REM 2022: nessuna speranza da Draghi! Vediamo le novità

Continua a tenere banco l'argomento REM, i cittadini infatti sperano ancora che venga riproposta nel 2022 ma da Draghi non arriva nessuna speranza. Le ultime.

Ci sarà il REM nel 2022? 

Questa è la grossa domanda che in molti si stanno ponendo, senza per il momento riuscire a darsi una risposta.

Nelle ultime settimane dell’anno scorso sembrava tutto deciso e il Reddito di Emergenza non doveva più essere riproposto.

Poi un sussulto, l’aumento dei contagi e il protrarsi dell’emergenza epidemiologica ha ridato speranza ai cittadini, che accoglierebbero di buon grado un ritorno del sostegno.

Nelle scorse settimane dunque si sono letti molti articoli e ascoltate diverse interviste, i quali sostenevano che un ritorno del REM fosse possibile.

Che cosa c’è di vero? Ci sono concrete possibilità di un ritorno del Reddito di Emergenza nel 2022?

Da una parte ci troviamo di fronte a una situazione che non ha precedenti, che porta a fondo con sé molte famiglie che stanno subendo il contraccolpo economico, e di conseguenza elargire un aiuto sembra più che utile e doveroso.

Dall’altro lato bisogna considerare il costo della misura, che essendo a fondo perduto non è in grado di portare alcun ritorno al Governo.

Infine, abbiamo potuto notare in questi mesi di pandemia come non sia facile essere celeri nelle decisioni, questo a causa del forte impatto che il virus sta avendo e che obbliga gli organi competenti a doverlo mettere in primo piano. 

Andiamo dunque a vedere che cosa sta accadendo al Governo, che cosa sta pensando Draghi e quali sono le novità.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di Redazione The Wam, nel quale si parla del Decreto Sostegni e dei pagamenti di gennaio.

REM 2022: che cos’è e perché è importante

Il Reddito di Emergenza è una misura introdotta per sostenere i cittadini messi a dura prova dall’emergenza epidemiologica dovuto al Covid-19.

Viene introdotta dal Decreto Rilancio per poi venire prolungata per altre mensilità, sempre a causa della situazione emergenziale.

La misura garantisce a chi la riceve un sostegno economico limitato ad alcune mensilità, con cadenza mensile.

Non ha dunque una durata annuale, ma viene erogato una tantum per un numero di mensilità decise dal Governo.

Capiamo bene dunque che una riproposizione del REM nel 2022 sarebbe molto importante, soprattutto perché molti cittadini potrebbero trarne giovamento.

Consideriamo infatti che per riceverlo bisogna essere in possesso di alcuni requisiti di reddito, non va quindi a favorire i nuclei familiari ricchi, ma bensì quelli più bisognosi.

A questo punto capire l’importanza della misura è molto semplice, l’emergenza non è terminata e le famiglie in difficoltà continuano a essere in difficoltà.

Sicuramente il Reddito di Emergenza non può rappresentare una soluzione a lungo termine, ma appare chiaro che, come sollievo istantaneo, è una misura più che valida.

REM 2022: la Legge di Bilancio

Per capire la situazione del REM nel 2022 è necessario fare un passo indietro, e andare a vedere il testo della Legge di Bilancio 2022.

Infatti, la sua introduzione nel testo avrebbe determinato l’intenzione di Draghi di riproporlo nel 2022, ma purtroppo non è contenuta nessuna voce inerente al Reddito di Emergenza.

Non sono stati stanziati fondi, per il momento, da dedicargli, e dunque la strada sembra già tracciata.

La situazione emergenziale però non è per nulla cessata e anzi, nelle ultime settimane si è aggravata drasticamente con molti settori che rischiano nuove ripercussioni.

Di conseguenza, è lecito pensare che debbano arrivare nuovi aiuti per garantire una condizione di vita quantomeno accettabile.

La misura però non sembra essere al centro del progetto, nonostante le tante discussioni affrontate a Palazzo Chigi.

Nulla però è ancora perduto: la Legge di Bilancio è solamente uno dei metodi tramite i quali il REM può essere introdotto, e dunque esiste ancora qualche possibilità.

Vedremo dunque nelle prossime settimane se una sua riproposizione sarà possibile, fermo restando che l’ultima conferenza stampa del Premier non lascia trasparire grande ottimismo.

REM 2022: la conferenza stampa di Draghi

Dopo esserci avvalsi del testo della Legge di Bilancio 2022, per capire se sarà possibile rivedere il Reddito di Emergenza anche con il nuovo anno, andiamo ora ad analizzare l’ultima conferenza stampa di Mario Draghi.

In quella sede il Premier si è espresso in merito alla situazione attuale e a molte misure che saranno introdotte per sostenere i cittadini.

Appare un segnale forte il fatto che, nel corso di tutta la conferenza stampa, il REM non sia mai stato menzionato.

Questo è un dettaglio abbastanza iconico della situazione della misura, che a questo punto non sembra avere grosse possibilità di sopravvivenza.

Le misure di sostegno ci sono e saranno in vigore già a breve, e avranno lo scopo sempre di sostegno, ma il Reddito di Emergenza non è compreso, o almeno così pare.

Draghi ha parlato anche del caro bollette e di come intende combattere la questione, per farlo il Governo ha già stanziato circa tre miliardi e mezzo di euro.

Ma non è finita qui, oltre a questi fondi ha annunciato che nei prossimi mesi ci saranno molte misure e ha attaccato duramente tutti coloro che si sono arricchiti dal rincaro del prezzo del gas.

REM 2022: è una misura utile?

Alla luce di quanto detto finora, la domanda ci sorge spontanea: il REM nel 2022, è una misura utile?

Per noi, la risposta è assolutamente sì, e questo per vari motivi che ora andremo a riportarvi.

Il primo tra tutti è proprio la condizione delle bollette, che hanno aumentato il loro costo mettendo praticamente in ginocchio molte famiglie, a causa soprattutto del rincaro del prezzo del gas.

In secondo luogo non possiamo nascondere la durissima situazione che tutti i cittadini stanno vivendo, fatto salva qualche eccezione.

La pandemia ha reso ancora più difficile la condizione di moltissime famiglie che, senza un aiuto concreto, fanno veramente fatica a rimanere a galla.

Di conseguenza il Reddito di Emergenza rappresenta sicuramente un valido strumento di supporto, e il fatto che non venga menzionato in nessuna sede sinceramente ci stupisce.

Infine, Draghi ha parlato di altre misure che verranno introdotte, qualcuna probabilmente la conosciamo, qualcun’altra no, di conseguenza il dubbio è più che lecito.

Saranno efficaci le nuove misure? O fungeranno solo da palliativo a una situazione che definirla complicata è poco?

Per questi motivi riteniamo che la misura non solo sia utile, ma che una sua riproposizione potrebbe aiutare molte famiglie a combattere questo periodo delicatissimo.

REM 2022: i problemi con i pagamenti

Abbiamo fino a qui parlato della possibilità di vedere il REM nel 2022, e di che cosa traspare da Palazzo Chigi utilizzando la Legge di Bilancio e le dichiarazioni di Draghi.

Abbiamo detto, a più riprese, che il Reddito di Emergenza è una misura utile e che può sostenere molte famiglie molti cittadini.

Non possiamo nascondere però il fatto che, nel 2021, le cose non sono sempre andate lisce come l’olio, soprattutto per quanto riguarda i pagamenti.

I pagamenti vengono erogati dall’INPS, l’Istituto Nazionale per la previdenza Sociale si occupa di ricevere le domande, metterle al vaglio e poi di erogare il sostegno economico.

Le ultime mensilità, però, sono state un vero e proprio disastro, con ritardi mostruosi che hanno fatto perdere fiducia nell’efficacia della misura stessa.

Questi sono dovuti a più fattori e il primo è assolutamente il sovraccarico che l’INPS ha subito negli ultimi mesi, dovendo accollarsi l’iter di molti bonus e misure di sostegno.

Consideriamo poi l’Assegno Unico temporaneo e la sua discussa compatibilità con il Reddito di Cittadinanza, che impone all’Istituto di verificare i requisiti senza ricevere domande autocertificate.

Poi ci sono le pensioni, i vari assegni e via dicendo, in sostanza un grosso peso che è gravato, e continua a gravare sulle sue spalle, e i ritardi dei pagamenti si sono accumulati.

Appare chiaro che, essendo il REM una misura emergenziale, non può incappare in ritardi come quelli appena citati, poiché perderebbe proprio la sua finalità.

REM 2022: altre misure alternative

Nonostante le cose non siano sempre andate benissimo, il REM ha rappresentato una certezza per molti cittadini in questi mesi di pandemia.

Mario Draghi parla di alcune misure che entreranno in vigore e che garantiranno di ricevere sostegno nei prossimi mesi, che si preannunciano molto duri.

Il Governo, come ha ampiamente dimostrato negli ultimi mesi, ha la ferrea volontà d’introdurre manovre che hanno lo scopo di garantire la ripresa.

Di conseguenza, non vuole più elargire aiuti una tantum a fondo perduto, o almeno non nella stessa quantità degli anni scorsi.

A riprova di questo c’è anche la riforma del Reddito di Cittadinanza, che traccia una linea netta tra ciò che era e ciò che sarà d’ora in avanti.

Una misura non più al solo carattere assistenziale, che tra l’altro non lo sarebbe mai dovuta essere, ma una misura che si propone di garantire l’occupazione dei beneficiari.

Il REM di conseguenza, in questo nuovo modo di pensare, non s’inserisce molto bene, essendo esso introdotto con una pura forma assistenzialistica.

Quel che a questo punto resta da vedere è se le nuove misure saranno all’altezza delle aspettative, e se saranno effettivamente migliori di quella che vanno a sostituire.

REM 2022: ci sarà?

Nel corso dei paragrafi abbiamo più volte ribadito che, al momento, non ci sono grandi possibilità di rivedere il REM nel 2022, e questo alla luce di diversi fattori.

Nulla è perduto però, molto sarà rappresentato dalla situazione dell’emergenza epidemiologica, un peggioramento ancor più grave potrebbe non dare tempo al Governo di varare nuove misure, e potrebbe dunque tornare sull’usato sicuro.

All’infuori di questa possibilità non ne vediamo molte altre, a meno che Mario Draghi non ci stupisca con un repentino dietrofront.

Siamo però molto curiosi, e anche fiduciosi, di scoprire le nuove riforme che verranno effettuate per sostenere i cittadini.

Le aspettative create sono alte, soprattutto alla luce di quanto il Premier ha dichiarato nell’ultima conferenza stampa.

Staremo a vedere se tutti i presupposti rispetteranno le aspettative o se invece, viceversa, lasceranno gli italiani con l’amaro in bocca.

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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