Reddito di Emergenza: spunta ipotesi Reddito Base! Le ultime

La proposta di istituire come alternativa al Reddito di Emergenza il Reddito di Base si fa sempre più reale! Ecco le ultime notizie!

Forse il futuro Reddito di Emergenza sarà il Reddito di Base.

La proposta di istituire un supporto economico per tutti i cittadini si fa sempre più realistica, specie in tempi come questi.

A causa del perdurare della crisi sanitaria, e dell’iperinflazione su tutti i beni, con la complicità anche delle sanzioni dettate dalla guerra in Ucraina, l’Unione Europea ha indetto una raccolta firme per richiedere a livello popolare l’istituzione di un supporto universale per tutti i suoi cittadini.

Si parla di una proposta molto allettante, e tra l’altro con diversi successi alle spalle, dal momento che non pochi sono i paesi che hanno voluto sperimentarla, e che hanno avuto un buon riscontro.

Il dilemma però rimane nei tempi, perché dalla raccolta firme si dovrà passare al referendum, e dal referendum alla votazione parlamentare. Si andrebbe verso giugno 2022, ma già negli ultimi giorni i danni economici di queste prime settimane di conflitto si stanno abbattendo su consumi, benzina e altro ancora.

Per questo serve uno strumento ancora più preciso e più esteso, altrimenti le perdite economiche conseguenti potrebbero essere definitive.

Per saperne di più ti suggerisco l’ultimo video di Speedy News Italia, disponibile su Youtube e sul suo canale.

Inoltre il Governo Draghi ha voluto comunque garantire una specie di REM a chi, causa Covid, è rimasto ancora una volta a terra. 

In questo articolo faremo il punto della situazione, e vedremo in cosa consiste questo reddito di base, e chi invece può ancora richiedere il REM grazie al Decreto Sostegni Ter.

Che fine ha fatto il reddito di Emergenza? Ultime notizie

Una proroga del reddito di Emergenza sarebbe una manna per moltissime persone, specie con l’attuale congiuntura economica.

Già dopo novembre 2021, data dell’ultima erogazione ufficiale, la situazione non ha fatto altro che peggiorare, tra aumento dei prezzi, recrudescenza del Covid e, di recente, l’inizio di una guerra che per il momento è solo in Ucraina, ma già i danni economici si sono riversati in tutto il mondo.

Ora come ora servirebbe una nuovo REM 2022, almeno per i settori attualmente danneggiati dalle sanzioni e dal caro bollette/benzina. Per le famiglie si parla di un taglio ai propri risparmi, ma per aziende o autonomi si parla di perdere una grossa fetta del proprio fatturato, forse più di quanto perso in periodo di lockdown da Covid.

E col fatto che l’Italia deve ancora ripagare i debiti contratti tra il 2020 e il 2021, e deve seguire la pianificazione del PNRR (acronimo per Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), non potrà al momento garantire uno strumento del genere. Almeno non per tutti e non con i propri fondi.

Anche se, tra le ultime novità, ci sarebbe un nuovo REM 2022 ci sarebbe, con i dovuti distinguo.

Reddito di Emergenza: ReM 2022 possibile con Decreto Sostegni Ter! Ecco le ultime

Il reddito di Emergenza è nato nel 2020 per venire incontro a tutti coloro che sono rimasti a casa durante il primo lockdown nazionale, quello di marzo-aprile 2020, che ha portato alla chiusura di quasi tutte le attività, meno che quelle essenziali.

Il risultato è stato il varo di un decreto che permettesse al finanziamento di un supporto economico per quasi tutti coloro che hanno subìto una perdita di fatturato di almeno il 30% durante il 2020.

Doveva essere limitato al solo 2020, e invece tra varianti e recrudescenze, a colpi di Decreti Sostegni, il REM è arrivato fino a novembre 2021.

E poi nulla. Almeno, il REM che conosciamo noi non è stato rinnovato nella Legge di Bilancio 2022, ma una sottospecie di proroga è stata attuata per alcune filiere. Quelle colpite dalla variante Omicron, o meglio dalle chiusure del Ministero della Salute per contrastare la diffusione di quest’ultima.

Col varo del Decreto Sostegni Ter sono stati resi disponibili ulteriori aiuti per alcuni settori economici, quali:

  • discoteche,
  • night club,
  • sale da ballo,
  • altri locali di intrattenimento.

Sono tutti settori che sono dovuti rimanere chiusi per via dell’ordinanza ministeriale del 31 dicembre 2021, in piena festività natalizia. Per loro è stata disposta una REM, da ben 20 milioni di euro.

In poche parole, si parla di importi minimi di 3.000 euro e una maggiorazione proprio per discoteche e sale da ballo di 25.000 euro, ridotta a 8.661 euro, come segnala informazionefiscale.it.

Ma al di fuori di questa opportunità, non ci sono ulteriori notizie in merito ad un rinnovo. Al massimo le ultime sono più sul Reddito di Base.

Reddito di Emergenza: proroga REM è Reddito di Base! Ultime notizie

Quando parliamo di Reddito di Base ci riferiamo ad uno strumento che non viene erogato per chi è in difficoltà, come nel caso del Reddito di Emergenza.

E’ un supporto economico extra, senza discriminazioni reddituali o lavorative.

Deriva dalla versione inglese dell’Universal Basic Income, appunto Reddito di Base Universale, e attualmente è in fase di sperimentazione anche in Europa, in particolare in Germania, Spagna e Norvegia.

E tutti con ottimi risultati, anche se solo per alcuni campioni di popolazione, estratti in alcuni casi a sorte o secondo alcuni modelli statistici.

Il futuro è che invece venga utilizzato quasi come in Alaska, cioè per tutta la popolazione abitante, purché avente cittadinanza italiana o comunitaria.

Non sarà come il Reddito di Cittadinanza, che prevede comunque un limite ISEE o degli obblighi immobiliari od occupazionali. Sarà garantito per tutti i cittadini in modo da evitare nel futuro condizioni di povertà assoluta, o peggio lasciare allo scoperto persone con condizioni economiche fragili.

E non sarà come il REM stesso, visto che l’unica emergenza sarà quella di evitare che la popolazione finisca al di sotto della soglia di povertà assoluta.

Inoltre, tra le ultime notizie, abbiamo anche la prima data in cui questa proposta potrebbe diventare realtà.

Reddito di Emergenza addio! Arriva Reddito di Base! Ecco quando

Attualmente il Reddito di Base è in fase di proposta, visto che solo da poco è stata avviata la raccolta firme in merito. 

Se vuoi parteciparvi, basta visitare il seguente sito eci.ec.europa.eu e lasciare i tuoi dati anagrafici, anche con pochi semplici click se hai l’abilitazione digitale.

In caso di esito favorevole, entro giugno 2022 potrebbe venire indetto un referendum in merito, che darà finalmente uno scossone alle istituzioni europee sul disporre o meno di un fondo per finanziare questa opera.

Anche perché sono anni che questa proposta è nel cassetto. L’idea del Reddito di Base non è recentissima, solo la sua attuazione sperimentale lo è, almeno negli ultimi dieci anni.

La base teorica di questa proposta è quella di saldare quanto più possibile l’assetto economico delle famiglie più bisognose, così da impedire in situazioni come quelle che stiamo vivendo (Covid, caro bollette, guerra e sanzioni…) un peggioramento della propria qualità della vita, e l’estensione della platea di persone sotto la soglia di povertà assoluta.

La fattibilità di questo strumento, da un punto di vista teorico, è del 100%, soprattutto ora. Ma da un punto di vista pratico potrebbe non esserlo.

Come Achiropita Cicala ha precisato, se il finanziamento è europeo, in qualche modo potrebbe essere realizzato. Se questo strumento dovesse venire disposto a seconda delle finanze di ogni nazione europea, ci potrebbero essere dei legittimi impedimenti, almeno per quanto riguarda l’Italia.

Solo per le pensioni l’Italia spende oltre 300 miliardi l’anno, e si parla del 15-16% del PIL nazionale, e solo per una platea di 16 milioni di persone l’anno.

Se si parlasse di un importo mensile al pari dell’assegno sociale, esteso per tutta la popolazione abitante, potrebbe tranquillamente occupare metà del PIL nazionale. E diciamo che sarebbe, nel nostro caso, praticamente impossibile.

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