Ristori: nuovo Decreto Sostegni per il 2022!

Il 2022 sarà un anno di ristori. Il governo ha deciso di varare 2 miliardi nel Decreto Sostegni per aiutare i settori colpiti dalla quarta ondata di Covid.

Anno nuovo, decreti nuovi! 

Il 2022 non è iniziato proprio nel migliore dei modi, o perlomeno non è iniziato con lo stesso sentimento di speranza del 2021. Se un anno fa credevamo tutti che sarebbe stato l’ultimo anno di pandemia, grazie allo sviluppo e alla distribuzione dei vacciniil Covid-19 si è mostrato molto coriaceo.

Infatti, parlando per noi ma è lo stesso in tutto il mondo, i casi continuano a raggiungere livelli record, sebbene fortunatamente le morti e i posti in terapia intensiva siano molto più bassi.

Pare infatti che la nuova variante, Omicronriesca ad aggirare l’immunità vaccinale, facendo comunque ammalare la vittima con sintomi molto più lievi della forma grave di Covid. Il fatto che i sintomi siano assai più miti, dunque, è segno del buon funzionamento dei vaccini che si riconfermano l’arma migliore che abbiamo per combattere la pandemia. 

Omicron, inoltre, dovrebbe aver già dato il peggio di se. Secondo il sottosegretario alla salute Pierpaolo Sileri, infatti, abbiamo raggiunto il picco e da ora vedremo una veloce discesa dei casi. Le sue parole a Radio 1 sono state:

Stiamo vivendo un picco pandemico. Ovviamente vi sarà, poi, una decrescita dei casi. E tutte le regole che oggi stiamo mettendo, a mio avviso in tempo relativamente breve, potranno essere di nuovo modificate per allentare la presa […] Per l’andamento del virus, in qualche settimana si ritornerà a una situazione in cui il giallo scomparirà.

Picco superato o meno, sta di fatto che il governo è dovuto intervenire in queste ultime settimane per provare ad arginare la rinnovata emergenza. 

Sebbene, infatti, non vi siano stati i requisiti necessari per implementare zone rosse, il governo ha comunque voluto implementare restrizioni, specialmente per i non vaccinati. Dall’introduzione del Super Green-Pass alla reintroduzione della DAD, queste misure hanno certamente avuto un certo impatto sulla popolazione. 

La stessa Mariastella Gelmini, infatti, ha riconosciuto la gravità della situazione per i lavoratori colpiti dalla quarta ondata, dicendo che:

La veloce diffusione della variante Omicron ha costretto il governo a varare, nelle scorse settimane, nuove restrizioni per tentare di arginare i contagi. Queste misure hanno avuto un impatto innegabile su alcuni comparti economici. Basti pensare alle discoteche, agli alberghi, al settore turistico in generale.

Ma rassicuriamo queste categorie di imprenditori e di lavoratori. L’Esecutivo è pronto a intervenire, in tempi brevi, per approvare un piano ristori che vada, in modo preciso, a risarcire coloro che hanno subito i maggiori danni.

Insomma, il governo è disposto a varare nuove misure d’aiuto e nuovi incentivi economici in quello che prenderà il nome di Decreto Sostegni

Questo ulteriore decreto di ristori economici verrà spiegato nel dettaglio a breve, probabilmente già nelle prossime settimane. 

Per ora, vediamo cosa sappiamo. 

Ristori: Decreto Sostegni e incentivi economici

Prima di entrare nel dettaglio su ciò che sappiamo del Decreto Sostegni, ricordiamo che esistono già tanti ristori economici varati dal governo Draghi ed implementati attraverso la Legge di Bilancio per il 2022.

Dal Bonus Facciate al Superbonus, dal Reddito di Emergenza all’Assegno Unico, Mario Draghi sembra essersi davvero prodigato in favore delle famiglie più svantaggiate e colpite dall’emergenza Covid-19. 

Se volete più dettagli sui bonus della Legge di Bilancio vi linkiamo un video a riguardo di Carlo Alberto Micheli:

Continuano ad esistere, inoltre, misure ad hoc per i disoccupati come il Reddito di Cittadinanza e la NASPI

Insomma, centinaia di milioni di euro sono stati dedicati ai ristori. Ma allora, a cosa serve il Decreto Sostegni?

La misura, come diceva proprio Mariastella Gelmini, serve a concedere ristori alle attività economiche colpite dalla quarta ondata, le quali hanno visto perdere milioni di euro di profitto a causa del calo di consumatori. 

Un esempio lampante sono le aziende turistiche, ma anche l’industria dell’intrattenimento e della cultura come i cinema ed i teatri. Ma capiremo nel dettaglio come verranno allocate le risorse nel prossimo paragrafo. 

Per ora, è importante capire da dove arriveranno i soldi per i ristori del Decreto Sostegni. La Legge di Bilancio, d’altronde, è già stata approvata e sono già stati stanziati molti miliardi per svariate misure, come quelle elencate all’inizio del paragrafo. 

Ebbene, l’idea sarebbe quella di riallocare tali risorse, ovvero investire parte dei soldi della Legge di Bilancio 2022 proprio nei ristori “Decreto Sostegni”. Tale “scostamento di bilancio” potrebbe anche risultare sostanzioso nel medio-lungo periodo, spostando oltre 20 miliardi di euro da alcune misure già previste. 

Il sottosegretario all’economia Federico Freni, nell’annunciare anche che il Decreto Sostegni verrà varato a breve, ha voluto anche riassicurare gli animi su questo cambiamento di piani: 

Nuovo scostamento di bilancio? Una cosa è certa: questo governo nasce ed ha una ragione d’essere nella capacità, dimostrata sino ad oggi, di dare risposte concrete ai problemi reali di famiglie e imprese. Lo conferma l’impegno per contenere i rincari dell’energia. Se per fare tutto ciò servirà un nuovo scostamento si proporrà al Parlamento un nuovo scostamento, senza se e senza ma.

Freni, insomma, si dice molto fiducioso del governo Draghi e della sua capacità di gestire le risorse al meglio. Il sottosegretario, inoltre, ci teneva anche a ricordare che l’obiettivo nell’immediato ora è aiutare le attività colpite dalla quarta ondata e che rischiano di vedere i propri asset andare in fumo. 

Vediamo dunque quali sono queste attività più a rischio e quanto il governo pensa di concedere loro per aiutarle. 

Ristori: Decreto Sostegni e le aziende che ne hanno bisogno

In primis, i ristori “Decreto Sostegni” andranno quasi sicuramente al settore turistico

Siamo in alta stagione per i resort di montagna, ma i loro ricavi quest’anno sono risultati una frazione di quelli soliti. Una botta particolarmente grave visto anche i profitti praticamente nulli ottenuti l’anno scorso sempre a causa Covid. 

Omicron, quest’anno, avrebbe fatto cancellare le vacanze a migliaia di italiani (e stranieri), facendo calare le visite in montagna del 30% rispetto ad un anno normale. 

Il Decreto Sostegni prevederà probabilmente un fondo perduto di qualche miliardo per le attività turistiche invernali, ma già al momento la Legge di Bilancio è stata ritoccata per concedere loro 150 milioni di euro di ristori aggiuntivi. 

Per il momento, questi 150 milioni vanno condivisi anche con le altre due industrie estremamente colpite dalla quarta ondata: automotive e spettacolo. La prima ha visto un enorme calo di consumatori nel settore dei trasporti, in difficoltà anche da altre parti del mondo a causa del Covid. 

Cinema e spettacolo, invece, sono costretti a continuare ad operare con enormi costi sebbene a capacità estremamente ridotta. L’introduzione di Green Pass e Super Green Pass, inoltre, ha praticamente escluso i non vaccinati dalle sale, diminuendo ancor più la frequenza. 

Infine, alcuni fondi potrebbero andare anche a discoteche e sale da ballo, costrette a chiudere per decreto. 

In generale, il Decreto Sostegni dovrebbe mettere a disposizione 2 miliardi di euro a fondo perduto da condividere fra tutte queste industrie. Questi fondi, come accennavamo, rappresentano una prima ed immediata misura ma non è affatto detto che si fermino qui. 

Inoltre, il Decreto Sostegni potrebbe prevedere qualche misura per risolvere il problema del caro bollette e della disoccupazione che la quarta ondata ha generato in queste industrie. Vediamo come. 

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Ristori: Decreto Sostegni e cassa integrazione

Un’altra delle misure probabili nel Decreto Sostegni è la proroga della cassa integrazione Covid

La cassa integrazione Covid è teoricamente terminata il 31 dicembre 2021, sostituita da una riforma degli ammortizzatori sociali che ha reso omnicomprensive le tutele e capillari gli interventi di sostegno. 

Tuttavia, le nuove restrizioni anti-covid di fine 2021 hanno gettato nell’incertezza fin troppe persone affinché tali riforme possano funzionare al meglio. 

Il governo, inoltre, continua ad essere impegnato nel raggiungimento del PNRR, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che punterebbe a riformare tutti i settori dell’economia per far ripartire il paese. 

Ovviamente, il PNRR non può prendere atto completamente fino a quando tutti saranno sullo stesso piano. Il governo, insomma, non può lasciare indietro nessuno

Per questo motivo, la cassa integrazione Covid sarà probabilmente prorogata per fare in modo che meno persone possibili si ritrovino, o rischino di trovarsi, in mezzo ad una strada. 

Decreto Sostegni e caro bollette

Altro grave problema che il Decreto Sostegni potrebbe cercare di affrontare è l’aumento dei costi dell’energia e del gas, con conseguente incremento delle bollette dei cittadini. 

L’aumento dei prezzi è certamente dovuto al’inflazione rampante che ormai flagella le economie occidentali da mesi. A dicembre, l’inflazione è balzata al 3.9%, il numero più alto dal 2012.

L’inflazione è stata probabilmente generata dalla politica monetaria molto aggressiva delle banche centrali mondiali, le quali hanno rilasciato larghe quantità di moneta per far risollevare l’economia.

Le banche speravano che questi fondi fossero usati per investimenti e spese, ma la ripresa della pandemia ha fatto sì che venissero tutti risparmiati, alzando così l’inflazione. 

Il già citato Federico Freni, sottosegretario all’economia, ha concluso il suo intervento sul Decreto Sostegni proprio parlando di questi problemi:

Timori per l’economia italiana? In questo contesto non temo il fattore spread, vedo però un concreto rischio inflazione, la cui persistenza dipenderà anche da come gestiremo il caro energia, che si presenta preoccupante.

Servono consapevolezza, buonsenso e coraggio da parte di tutti, perché quello dell’energia è un tema che impatta in modo drammatico sull’economia reale, anche a causa della nostra dipendenza energetica, originata da scelte che oggi meriterebbero una rivisitazione.

L’abbandono delle impostazioni ideologiche e la risoluzione del tema delle interconnessioni globali tra prezzo del gas e eventi geopolitici sono l’unica vera soluzione del problema

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