Revisione Auto: quanto costa e 3 modi facili per risparmiare

Ogni veicolo deve essere sottoposto alla revisione auto obbligatoria. Scopri come funziona la revisione auto, quanto costa e come risparmiarmiare sul costo!

La revisione del proprio autoveicolo è un obbligo di legge utile a garantire la sicurezza del conducente e delle persone attorno a lui. Una macchina non conforme e poco efficiente è infatti a rischio maggiore di incidenti.

Ogni veicolo circolante sul territorio italiano è soggetto a controlli periodici, che ne verificano il corretto funzionamento sia delle parti meccaniche che elettroniche, e il lasso di tempo tra un controllo e l’altro è definito dal tipo di veicolo e dalla sua età.

In questo articolo, vedremo come funziona la revisione auto, quanto costa e le differenze con il tagliando, ma soprattutto i modi migliori per risparmiare sulla procedura!

Cos’è la revisione auto

Come accennato in precedenza, revisionare un’automobile significa monitorarne lo stato di funzionamento ed efficienza, e più un veicolo invecchia più i controlli si fanno serrati. I controlli riguardano sia il comparto meccanico che quello elettronico:

La revisione è un obbligo di legge definito come tutela sociale, perché va ad operare in difesa dell’ambiente ma soprattutto sulla sicurezza comune. I controlli riguardano infatti non solo il funzionamento, ma anche l’efficienza a livello ecologico.

La revisione controlla anche il livello di rumore emesso da un particolare mezzo, per evitare di immettere in circolazione un veicolo la cui rumorosità superi i limiti di legge e diventi un rischio sia per l’automobilista che per le persone attorno a lui.

In sede di revisione, l’incaricato andrà anche a controllare il numero del telaio confrontandolo con quello riportato sulla Carta di Circolazione e assicurandosi che sia leggibile a norma di legge. Il telaio è infatti il primo indicatore per identificare un veicolo, diverso dalla targa, che può essere modificata.

I controlli vanno a sincerarsi anche del corretto funzionamento dei sistemi di pulizia – tergicristalli – e clacson, nonché eventuali malfunzionamenti dei sensori per il parcheggio: risulta infatti estremamente pericoloso circolare anche solo con un danno a queste parti.

Infine, la revisione tiene anche conto delle buone condizioni del mezzo a livello di carrozzeria e cristalli: qualche ammaccatura non determinerà la fruibilità del mezzo, ma danni ingenti potrebbero inficiare sulla stabilità del mezzo.

L’incaricato controllerà infine la presenza di accessori fondamentali in caso di avaria del mezzo – un automobilista deve sempre avere con sé il cric, il triangolo segnalatore e la ruota di scorta – e ne verificherà il corretto funzionamento.

Come funziona la revisione auto

Vi sono due strade percorribili quando è il momento di fare la revisione:

  • Recarsi presso centri meccanici autorizzati dal Ministero dei Trasporti

A coloro che volessero risparmiare conviene recarsi direttamente in Motorizzazione Civile, perché qui il costo viene abbattuto di circa 20 euro rispetto a quello sostenuto nei centri meccanici convenzionati. L’importo totale sarà infatti di 45 euro contro 66,88 euro.

Tuttavia, bisogna considerare i tempi molto più lunghi in Motorizzazione Civile: bisognerà infatti prenotare direttamente in sede provinciale, tornare il giorno dell’appuntamento e attendere il proprio turno con il rischio di rallentamenti.

Nelle officine convenzionate, solitamente, tutta la faccenda si chiude in meno di un’ora e direttamente in giornata. Sta a discrezione del singolo considerare il bilancio costi/benefici tra le due opzioni disponibili.

Per i veicoli recentemente immatricolati – e quindi nuovi – sarà necessario effettuare la revisione 4 anni dopo, a seconda del mese di immatricolazione. Passati i primi quattro anni, la revisione dovrà essere effettuata con cadenza biennale, sempre nel mese di riferimento.

Le officine più attente inviano un avviso scritto al proprietario del mezzo un mese prima della scadenza della revisione, così da permettere ai clienti di pianificare per tempo la data della revisione e rimanere al passo con gli obblighi.

La revisione è obbligatoria anche per ciclomotori, autocaravan e mezzi oltre le 3,5 tonnellate, ma regole diverse valgono invece per mezzi di trasporto pubblico, rimorchi e taxi, la cui procedura va svolta ogni anno.

 Superamento o bocciatura della revisione

Nel caso in cui vada tutto bene ed il mezzo superi la revisione con esito positivo, sarà cura dell’incaricato che effettua la procedura applicare l’etichetta di regolarità sulla Carta di Circolazione del mezzo.

Inoltre, l’incaricato dovrà fornire al proprietario del mezzo anche il Certificato di Revisione, documento da tenere sempre a bordo nel caso in cui le Forze dell’Ordine dovessero operare un controllo. Il documento – per essere regolare – dovrà riportare:

  • Categoria dell’auto
  • Dati del veicolo
  • Km percorsi al momento della revisione
  • Data e il luogo in cui sono stati eseguiti i controlli all’auto
  • Esito della revisione
  • Data di scadenza del certificato

L’incaricato avrà anche cura di trasmettere le informazioni contenute nel Certificato di Revisione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – nonché al Portale dell’Automobilista. Quest’ultimo è infatti utile a verificare l’effettivo chilometraggio del mezzo ed evitare spiacevoli truffe del contachilometri.

Nel caso in cui, invece, la revisione dovesse avere esito negativo a causa di parametri inaccettabili, l’incaricato apporrà l’etichetta “ripetere” sulla Carta di Circolazione. Nel documento aggiuntivo, verrà indicato il dettaglio dei problemi riscontrati.

Il proprietario avrà un mese di tempo per riparare i danni, mese in cui è ancora abilitato a circolare se le condizioni lo permettono. Nel caso in cui il veicolo non passasse nuovamente i controlli previsti dalla revisione, quest’ultimo verrà sospeso dalla circolazione.

Sarà cura del proprietario riparare il veicolo e provare nuovamente a sottoporlo a revisione o decidere se rottamarlo definitivamente.

Risparmiare con la revisione in Motorizzazione Civile

Nel caso in cui non vi sia fretta per la revisione – e si desideri risparmiare qualche soldo – sarà bene recarsi in Motorizzazione Civile, avendo cura di tenere a portata di mano i documenti necessari per evitare ulteriori ritardi.

La procedura di revisione in Motorizzazione comincia compilando il modello MC2100. È possibile farlo comodamente a casa scaricandolo online o chiederne una copia allo sportello in maniera totalmente gratuita.

In sede di prenotazione dell’appuntamento, sarà fondamentale aver già versato i 45 euro necessari sul conto corrente 9001 – ovvero quello del Dipartimento dei Trasporti Terrestri – portando con sé la ricevuta di pagamento.

La prenotazione avviene presentando il libretto di circolazione e il documento di identità del proprietario. L’incaricato fisserà l’appuntamento, ma attenzione: se si sceglie questa strada è bene essere molto in anticipo sui tempi. Alle volte, trascorrono diversi giorni tra la prenotazione e l’effettivo giorno della revisione.

Risparmiare tempo con la revisione in officina

La revisione in officina è una via decisamente più comoda e veloce, e viene effettuata in centri convenzionati al Ministero dei Trasporti. Invece che versare preventivamente l’importo, sarà solo necessario presentarsi in sede con i contanti pronti.

Il costo totale della revisione in officina è di 66,88 euro comprensivo di IVA, costi fissi di revisione dovuti al Dipartimento dei Trasporti Terrestri, 10,20 euro di diritti e 1,80 di bollettino postale utilizzato dall’incaricato per versare il tributo per conto dell’automobilista.

Il proprietario dovrà semplicemente presentarsi in officina con il libretto di circolazione, e aspettare il tempo necessario ad effettuare tutti i controlli. Le officine più celeri se la sbrigano in mezza giornata, mentre altre consegneranno l’auto nei giorni immediatamente successivi.

L’automobilista che sceglie di svolgere la procedura di revisione in officina ha un risparmio considerevole in materia di tempo, e visto il risparmio irrisorio in Motorizzazione di solito è consigliato proprio recarsi in un centro autorizzato.

Attenzione però: anche in questo caso l’ente revisionatore dovrà rilasciare il Certificato di Revisione con i dati elencati in precedenza. La documentazione è infatti sempre la stessa, ed è utile a garantire la circolabilità del mezzo in caso di controlli nonché l’effettivo chilometraggio in sede di vendita.

Cos’è il tagliando auto

La procedura di revisione è spesso erroneamente associata anche al tagliando. In realtà vi sono delle differenze sostanziali tra l’uno e l’altra. Sebbene i controlli siano gli stessi effettuati in sede di revisione, il tagliando è una procedura a sé e non è obbligatoria.

È però fortemente consigliato effettuare un tagliando secondo le indicazioni del costruttore del veicolo, per sincerarsi che tutte le parti soggette ad usura funzionino correttamente anche dopo aver percorso diversi chilometri.

Tantissime macchine – specie le più moderne – segnalano con una spia quando è il momento di effettuare un controllo facoltativo, di solito dopo 15.000, 20.000 o 30.0000 chilometri percorsi oppure con criterio cronologico ogni anno, ogni due anni o ogni tre.

Si ribadisce che il tagliando non è una procedura obbligatoria, tuttavia fortemente consigliata, e si può anche approfittare dell’occasione per un controllo dell’olio e dell’acqua!

Dove si effettua il tagliando

A differenza della revisione, è possibile effettuare il tagliando anche presso un riparatore indipendente, su cui però vi è garanzia solo nel caso in cui vengano utilizzate parti di qualità equivalente a quelle originali e siano rispettate le procedura indicate dalla casa madre.

Il tagliando fai da te è possibile ma sconsigliato, specialmente nel caso in cui il proprietario del veicolo non ne capisca molto. Al di là del trascurare componenti importanti da controllare, si potrebbe addirittura causare danni il cui costo supererebbe di gran lunga il risparmio di un controllo autonomo.

A seconda dell’età, modello e stato del veicolo, in sede di tagliando l’incarica provvederà a:

  • Controllare e rabboccare i fluidi
  • Controllare i filtri
  • Verificare lo stato candele di accensione
  • Verificare lo stato della cinghia di distribuzione
  • Controllare l’efficienza di freni, luci e sterzo

Il tagliando non ha un effettivo costo fisso: tutto dipende dallo stato effettivo del mezzo e dalle tariffe applicate per l’eventuale manutenzione. A seconda del modello e dell’anzianità del veicolo, alcune procedure e parti potrebbero costare di più.

Nel caso in cui si decidesse comunque di effettuare il tagliando in autonomia, si consiglia questo video di INewtron che spiega l’intera procedura nei dettagli: 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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