L’integrazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) da parte degli investitori è in aumento in tutto il mondo. Secondo la ricerca Schroders Global Investor Study 2017, condotta su oltre oltre 22.000 investitori in 30 paesi, gli investitori considerano gli investimenti sostenibili non solo come un modo per guidare cambiamenti sociali e ambientali, ma anche generare profitti.
L’approccio ESG è in netto aumento: per il 78% dei partecipanti, e per il 72% del campione italiano, oggi investire in modo sostenibile è più rilevante di quanto non fosse cinque anni fa. In particolare, a livello globale, il 32% (27% in Italia) lo considera significativamente più importante, mentre il 46% (44% in Italia) ritiene che sia diventato in un certo qual modo più importante.
Infatti, secondo il sondaggio, dal 2012 ad oggi il 64% del campione ha incrementato il capitale allocato in fondi di investimento sostenibili, tendenza che interessa anche il 55% degli investitori italiani.
A dimostrare il crescente interesse per l’argomento è anche il fatto che gli investitori globali nutrono il desiderio di capirne di più in materia di sostenibilità. Gli investimenti responsabili si piazzano infatti al primo posto tra gli argomenti di cui vorrebbero approfondire la conoscenza, insieme ai costi di investimento e all’efficienza fiscale.
Sì alle performance, ma con un impatto positivo
Alla domanda se si investe, o si vorrebbe investire, in fondi sostenibili per il loro impatto positivo o per i profitti potenziali, la risposta media a livello globale, considerando tutte le tipologie di fondi, ha mostrato che l’impatto positivo influisce maggiormente nelle scelte di investimento rispetto al profitto (38% vs 32%).