Rottamazione cartelle esattoriali 2022: proroga possibile!

Quando ci sarà la prossima rottamazione delle cartelle esattoriali? Quali sono le novità sulle cartelle esattoriali? Rottamazione quater e Saldo e stralcio.

Rottamazione ter e Saldo e stralcio più vicina la riapertura dei termini? Il Governo Draghi è pronto a istituire la Rottamazione quater con un nuovo stralcio delle cartelle esattoriali? Dopo la pandemia, l’altro problema di milioni di cittadini, famiglie e imprese resta la difficoltà nel pagare i debiti esattoriali. Non solo. La Rottamazione ter, così come la Pace fiscale sono state innescate in un momento economico nettamente favorevole, rispetto all’attuale crisi di liquidità. 

E, nonostante, la volontà di regolarizzare le cartelle esattoriali aderendo prima alle varie definizioni agevolate e dopo al saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, e i sopraggiunti disguidi sui pagamenti delle rate, gli italiani hanno accumulo un debito sproporzionato. 

Al di là della catasta di rate del 2020 – 2021 della Rottamazione ter e del Saldo e stralcio dei debiti esattoriali, non si è tenuto conto degli altri debiti come ad esempio, finanziamenti, mutui, rateizzazione bollette in generale e così via. Insomma, in un quadro complesso di suo l’Agenzia delle Entrate – Riscossione si prepara a spremere i contribuenti decaduti dal beneficio della definizione agevolata e della Pace fiscale per l’omesso versamento delle rate in scadenza il 14 dicembre 2021.  

La risposta per prevenire questa bomba sociale resta l’istituzione di una nuova Rottamazione delle cartelle esattoriale, accompagnata da un nuovo Saldo e stralcio. D’altronde, questo è il pensiero sostenuto dalla maggioranza politica, oltre che dai professionisti e imprese. E ora c’è anche un meteorite piombato non proprio all’improvviso sull’Italia e incide fortemente sulla ripresa economica. Si perché la folle corsa all’incremento delle forniture di luce e gas, a cui si aggancia il caro vita dei beni di prima necessità, impoverisce il Paese.  

Si è innescata una trappola infernale in cui i contribuenti decaduti dalla Rottamazione ter e Saldo e stralcio, non possono neanche presentare una nuova forma di rateizzazione delle cartelle esattoriali, in quanto il 31 dicembre 2021 è spirato il termine per la riammissione alla rateizzazione. 

L’altro rischio, oltre a quelli già presenti, sono le imprese che pressate dalla spirale degli aumenti, sono fortemente esposte alla chiusura.  Ecco, perché un provvedimento di riapertura dei termini della Rottamazione ter e Saldo e stralcio o un intervento ex novo di Rottamazione delle cartelle esattoriali acquisisce il carattere urgente tra le misure fiscali del 2022.

 Rottamazione cartelle esattoriali 2022: tutte le novità

Non è un mistero che una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali nelle condizioni economiche attuali, potrebbe rappresentare un sollievo per milioni di contribuenti. Al punto che, rientra nelle urgenze fiscali, infatti, come sottolineato da ItaliaOggi nella prima parte del V forum in materia di «La novità della legge di bilancio per professionisti e imprese», discusso da esperti contabili, nonché dottori commercialisti. 

Maria Stella Gelmini il ministro per gli affari regionali, ha chiarito che il meglio che ha potuto fare il Governo Draghi è stato intervenire sulla scadenza delle cartelle esattoriali. Ecco, spigato il motivo per cui è stato concesso più tempo per pagarle, ovvero non più 60 giorni, ma bensì 180 giorni. Se notificate dal 1° gennaio sino alla data del 31 marzo 2022

Tuttavia, l’assenza di un intervento di proroga significativo per la Rottamazione ter e Saldo e stralcio è risultato l’ennesimo fallimento di uno Stato poco accorto alle esigenze della società. Il motivo è semplice, milioni di contribuenti, quindi cittadini, famiglie e imprese non dispongono della giusta liquidità economica necessaria a garantire le spese quotidiane e, quindi, anche di poter rimediare alle proprie insolvenze. 

Oltre tutto va detto che, tanti contribuenti non sono nelle condizioni di poter richiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali, in quanto il termine è spirato il 31 dicembre 2021. Ciò significa che sono decaduti da ogni beneficio fiscale e dovranno pagare l’intero debito iscritto a ruolo. 

Rottamazione Cartelle esattoriali 2022: il problema dei pagamenti della P.A. 

C’è anche un altro problema, che rischia di minare il futuro del Paese, non è un mistero che se la Pubblica Amministrazione ferma i pagamenti alle imprese rischia d’innescare una bomba di chiusure a catena, un vortice che minerebbe la flebile stabilità economica di milioni di famiglie. 

Per questo motivo, come si legge da ItaliaOggi, il M5S si è portato avanti prevedendo in diversi emendamenti collegati al Mille proroghe la riapertura dei termini di pagamento della Rottamazione Ter e Saldo e stralcio, senza tralasciare la possibilità di concepire un nuovo intervento di Rottamazione quater e uno stralcio delle cartelle esattoriale.

D’altra parte, Fratelli d’Italia aveva proposto la proroga delle scadenze della definizione agevolata nella Legge di Bilancio 2022, ma il Governo Draghi non ha ritenuto avallare la proposta. La verità è che l’ordine del giorno promosso da Andrea De Bertoldi è diventata cosa trascurabile, per cui è stato annullato.

 Non seguire le richieste della maggioranza politica non ha fatto altro che produrre ulteriori penalizzazioni sulle spalle dei cittadini, decaduti per omesso versamento delle rate della Rottamazione ter e Saldo e stralcio. La vera questione è che milioni d’italiani avrebbero voluto regolarizzare le proprie pendenze tributarie, ma non sono stati messi nelle condizioni di poterle onorare. 

Si consiglia la visione del video YouTube di Informazione Fiscale sulle cartelle esattoriali 2022. 

Arriverà la Rottamazione straordinaria nel 2022?

Sul medesimo punto si è espresso anche il presidente dell’ordine dei commercialisti di Bari, Ebano De Nuccio, che come si legge da ItaliaOggi, ha spiegato come i contribuenti durante il periodo pandemico si sono affossati nei debiti. 

Intervenire con una “Rottamazione straordinaria” diventa una questione primaria che permetterebbe ai cittadini e imprese di poter versare quanto rientra nelle loro disponibilità economiche. Bloccando le procedure esecutive dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione e le eventuali azioni d’intimazione al pagamento contro i debitori decaduti da ogni beneficio fiscale. 

Per rafforzare il motore della crescita, è necessario che il Governo Draghi intervenga sulla Riscossione fermando la richiesta dei debiti scaduti. D’altra parte, le previsioni registrano eventi catastrofici intesi in termini economici, con la presenza di un default del sistema imprese che impatterebbe in modo critico non solo sulle famiglie, ma specialmente sulla tenuta delle casse dello Stato. Ecco, perché i relatori premono sull’introduzione d’interventi mirati sulla riforma fiscale. 

Nel merito, Massimo Garavaglia, ministro del turismo ha spiegato che è arrivato il momento per il Governo Draghi di premiare le imprese attive impegnate nella crescita del Paese. Mentre, Alberto Gusmeroli, vice presidente della commissione finanze della camera non si è esposto sull’approvazione degli eventuali aggiusti collegati alla Legge delega da confermare il 9 febbraio. Tuttavia, ha sottolineato la presenza di diverse misure, come ad esempio la mini flat tax, la diminuzione della ritenuta d’acconto, la rateizzazione degli acconti e così via.   

Nello stesso tempo, secondo Marcella Caradonna, presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano, si tratta, di provvedimenti troppo contraddittori, ma soprattutto, si lavora su vecchie questioni irrisolte che non hanno mai trovato una soluzione. 

È necessario un cambiamento radicale che mostri un intervento tempestivo, senza lasciare il contribuente in balia delle onde di una norma che tarda ad arrivare. Solo falciando il cordone dell’angoscia e incertezza in cui vengono confinati i contribuenti, si possono istituire scelte a vantaggio della crescita del Paese.

 Di mezzo, però, c’è la semplificazione delle norme con la predisposizione di una armonizzazione tra le riforme, capace di garantire meno complicazioni e intervenendo con maggiore slancio nelle relazioni con i cittadini e i contribuenti. 

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