Risparmiare sul riscaldamento d’inverno con il metodo della casa passiva. Ecco come fare

Una serie di micro interventi di manutenzione nonché accorgimenti per vivere in una casa passiva, che fa risparmiare sul riscaldamento fino al 90%.

Tra le ultime novità riscaldamento domestico troviamo non un dispositivo o un particolare sistema da acquistare, bensì una serie di micro interventi di manutenzione nonché accorgimenti per vivere in una cosiddetta casa passiva.

In sostanza, si tratta di un modello abitativo che permette di risparmiare fino al 90% sui consumi di energia necessari per riscaldare oppure raffrescare. Dati imponenti, visto il carovita e l’inflazione dilagante, che attirano inevitabilmente l’attenzione e meritano di essere approfonditi, per comprendere come realizzare un edificio di questo genere.

Sicuramente, tra i primi fattori a entrare in gioco troviamo coibentazione, massima efficienza e combinazioni di più impianti tra di loro.

Ecco nel dettaglio come funziona una casa passiva e come realizzarla.

Novità per risparmiare sul riscaldamento domestico: cos’è la casa passiva

In realtà si tratta di una novità solo in Italia, dove la prima casa passiva è stata realizzata in Lombardia. Nel resto di Europa invece si tratta di un edificio a basso consumo energetico molto diffuso e i primi modelli sono stati concepiti addirittura nel 1988, proprio per concepire e realizzare una nuova generazione di abitazioni per il futuro.

L’obiettivo principale è quello di costruire case che non necessitano di essere riscaldate. Al momento, sulla base degli studi empirici condotti, si è riusciti a raggiungere la soglia del 90% di risparmio rispetto alle abitazioni costruite secondo il metodo tradizionale.

In sostanza, grazie alla combinazione vincente di dispositivi all’avanguardia e accorgimenti specifici, si riesce a raggiungere l’efficienza energetica massima e un isolamento termico invidiabile.

Gli elementi principali che caratterizzano una casa passiva sono:

  • isolamento termico

  • calore interno

  • finestre termiche

  • forma ed esposizione

  • ventilazione.

Ecco nel dettaglio come funziona e quanto si risparmia grazie a questo metodo di coibentazione.

Come funziona la casa passiva per risparmiare sul riscaldamento domestico

Il primo passo da compiere per la realizzazione di una casa passiva è un isolamento termico, che si ottiene grazie a un rivestimento esterno con materiale isolante dello spessore di circa 30 centimetri.

Scopri come dimezzare le bollette con il cappotto termico!

Questo passaggio è importante in quanto consente di coibentare l’immobile, che quindi è in grado di riscaldarsi grazie a fonti di calore “passive” come la luce solare che entra dalle finestre, gli elettrodomestici in funzione (come il forno, ad esempio), le luci accese, le persone che vivono nei vari ambienti e via di seguito.

La coibentazione quindi è l’aspetto principale da curare in una casa passiva.

Basti pensare che anche gli infissi devono avere il triplo vetro e non il doppio, per far sì che l’efficientamento energetico raggiunga il suo livello massimo.

Inoltre, la casa passiva sfrutta al meglio l’esposizione al sole e la sua forma deve risultare il più compatta possibile.

Come abbiamo avuto modo di accennare in apertura di articolo, grazie a questi interventi di manutenzione e ristrutturazione, è possibile raggiungere ottimi risultati, dal punto di vista del risparmio energetico.

La ciliegina sulla torta, per così dire, all’interno di una casa passiva è l’installazione di un dispositivo che permette lo scambio di calore, tra l’interno e l’esterno.

In questo modo, l’aria che entra in casa ha la possibilità di assorbire fino al 90% di calore dell’aria in uscita, che altrimenti si disperderebbe, trattenendola all’interno.

Casa passiva: quanto si risparmia sul riscaldamento domestico

L’efficienza così realizzata permette alla casa passiva di realizzare un risparmio di circa il 90% sui consumi dell’energia, il che si traduce inevitabilmente in una riduzione dei costi in bolletta.

Da un punto di vista pratico, se in media si ha bisogno di circa 10-12 litri di carburante per riscaldare un metro quadrato di superficie abitativa, grazie alla casa passiva si ottiene lo stesso risultato con circa 1,5 litri di combustibile!

Un risparmio notevole, che praticamente è in grado di azzerare o quasi i costi in fattura, per ciò che riguarda il gas in casa per il riscaldamento d’inverno.

Tanto per avere un’idea, per quanto riguarda la casa passiva costruita in Lombardia, di cui abbiamo accennato nel corso dell’articolo, la bolletta da pagare per il primo anno, è stata di 100€, compresi i costi per il riscaldamento e il raffrescamento.

La casa è stata coibentata in legno, ha tre piani e una superficie di circa 600 metri quadrati.

Risparmiare sul riscaldamento oggigiorno è una necessità impellente, visti i repentini aumenti dei costi, ma deve diventare soprattutto un obiettivo a medio e lungo termine.

Magari procedendo a piccoli passi, nel tempo è possibile realizzare piccoli e grandi lavori di manutenzione e ristrutturazione, in maniera tale da rendere la propria casa sempre più efficiente e autonoma, dal punto di vista energetico.

Per continuare la lettura, consigliamo questo articolo sulla realizzazione di una casa solare senza gas e i suggerimenti per coibentare al meglio una stanza fredda.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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