Ristori 2022 in arrivo, 2 miliardi. Ecco come non perderli!

Ristori 2022, ben 2 miliardi messi a disposizione dal Governo Draghi per far fronte all'emergenza economica che si è abbattuta sulle aziende italiane.

Finalmente a breve è previsto l’arrivo dei primi ristori per questo 2022 a beneficio delle molte imprese colpite dal Covid-19.

I contributi verranno assegnati in due tranche, la prima molto probabilmente a partire già da questa settimana e deliberata proprio con il Decreto previsto domani, nella giornata di giovedì, a fronte del Consiglio dei Ministri.

Per la seconda tranche invece si dovrà aspettare ancora un po’ per valutarne l’entità oltre che decidere se ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio. 

Questo è il riassunto di ciò che è stata detto nell’ultima conferenza stampa dal presidente del Consiglio Mario Draghi che ha ribadito la presenza di due miliardi stanziati con la Legge di bilancio 2022.

Le risorse serviranno soprattutto per risollevare le sorti dei settori maggiormente colpiti dalla crisi economica.

Al primo posto sicuramente il comparto del turismo per il quale è stato stanziato un fondo ad hoc dal valore di 150 milioni di euro ed inoltre tutte le PMI che in questo modo vedranno rifinanziati i fondi di cassa integrazione.

Ristori anche per discoteche e teatri.

Presidente Draghi che ha concluso facendo intendere che il Governo sta facendo il massimo per far fronte a questa nuova emergenza economica che ha travolto molte attività dovuta alla quarta ondata del virus e lascia spazio a valutare nuovi sostegni nel momento in cui debbano servire.

Per chi fosse interessato al tema può consultare il video pubblicato dalla redazione di Speedy News italia che fa il punto sulla situazione in questo inizio 2022 rispetto ai nuovi sostegni e bonus destinati a famiglie ed imprese.

Nuovi Ristori in due tempi: a chi andranno i primi aiuti?

I ristori previsti dal Governo per le attività in difficoltà ammontano a circa 2 miliardi di euro.

Ma a chi andranno? E come verranno assegnati?

Nonostante siano rivolti a imprenditori e PMI italiane l’attenzione sarà rivolta principalmente a quei settori maggiormente colpiti dalla crisi economica causate dalle restrizioni e dal picco di contagi degli ultimi mesi.

I settori saranno divisi in tre macro gruppi:

  • intrattenimento;
  • turismo;
  • sport.

Nel primo gruppo ci sono discoteche, sale da ballo per il quale l’obbligo di apertura cesserà il 31 gennaio prossimo.

Per queste categorie oltre che ad un contributo economico potranno beneficiare di altre agevolazioni a sostegno della riapertura che consistono in uno stop ai contributi e un taglio delle tasse.

Dentro il primo gruppo troviamo anche altre attività come cinema e teatri che a differenza delle discoteche in questi mesi hanno potuto esercitare, ma con limiti alla capienza che hanno fortemente penalizzato gli incassi, senza contare il timore dei cittadini nel rischiare comunque un contagio in un locale chiuso, e che quindi spesso hanno preferito rimanere a casa. 

Nel secondo gruppo troviamo tutte quelle attività legate al settore del turismo come agenzie viaggio, hotel, strutture ricettive, falcidiate da cancellazioni e rinvii, mesi durissimi con importanti cali del fatturato.

Infine il terzo gruppo quello dello sport settore che ha subito una doppia penalizzazione a causa degli aumenti dei costi di gestione delle infrastrutture, causati dal caro bollette oltre che alle restrizione imposte che prevedono riduzioni sulle capienze.

In questo gruppo rientrano  impianti pubblici, come le piscine, gli stadi e i palazzetti, motivo per il quale si sta lavorando a un fondo di 3-400 milioni di euro.

Nuovi Ristori, in cosa consistono gli aiuti?

Nella questione ristori è intervenuta anche  la sottosegretaria all’Economia Alessandra Sartori che in un intervista rilasciata la Messaggero ha affermato a presenza di un miliardo se non di più, al netto della questione caro-bollette.

La prima tranche di contributi sarà destinata a coprire i danni economici subiti in questo primo trimestre 2022 sia attraverso contributi a fondo perduto che con delle tantum.

 La sottosegretaria ha continua  dicendo che i ristori che verranno inseriti nel prossimo decreto legge saranno limitatati “ai settori chiusi dai provvedimenti del governo: sale da ballo, discoteche, ma anche sport e cinema e più in generale il settore spettacolo che hanno avuto una riduzione significativa di entrate, oltre che al settore del turismo”.

La premessa è che “salvo alcune eccezioni, la maggior parte delle attività economiche sono aperte. Definendo il 2022 un anno di sostegno e non di grandi investimenti.

Per quanto riguarda lo sport pare che la cifra destinata all’intero settore sia di 270 milioni, prevista una soglia di fatturato di 100 milioni sopra il quale non si potrà accedere ai ristori, questo per escludere le grandi squadre di serie A.

Previste anche rimborsi per coprire anche le spese sanitarie, principalmente dei tamponi, ma non solo con un mini fondo da circa 50 milioni.

L’appello di Confcommercio: servono più ristori per fronteggiare la crisi delle PMI

Un grido di aiuto arriva da Confcommercio a sostegno di tutte le PMI  “è fin d’ora chiaro che vanno messi urgentemente in campo nuovi ristori e nuove moratorie creditizie e fiscali oltre che un nuovo ciclo di Cassa Covid. 

Servono, dunque, risorse aggiuntive rispetto ai fondi individuati in legge di bilancio. Servono con urgenza e vanno reperite anche ricorrendo ad un nuovo scostamento di bilancio”.

questo e quanto espresso da una delle associazioni più importanti rappresentante di tanti imprenditori e aziende in Italia.

La risposta di Mario draghi no è tardata ad arrivare ribadendo i 2 miliardi messi a disposizione con la Legge di Bilancio 2022 per far fronte a quelle aziende maggiormente danneggiate dalla crisi senza tralasciare il fatto che esiste la possibilità concreta di aumentare l’importo dei ristori attraverso nuove risorse.

Ristori 2022: nuovi aiuti per fronteggiare il caro bollette

La pesante crisi economica che si è abbattuta sulle aziende italiane non è stata causata solo dalle restrizioni imposte dal Governo per mettere un freno al dilagare dei contagi da Covid-19, anche dall’aumento del prezzo dell’energia che hanno fatto levitare i costi di gestione e di produzione riducendo i margini sul fatturato.

Nel primo trimestre del 2022 c’è stata una vera e propria stangata sull’importo delle bollette di luce e gas che anno a loro volta inciso e non poco sul bilancio di molte aziende, aumenti senza precedenti.

Per far fronte a questa situazione, il Governo ha pensato di mettere in piedi una serie di aiuti introdotti nella Legge di Bilancio 2022 un vero e proprio piano strategico che consiste nell’abbatimento di una buona parte dell’Iva sulle bollette del gas oltre che:

  • la proroga del bonus bollette;
  • la possibilità di dilazionare il pagamento delle bollette dei primi 3 mesi dell’anno in 10 rate, misura valida per famiglie ed imprese;
  • l’azzeramento degli oneri di sistema.

L’impegno da parte del Governo è alto, è il quotidiano La Stampa ad ipotizzare la possibilità di misure rafforzative intervenendo ulteriormente con:

  • nuovi ristori sempre per abbassare l’impatto negativo degli aumenti di luce e gas;
  • lavorando in modo indiretto cercando di aumentare attraverso lavori infrastrutturali l’aumento della produzione dell’energia sul suolo italiano con l’obiettivo di passare di gas da 4 a 8 miliardi di metri cubi annui.

ll governo sta lavorando in questo periodo soprattutto per aiutare chi ha avuto costi elevati, senza però guadagnare a causa delle misure restrittive.

Già a partire da questa settimana ci potrebbero essere nuovi sviluppi e novità dal Consiglio dei ministri su quello che sarà il nuovo Decreto Ristori 2022.

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