Ecco come avere una spesa settimanale da soli 20 euro!

Anche in tempo di crisi e inflazione galoppante, è ancora possibile avere una spesa settimanale di soli 20 euro! Ecco tutti i trucchi e i consigli!

Sembra assurdo, ma è possibile anche oggi mantenere una spesa settimanale da 20 euro!

Avevamo visto recentemente come fosse possibile risparmiare sulla spesa alimentare, pur garantendo il massimo della qualità. In questo articolo vogliamo invece suggerirti ulteriori consigli su come mantenere la tua spesa settimanale entro 20 euro, arrivando quindi ad una spesa mensile non superiore a 100 euro!

E questo davanti all’iper-inflazione che tutt’ora stiamo vivendo in Italia, ormai prossima al 7%.

Ma vediamo meglio cosa bisogna fare per avere una spesa settimanale di 20 euro.

Spesa settimanale da 20 euro: ma in genere quanto si spende?

La spesa settimanale da 20 euro non è la norma in questo paese. Stando agli ultimi reporti dell’ISTAT, la spesa settimanale varia a seconda di questi fattori:

  • composizione del nucleo familiare,
  • tipologia di prodotti acquistati,
  • qualità e convenienza di tali prodotti,
  • fabbisogno energetico e calorico dei soggetti del nucleo familiare.

Quest’ultimo punto non è da sottovalutare, perché le richieste alimentari sono diverse tra bambini, adolescenti, adulti e anziani.

Di norma però, un nucleo familiare italiano (ovvero 2,6 persone) ha una spesa settimanale di 116 euro, per un totale di oltre 468 euro mensili.

Di contro, secondo paginegialle.it, una coppia senza figli ha una spesa settimanale di 80 euro, cioè 350 euro al mese. Mentre per Coldiretti, un single la spesa si aggira sui 70 euro alla settimana, ovvero 300 euro al mese.

Tutte queste sono spese alimentari non necessariamente contenute, dal momento che prevedono l’acquisto anche di prodotti “secondari” e di “lusso”, come cioccolatini, snack o prodotti gourmet.

Se il nostro obiettivo è quello di avere una spesa settimanale di 20 euro, bisognerà avere maggior attenzione ai consumi, e cominciare a valutare l’idea di privarci di tutti questi prodotti secondari.

E anche di acquistare attraverso sconti e coupon, come avevamo visto in un articolo recente.

Ecco cosa comprare per avere una spesa settimanale da 20 euro!

Per una spesa settimanale da 20 euro la prima cosa fare è limitare quanto più possibile l’acquisto della carne, almeno quella rossa, considerata tra le più care in circolazione.

Attualmente i costi di un kilo di carne rossa si aggirano sui 20-25 euro al kilo. Anche solo limitandosi a consumare un etto di carne rossa due volte alla settimana, come suggerisce l’AIRC, si parla già di 4-5 euro di spesa, e solo per due pasti.

In poche parole, ti sei già bruciato il 25% del tuo budget, e hai ancora davanti ben diciannove pasti, constatando che in una settimana sono previsti ben ventuno pasti, colazione compresa.

Meglio quindi concentrarsi su prodotti a basso costo, ma non di scarsa qualità. Risparmiare e farsi del male alla propria salute non ha molto senso, anche perché oggi si può portare a casa prodotti di qualità anche a basso costo.

Negli ultimi anni in Italia sono stati aperti diversi punti discount, che promuovono prezzi molto contenuti, addirittura programmi predefiniti per la spesa settimanale da 20 euro.

E con prodotti di buona qualità, ovviamente non della stessa di altri marchi più costosi.

Ricordiamo che la formula discount si divide in due parti: soft e hard discount.

La prima è una via d’intermezzo tra il normale supermarket e il discount vero e proprio. I prodotti sono di buona qualità e i prezzi sufficientemente contenuti.

L’hard discount ha i prezzi ancora più stracciati, e di solito la qualità è discreta, ma non buona come quella del soft discount.

Dato il nostro obiettivo di fare una spesa alimentare di 20 euro, è molto probabile che dovrai rivolgerti agli hard discount. Oppure seguire alcuni di questi consigli.

Spesa settimanale da 20 euro: ecco altri consigli su come risparmiare

Per una spesa settimanale da 20 euro un altro consiglio è quello di puntare a fare la spesa quando alcuni prodotti sono superscontati, o addirittura quando il supermarket rilascia dei coupon che puoi utilizzare al posto del contante.

In genere gli sconti vertono su prodotti di largo, anzi larghissimo consumo, come patate, riso, spaghetti, fiocchi d’avena e fette biscottate. Così come la verdura di stagione, i legumi in scatola ed eventuali tipologie di prodotti grocery, cioè di prodotti confezionati. 

In questo articolo di risparmiate.it, s’è calcolato un esempio di spesa settimanale da 20 euro, limitandosi ai prodotti già accennati, aggiungendo come extra la carne bianca, di norma molto meno costosa rispetto a quella rossa.

Altro consiglio per risparmiare sulla voce alimentare è quello di procedere con gli acquisti online, utilizzando all’occasione il servizio a domicilio, disponibile per molte catene di distribuzione.

Così facendo, i soldi che avresti destinato per il carburante andranno a finire sulla spesa alimentare.

Altrimenti, come servizio online, puoi optare per Too Good to Go.

E’ un app che puoi utilizzare non solo per ridurre gli sprechi alimentari, ma anche per ottenere, con pochi euro, una spesa alimentare dignitosa.

Conviene sia al consumatore sia al distributore, perché il consumatore può arrivare a risparmiare più del 50%, e dall’altro il distributore non si vedrà costretto a buttare della merce vicina alla data di scadenza.

Sempre nell’ambito online puoi addirittura limitare la tua spesa alimentare, magari uscendo a cena e spendendo quasi nulla.

Spesa settimanale da 20 euro: utilizza anche le app per ristoranti! Ecco perché

La spesa settimanale da 20 euro è fattibile se, invece di spendere soldi per il supermarket, li spendi per il ristorante.

Per quanto possa essere abbastanza controintuitivo come consiglio, in realtà con le app per ristoranti tutt’ora disponibili potrai trovare locali, bar e ristoranti che promuovono cene scontate, a chi possiede una certa app, o addirittura gratis se si provvede a pagare tramite crediti pregressi, come gli Yums di TheFork.

E’ un sistema che può convenire a chi ha già dalla sua diversi crediti o sconti che può trasformare in cene praticamente superscontate, se non gratis. Così facendo, invece di ventuno pasti, potrai limitare la tua spesa settimanale su diciotto, se non quindici pasti.

E questo vale anche per le app per ristoranti a domicilio, ma in quel caso, come abbiamo visto in un recente articolo, potresti rischiare di dover pagare le spese di trasporto, oltre alla commissione. Questo può succedere nel caso in cui si abiti troppo lontano dal locale, o nel caso in cui non si raggiunga un limite spesa “ideale”. 

In alternativa a queste app, se proprio non si riesce a limitare i propri consumi alimentari ad una spesa settimanale da 20 euro, puoi comunque richiedere i buoni alimentari. Ma tutto dipenderà dai requisiti e dalle scadenze dei bandi.

Spesa settimanale da 20 euro assicurata con i buoni alimentari! Ecco come funzionano

Per una spesa settimanale da 20 euro assicurata, l’unica soluzione è di compensare le spese con altri soldi.

Pertanto, o si ha modo di aumentare le proprie entrate, o bisognerà fare richiesta di ulteriori buoni alimentari, come quelli descritti da Federica Antignano nel suo ultimo articolo. 

Parliamo di buoni alimentari che permettono alle famiglie più bisognose di poter ridurre anche a 0 le spese relative al carrello. Il problema è che il bonus in questione è rilasciato dall’ente comunale ove risiedi, previo accesso ad un apposito bando e all’eventuale iscrizione ad una graduatoria.

I requisiti di solito sono la DSU e l’ISEE, quest’ultima intorno ai 5000-15000 euro, a seconda del bando comunale. 

Oltre a ciò, bisogna vedere l’accessibilità di questi bandi, e le loro scadenze. Troppi di questi ormai sono scaduti, e quei pochi che sono ancora disponibili potrebbero essere ormai inaccessibili.

Ti suggerisco di dare un’occhiata all’approfondimento, così da vedere com’è la situazione in generale.

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