Carta Postepay: perché preferirla al conto corrente?

Chi ha detto che il conto corrente bancario sia sempre essenziale? Le banche, da sempre, ci fanno intendere questo concetto. Sicuro è loro interesse farlo. Ma è davvero così? Oppure in molti casi possiamo fare a meno dei servizi bancari ed essere ugualmente cittadini rispettabili? Qui esaminiamo la carta Postepay, una delle tante ricaricabili, e nemmeno fra le più vantaggiose economicamente, ma che ci dimostra ampiamente come si possa vivere tranquillamente anche senza il vincolo di un conto corrente.

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L’apertura di un conto corrente, da almeno un decennio, è diventata un’impresa ardua per l’esubero di offerte e di banche presenti sul mercato.

Basta fare una brevissima visita su un sito web comparativo, come Facile.it, per rendersi conto come non sia sufficiente inserire nei campi di ricerca le caratteristiche del conto corrente che desideriamo. La ricerca, infatti, ci restituirà un elenco lunghissimo di risultati che dovremo ulteriormente scremare per costi, offerte simili e soprattutto sulla base della nostra personale percezione di solidità delle singole banche.

È davvero difficile arrivare a una conclusione che ci convinca pienamente. C’è sempre un però, forse quell’altra offriva qualcosa in più.

Allora come orientarsi in questo mare di offerte? Proviamo a rispondere partendo da un punto di vista differente da quello che le aziende del credito sono solite presentarci quando ci propongono i loro prodotti finanziari.

Potremo stupirci della conclusione che una semplice carta prepagata come la Postepay Evolution, ma anche molte altre, sia la soluzione finanziaria che fa per noi e la nostra famiglia.

Quali criteri utilizzare per scegliere un conto corrente

Imponenti strategie di marketing ci mostrano ogni giorno come le banche spingano sul contenimento dei costi e sull’abbondanza dei servizi ad essi correlati.

Home banking e aperture online di conti corrente sono i due capisaldi che sorreggono l’intero sistema di scontistiche presentate attraverso i canali pubblicitari ufficiali.

Così, un Euro di canone al mese in meno pare una conquista del consumatore, ottenuto però magari a fronte di un importo triplo per un servizio che mai utilizzerà, oppure per costi ben superiori in caso di passaggio in negativo del saldo anche per soli pochi giorni.

È altrettanto evidente come il mercato tenda a proporci il conto corrente bancario tradizionalmente inteso, come uno strumento essenziale per ogni cittadino.

Ma è davvero imprescindibile come ce lo dipingono?

In alcuni casi sì. L’accensione di un mutuo ad es. per l’acquisto della prima casa, nella quasi totalità dei casi non può prescindere dalla titolarità di un conto corrente. In molti casi, come la richiesta di finanziamenti, noleggi o servizi, la sola presenza di una carta prepagata non è gradita, perché non offre sufficienti garanzie, oltre a essere mal vista perché spesso strumento di truffe.

Discorso più o meno analogo per un’impresa. Anche se esistono prepagate studiate per le esigenze specifiche aziendali e autonomi, almeno per ora è davvero difficile pensare un'attività che non abbia un conto corrente bancario aperto.

Qui stiamo facendo riferimento quindi a un nucleo familiare con esigenze di movimentazione che possiamo individuare in una media nazionale. Vediamo allora come questa famiglia è solita utilizzare un conto corrente bancario.

Non sempre però fila tutto liscio con le carte prepagate, soprattutto se molto diffuse come la Postepay. Ce lo spiega l’Avv. Angelo Greco in questo video YouTube, su una recente truffa a nome di Google Play.

Quali servizi del conto corrente utilizza una famiglia?

Prendiamo allora una famiglia media, genitori e uno/due figli, che non abbia in carico un mutuo o finanziamenti importanti.

In un mese qualsiasi, quali operazioni compierà regolarmente attraverso il conto corrente bancario di cui è titolare?

Sicuramente l’accredito di uno stipendio, o della pensione. Potrà domiciliare le utenze domestiche, oppure pagarle direttamente con bollettini postali o Cbill, pagare con bonifici bancari diretti SEPA (anche istantanei) le rette dell’asilo o scolastiche dei figli e l’affitto di casa, pagare il bollo auto, eventuali contravvenzioni e la Tari. Potrà ricevere bonifici e tutte le agevolazioni e bonus INPS, mentre l’Agenzia delle Entrate utilizzerà quel conto per gli eventuali rimborsi Irpef. 

Con la carta di pagamento della Banca la famiglia può fare acquisti online e in negozi fisici, anche con la tecnologia Contactless, che fino a 50 Euro di spesa autorizza il pagamento senza la digitazione del PIN. In alternativa può utilizzare il dispositivo iOS o Android con Apple Pay o Google Pay. Può prelevare contante gratuitamente dai terminali appartenenti al gruppo dell’Istituto di credito, oppure, a fronte di una commissione variabile, da qualunque terminale Bancomat. E ancora, la sua carta sarà sicuramente operativa sui circuiti Visa o Mastercard.

Ma non è finita. Da App su smartphone potrà eseguire tutte le operazioni di pagamento, comprese le ricariche telefoniche e trasferimenti di denaro verso altri conti. In alternativa le stesse movimentazioni possono essere richieste dalla versione desktop dell’Home banking.

Allora, proviamo a rispondere alla domanda da cui siamo partiti: Come orientarci in questo mare di offerte? E per farlo utilizziamo come primaria chiave di ricerca non i costi del conto corrente, bensì l’uso che dobbiamo farne.

Una carta prepagata come Postepay può sostituire un conto corrente bancario?

Se teniamo per buono il paradigma di utilizzo familiare di un conto corrente appena esaminato, allora senza dubbio, una carta prepagata Postepay Evolution, dotata di Iban, può sicuramente sostituire lo stesso conto corrente.

Tutte le operazioni appena viste, disposte attraverso un normale conto corrente bancario, possono essere disposte anche attraverso una qualunque carta prepagata dotata di codice Iban, attualmente presente sul mercato.

Abbiamo fatto qui l’esempio del prodotto finanziario di Poste italiane, ma un discorso analogo può essere fatto anche in merito alle carte offerte da altri istituti.

Rimarchiamo il fatto che una carta prepagata a volte può essere rifiutata. Ad es., alcune aziende fornitrici di servizi potrebbero non accettare l’addebito periodico su Iban per i servizi resi. Inoltre la carta prepagata non è sicuramente compatibile con un mutuo prima casa, che richiede sicuramente garanzie ben più forti di quanto è in grado di offrire la prepagata.

Altro limite rispetto a un conto corrente bancario: su una Postepay Evolution si può ricaricare al massimo 30 mila Euro, o massimo 100 mila se ricaricati sul totale delle carte Postepay Evolution.

Se escludiamo però questi casi particolari, che nella vita di una famiglia, potrebbero anche non presentarsi mai, una carta prepagata dotata di Iban è perfettamente in grado di provvedere a tutte le esigenze di gestione finanziaria della nostra famiglia.

Come richiedere una Postepay al posto di un conto corrente?

La carta prepagata Postepay Evolution rappresenta la versione progredita della Postepay standard, quella gialla, per intenderci, che anni fa avevamo scoperto essere la strada più sicura per gli emergenti acquisti online.

La sua richiesta non prevede né indagini sul nostro conto da parte dell’emittente Poste Italiane, né lunghe attese.

La sua emissione non ha niente a che vedere dunque con le complesse istruttorie richieste dall’apertura di un conto corrente, volte a verificare redditi e solvibilità del richiedente.

Una circostanza molto interessante, quest’ultima, per chi risultando cattivo pagatore è iscritto alla Centrale dei Rischi finanziari. Come abbiamo visto in questo articolo: Conto corrente: Quale aprire se sei protestato e con debiti? la presenza del nostro nome in questi elenchi ci preclude per moltissimo tempo l’accesso a buona parte dei servizi finanziari, compresa la semplice apertura di un conto corrente.

La Carta Postepay Evolution viene consegnata direttamente da qualunque ufficio postale in busta chiusa, dotata di codice Iban, già attiva per tutti gli usi visti poco sopra e che condivide con un qualunque conto corrente bancario.

Il suo numero di carta consente di effettuare acquisti online tramite il circuito Mastercard in oltre 44 milioni di negozi sparsi in tutto il mondo.

La sua gestione avviene come un qualunque conto corrente attraverso App dedicata (App PostePay) oppure su desktop.

Inoltre, il titolare della Carta Postepay può richiedere il rilascio dello SPID, la nuova credenziale di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, direttamente da casa, gratuitamente e tramite procedura via SMS, dunque senza video chiamata.

In questo articolo puoi leggere come fare: SPID: Cos’è, come funziona e come fare per averlo gratis!

Quanto costa una Carta Postepay rispetto a un conto corrente?

Una Carta Postepay prevede sia costi al momento del rilascio che per il suo mantenimento nel tempo. Altre carte emesse da altri istituti, con le stesse caratteristiche, possono presentare condizioni economiche più vantaggiose. Si possono fare interessanti confronti fra prodotti simili utilizzando il comparatore di Sostariffe.it.

La Postepay Evolution di cui ci stiamo occupando prevede i seguenti costi:

  • 5 Euro per l’emissione della Carta,
  • 15 Euro di ricarica minima al momento del rilascio (questo in realtà non è un costo, in quanto l’importo rimarrà sempre a nostra disposizione per acquisti e pagamenti),
  • 12 Euro di canone annuale,
  • 34,20 Euro di imposta di bollo annuale, comune a tutti i conti correnti, che tuttavia in presenza di un valore medio di giacenza inferiore a 5.000 Euro, viene azzerata.

A questi costi fissi, ovviamente, si devono aggiungere le spese sostenute per le singole operazioni effettuate. La tabella completa delle condizioni economiche la trovi qui.

Perché preferire una Postepay al conto corrente

Sicuramente la Postepay Evolution di Poste italiane non è la ricaricabile più economica che possiamo trovare. Attualmente operativi si trovano prodotti a condizioni economiche più vantaggiose, sia in termini di costi fissi che variabili, ad es. minori costi dei bonifici, oppure prelievi gratuiti presso qualunque sportello bancomat, ecc.

In ogni caso, se optassimo per la Postepay, spenderemmo 17 Euro il primo anno e 12 Euro gli anni successivi, a fronte di servizi equiparabili a quelli di un qualunque conto corrente aperto con richieste di garanzie e costi di mantenimento ben più impegnativi.