuovamente applicato nei primi mesi del 2021.

Su questo punto bisogna fare alcuni chiarimenti: il limite massimo di attuazione dello stato di emergenza al momento è di due anni, ed è fissato a dicembre 2021, tuttavia non è da escludere che si possa ripresentare a gennaio 2022.

Stato di emergenza: ci sarà una proroga?

Sale l'attesa per conoscere il futuro dello stato di emergenza: sarà ancora applicato il prossimo anno, almeno per i primi mesi, o terminerà alla fine del 2021? Ad una eventuale proroga potrebbe anche corrispondere una nuova erogazione del reddito di emergenza, anche se al momento non ci sono conferme in merito.

Come spiega Agi.it lo stato di emergenza potrebbe nuovamente essere riproposto, parallelamente all'andamento della diffusione del virus:

"E' verosimile che lo stato di emergenza, che scade il 31 dicembre, ma anche il green pass, verranno prorogati, ma dipenderà dai numeri". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a 'Porta a 'Portà."

Al momento quindi la scadenza ufficiale è stabilita al 31 dicembre 2021, ma tutto potrebbe cambiare in base all'andamento della diffusione del virus nei prossimi mesi. Si tratta di un'eventualità che molti vogliono scongiurare, e la speranza è quella che l'emergenza possa rientrare, non solamente in Italia, ma in tutto il mondo.

Al momento nessuna regione italiana sta diventando zona gialla, ma la diffusione del contagio non è del tutto terminata, e alcuni dati allarmanti arrivano anche dall'estero. Insieme ad una proroga dello stato di emergenza, si ipotizza anche una proroga dell'applicazione del green pass, in Italia come in alcuni paesi esteri, come ad esempio la Danimarca.

Se lo stato di emergenza tornerà, non è da escludere che lo stesso possa avvenire per il reddito di emergenza. Tuttavia questo non è l'unico sostegno che i cittadini potranno chiedere, perché verrà ancora applicato il reddito di cittadinanza per chi rientra nei parametri per riceverlo, che dal 2022 secondo l'ultima Legge di Bilancio saranno più stringenti.

Reddito di emergenza e reddito di cittadinanza

Per il reddito di emergenza potrebbe non esserci futuro, oltre alla quarta rata, anche se ancora non ci sono conferme a riguardo. Tuttavia non è così per il reddito di cittadinanza, che nonostante le numerose critiche che ha ricevuto nell'ultimo periodo, è riconfermato dalla Legge di Bilancio 2022 per il prossimo anno.

Si tratta di un sostegno al reddito delle famiglie più in difficoltà, le cui regole per l'accesso diventano più stringenti, per limitare la possibilità di accesso in modo illecito a questa particolare misura, eventualità registrata quest'anno in diverse occasioni.

Il reddito di emergenza consiste in un sostegno limitato a qualche mese di erogazione, in base ai diversi decreti sostegni. Il reddito di cittadinanza invece è una misura più strutturale, che va a sostenere tutte le famiglie che si trovano in difficoltà economica da non poter provvedere autonomamente al pagamento delle spese per il sostentamento di tutti i giorni. Insieme ai buoni spesa, per moltissimi italiani questo reddito è stato di fondamentale importanza durante i mesi più critici.

Tuttavia il reddito di cittadinanza presenta anche molte criticità, che con l'anno nuovo verranno livellate. Dai problemi collegati agli accessi illeciti alla misura, alla presenza di lavoro nero per molti cittadini che ricevono il reddito, fino alla difficoltà di inserimento lavorativo con la presenza del reddito.

Tutte criticità che dal 2022 saranno ridimensionate anche grazie a maggiori controlli e una limitazione delle possibilità di rifiutare un nuovo impiego lavorativo, se presentato da un centro per il lavoro. Si tratta di un'eventualità che dal prossimo anno verrà limitata a due rifiuti. Al secondo rifiuto del soggetto che percepisce il reddito di cittadinanza, questo potrà essere sospeso.

Mentre l'obiettivo del reddito di emergenza è quello di garantire un sostegno economico nel periodo di crisi causato dalla pandemia, per il reddito di cittadinanza l'obiettivo è quello del reinserimento lavorativo di chi è inoccupato.

Un altro risvolto che ha fatto scalpore in questi giorni è l'addio ai navigator: queste figure professionali, che fino ad ora hanno accompagnato i percettori del reddito di cittadinanza nell'impiego di un nuovo lavoro, vedranno terminare presto i propri contratti, sostituiti dalle agenzie per il lavoro e dai centri per l'impiego. La decisione ha portato come conseguenza ad uno sciopero generale, indetto per il 18 novembre a Roma, proclamato dai sindacati a tutela dei navigator, che di fatto hanno contribuito nell'ultimo periodo a sostenere percorsi di formazione specifici per chi percepisce il reddito di cittadinanza.