Reddito Europeo 2022: ISEE tra i requisiti? Ecco perché sì

Il reddito europeo 2022 potrebbe avere tra i suoi requisiti l'attestazione ISEE! Ecco il perché di questa scelta

Il reddito europeo 2022 potrebbe riservare una brutta sorpresa.

Come avevamo già visto in un articolo in merito al reddito di base, non è improbabile l’introduzione di una serie di requisiti stringenti per l’accesso al reddito europeo. Parliamo di uno strumento che ancora è fermo alla fase “raccolta firme”, alla quale puoi ancora contribuire accedendo alla pagina eci.ec.europa.eu.

Eppure già abbiamo dati, cifre e importi stimati che potrebbero far sperare bene in merito al reddito europeo 2022, specie in un periodo di inflazione, rincari e spese carburante praticamente esplose.

Il problema però sarà in tutti questi dati, cifre e importi stimati, perché c’è il rischio che questo strumento possa diventare troppo oneroso per le casse dello Stato, o per l’Unione Europea in alternativa.

E per evitare una spesa del genere non sarebbe improbabile l’introduzione di requisiti quali l’attestazione ISEE, così da concentrare le risorse su soggetti con gravi problemi economici.  

Ma questo potrebbe diventare anche un problema amministrativo per l’ente gestore di questo reddito europeo 2022. Lo vedremo bene nel corso dell’articolo il perché di questo rischio.

Reddito europeo 2022: disponibile ancora la raccolta firme! Ecco i requisiti per l’accesso

Il reddito europeo 2022 è ancora in alto mare, anche se non manca molto alla fine della prima fase: la raccolta firme.

La proposta di introdurre un reddito universale per tutti viene dal 2017, ma solo nel 2022 è stato possibile istituzionalizzare almeno una raccolta firme, disponibile sul sito eci.ec.europa.eu.

Potrai accedervi facilmente, non ha dei requisiti insormontabili. Basterà registrare la propria firma tramite l’Id del proprio paese, senza alcun impegno economico. Attualmente, con questo sistema, a livello europeo s’è raggiunto l’87% delle firme necessarie per passare al secondo step: il referendum.

L’istituzione di un referendum potrebbe essere la svolta per questo reddito. In caso di esito positivo, con quorum raggiunto e percentuale del Sì oltre il 50%, il Parlamento e la Commissione Europea dovranno decidersi se valutare o meno l’introduzione di un reddito europeo per tutti i cittadini comunitari.

A livello di tempistiche, tra raccolta, referendum e incontri istituzionali, forse si potrà avere già conferma della possibilità o meno di un reddito europeo sicuramente nella seconda metà del 2022, se non entro l’autunno.

Ovviamente, essendo ancora fermi alla “raccolta firme”, è difficile supporre quali possano essere gli effettivi requisiti e importi previsti per l’accesso. Anche Mr LUL lepaghediale nel suo video Youtube ha proposto alcuni possibili importi e requisiti d’accesso.

Reddito europeo 2022: importi e requisiti previsti! Ecco tutte le ipotesi

Il reddito europeo 2022 potrebbe garantire un po’ di soldi a tutti i cittadini comunitari, italiani compresi. Il punto è stabilire quanti siano questi “soldi”.

Non essendoci ancora nulla di concreto, né di ufficiale, a livello di importi e requisiti, si può solo ipotizzare quali possano essere gli importi più corretti.

In un recente articolo Laura Pellegrini aveva ipotizzato l’importo di 670 euro, derivante dal seguente calcolo:

(retribuzione media mensile di un singolo Stato) x (60%)

Invece, in un altro articolo di approfondimento sul reddito di base, s’è ipotizzata la cifra di 500 euro, in linea con l’importo medio erogato sia per l‘Assegno Unico sia per il Reddito di Cittadinanza.

Grosso modo si prevede un importo abbastanza basso, rispetto a quanto potrebbe produrre uno stipendio medio. Infatti bisognerebbe vedere il reddito europeo 2022 come una protezione, un supporto assistenziale molto utile in tempi di rincari, inflazione e caro bollette, come appunto il nostro.

Mentre c’è un generale accordo sul fatto che i requisiti principali per questo reddito europeo 2022 saranno:

  • il possesso della cittadinanza italiana,
  • il possesso della cittadinanza europea,
  • il possesso del permesso/carta di soggiorno.

O, nel caso limite assoluto, forse anche utopico, la sola residenza anagrafica accertata, ma va da sé che è impossibile avere una residenza senza nemmeno un permesso di soggiorno, anche solo per motivi umanitari.

Va detto però che questi requisiti potrebbero scontrarsi con la realtà dei fatti, in particolar modo con i costi effettivi che lo Stato o la UE dovrebbe sorbirsi per il mantenimento del reddito europeo.

Reddito europeo 2022: i requisiti economici previsti potrebbero essere onerosi! Ecco perché

Il reddito europeo 2022 potrebbe diventare una misura efficace nel limitare la povertà diffusa, così come ridurre il numero di famiglie che vivono sotto la povertà assoluta.

Ma diciamo che potrebbe risultare efficace anche nell’indebitare pesantemente un paese, visto che, una misura estesa a tutta la popolazione residente, costerebbe forse più dell’attuale carico previdenziale e assistenziale.

Nell’articolo relativo al reddito di base avevamo fatto un calcolo in merito ai costi a cui lo Stato avrebbe dovuto  rispondere per quanto riguarda la propria popolazione abitante.

Difficilmente si andrebbe sotto i 15-20 miliardi di euro al mese, anche nel caso in cui si procedesse per “economia”, cioè solo nei confronti nei nuclei familiari e solo con un importo medio di 500 euro.

Nel caso più “lussuoso”, cioè 670 euro per tutta la popolazione abitante di quasi 60 milioni di persone, si avrebbe un costo doppio, di oltre 40 miliardi mensili, quasi cinquecento miliardi di euro in un anno. In pratica il 60% in più della spesa previdenziale nazionale.

Ma questo solo se venisse preso a carico dai rispettivi Stati membri dell’Unione Europea. Nel caso in cui il Consiglio Europeo promuovesse il finanziamento del reddito europeo, e quindi di prendersi la responsabilità dei costi, allora si avrebbero cifre completamente diverse.

Si andrebbe tra i 225-300 miliardi mensili nel caso della sola popolazione abitante, ai 167-225 miliardi mensili nel caso della sola popolazione abitante over 25 (circa 335 milioni di abitanti).

Altrimenti, nel caso in cui venissero considerati solo i nuclei familiari (220 milioni), si arriverebbe a 110-147 miliardi mensili di spesa.

Comunque vada, la spesa a livello europeo si aggirerebbe tra i 1,3 mila miliardi e i 3,6 mila miliardi di euro annui, praticamente uno o due Recovery Fund all’anno.

Se vogliono comunque procedere con questo strumento, l’unica soluzione sarà quella di ridurre ancora di più la platea, mettendo tra i requisiti forse l’ISEE.

Reddito europeo 2022: requisiti ISEE per l’accesso! Ecco perché

Il reddito europeo 2022 potrebbe essere disponibile già da quest’anno, ma se viene erogato a tutti quanti, indiscriminatamente, potrebbe diventare un bel problema a livello economico.

Probabilmente si dovrà ricorrere ad ulteriori requisiti d’accesso, e non più limitarsi alla cittadinanza o al permesso di soggiorno.

E’ pertanto probabile che tra i requisiti venga preso in considerazione l’ISEE in corso di validità.

Come strumento potrebbe essere utile per indirizzare questo reddito europeo a tutti coloro che hanno una situazione economica gravosa, pertanto più meritevole di avere un contributo economico mensile.

Va però detto che l’ISEE, come strumento amministrativo, è un indicatore previsto solo per i cittadini italiani, e solo entro i confini dell’Italia. Si dovrà pertanto parificare questo strumento con tutti quelli simili in giro per l’Europa.

Ma questo nel caso in cui si voglia rendere questo reddito di base europeo, e quindi di responsabilità delle istituzione europee. Altrimenti si avrà un reddito di base che sarà tutto a carico dello Stato italiano, già di suo abbastanza indebitato.

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