Superbonus: come ottenerlo migliorando la classe energetica

Piccola guida per districarsi tra i documenti necessari al raggiungimento del Superbonus per le abitazioni.Come aumentare la classe energetica e migliorare la qualità della vita.

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Come sappiamo gli incentivi governativi per rendere ecosostenibile la propria abitazione sono diversi. In questo articolo andiamo a vedere quali sono le modalità per innalzare di almeno di due livelli la classe energetica della propria abitazione, così da ottenere il Superbonus 110%.

Innalzamento di due classi energetiche: ottenimento Superbonus

Partiamo col descrivere la differenza che intercorre tra Ecobonus e Superbonus. Siamo nell'ottica dell'efficientamento energetico di case ed edifici, atto a disperdere la minor energia possibile e ad utilizzare al meglio quella esistente con l'obiettivo, perché no, di attivare una modalità di vita migliore nella popolazione. Il bonus standard, che restituisce il 50% o 65% sulla spesa effettuata per i lavori, esiste da parecchi anni, mentre il Superbonus è in vigore da maggio 2020; quest'ultimo è stato istituito proprio in virtù del fatto che si è voluto dare un aiuto ai cittadini dopo le conseguenze nefaste sul piano economico portate dalla pandemia e, non in ultimo, per aiutare un settore in crisi: quello dell'edilizia.

Ogni edificio, ogni casa (o appartamento) possiede una categoria di classe energetica, segnata sul certificato Ape e normalmente per passare da una classe all'altra bisogna intervenire con dei lavori di miglioramento tecnico e/o edilizio. Salire di due classi energetiche signifa ad esempio passare dalla classe B alla classe A+.

Le principali differenze tra i due Bonus

Se nel bonus standard gli incentivi sono del 50 o 65% (in alcuni casi si arriva fino a 70% o 85% per Sismabonus), nel Superbonus gli incentivi sono del 110% e per raggiungerli basta salire di due classi energetiche.

I bonus sono applicabili a tutti i privati a condizione che gli impianti abbiano già un impianto di riscaldamento definito da Enea. E' importante porre attenzione ai massimali di spesa che sono rispettivamente:

  • 30.000 euro per l'installazione di pompe di calore o eventuale rifacimento degli impianti 
  • 60.000 euro per il cappotto inserito sui muri dell'immobile

Tutto questo è analizzabile con debite specifiche del caso. Il Bonus standard è usufruibile per lavori come:

  • cappotto termico
  • infissi
  • solare termico 
  • impianti di domotica

Il Superbonus 110% per eseguire:

  • cappotto almeno al 25% della superficie
  • rinforzo strutture con salto di classe
  • impianti di domotica
  • impianti solari

Scopi e benefici dei Bonus

Come detto ad inizio articolo, dobbiamo arrivare ad una drastica riduzione dell'utilizzo energetico attraverso l'efficientamento dei dispositivi adibiti al: riscaldamento dell'aria, raffreddamento dell'aria, riscaldamento dell'acqua. Lo scopo è quello di ottenere:

 

  • una riduzione dell' impatto sull'ambiente circostante
  • un miglioramento della qualità della vita di chi vi abita
  • una rilevante riduzione dei costi in bolletta

 

 

Riduzione dei costi con il miglioramento della classe energetica

Una volta eseguito il lavoro di efficientamento, ne consegue anche un netto alleggerimento delle spese fisse di casa: bollette di luce e gas saranno di sicuro ridotte e la qualità della vita (pensiamo al calore trattenuto dalla costruzione di un cappotto) sarà nettamente migliore.

Cosa fare per ottenere il Superbonus? 

Iniziamo col dire che la certificazione energetica attestata ad oggi dipende dal consumo di energia non rinnovabile.

Nell'ottica di un miglioramento energetico è necessario intervenire sull'immobile con lavori in termini di:

  • applicabilità
  • riqualificazione dell'immobile
  • evitamento della dispersione energetica
  • bioedilizia

Scegliere come effettuare i lavori di efficientamento energetico non è sempre immediato, dipende dalle condizioni di partenza ed è corretto eseguire una precisa progettazione rispetto all'immobile sul quale si intende intervenire. 

La documentazione necessaria inizialmente sul profilo burocratico è improntata su una documentazione prodotta e richiesta all'Agenzia delle Entrate, in base alle caratteristiche dell'immobile e dei lavori predestinati. La documentazione che attesta la classe energetica è sempre la documentazione Ape (che sta per attestazione di prestazione energetica) sempre sulla base della Legge 10.

Abbiamo detto che il 110% di detrazione lo si raggiunge alzando di due classi la classe energetica dell'immobile, non importa come lo si raggiunge, ma le vie percorribili sono:

  • isolamento a cappotto
  • modifiche/creazione degli infissi
  • sostituzione di caldaie con pompe di calore
  • rifacimento caldaia
  • fotovoltaico
  • solare- termico
  • rifacimento del tetto
  • riscaldamento a pavimento

La regola vuole che si possa intervenire di base su tutte le superfici verticali e orizzontali, distinguendo parti comuni e non comuni. Queste sono soltanto linee guida, le specifiche vengono espresse sui siti ufficiali di governo e Agenzia delle Entrate.

 

Come si fa ad ottenere i rimborsi?

Bisogna innanzitutto produrre due certificazioni Ape: una prima dei lavori e una successiva agli stessi.

Questa certificazione è di norma redatta da tecnici specializzati come ingegneri, architetti, geometri, ecc. Questi tecnici devono però essere iscritti ad un ordine professionale e abilitati alla progettazione di edifici e all'installazione di impianti su edifici. L'esaminazione dei lavori può anche essere a carico di più professionisti.

E' importante lavorare con delle persone serie che garantiscano la loro professionalità. Bisogna fare molta attenzione a non incappare in contenziosi che nel mondo edilizio sono abbastanza frequenti.

La certificazione Ape non può però essere redatta dall'impresa che effettua il lavoro, deve sussistere un documento allegato denominato "Dichiarazione di indipendenza". Questo per evitare ogni possibile conflitto d'interesse. Questo per quanto riguarda le certificazioni iniziali. Per quanto riguarda invece le spese, viene ceduto un credito che crea un margine (ad esempio il 10% su 110%) che va a coprire tasse e spese e che viene, insieme al 100% ceduto al committente negli anni, nella cessione della detrazione. In alternativa il cittadino può semplicemente optare per la più classica fruizione della detrazione in dichiarazione dei redditi.

 

Chi controlla la veridicità dei lavori?

Oltre alla certificazione Ape esiste una documentazione chiamata Asseverazione, anch'essa redatta da un tecnico, che consente di dichiarare che l'intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici in auge.

L'Enea, successivamente, prende un campione di circa il 5% delle documentazioni presentate e ne verifica la regolarità. Di conseguenza un altro campione tra queste verrà verificato come ulteriore prova.

L'asseverazione viene trasmessa in via telematica all'ente Enea, da parte del tecnico abilitato, entro e non oltre 90 giorni dal termine dei lavori. Tutte le spese di certificazioni ed asseverazioni sono sempre fiscalmente detraibili.

Come si pagano i lavori?

Di norma si utilizza, per il pagamento dei lavori, il cosiddetto bonifico parlante. Banca e Poste predispongono un modulo specifico di effettuazione bonifico che contiene i dati fiscali dell'azienda che esegue il lavori, completo di codice fiscale oppure partita iva. E' questo il caso in cui l'intermediario funge da sostituto d'imposta.

Seconde case: il Superbonus è applicabile?

Il decreto Rilancio, al comma 10 dell'articolo 119, parla espressamente di massimo due immobili sui quali poter effettuare le modifiche e gli interventi, con le relative detrazioni fiscali. Non vi è segnalata, in tale decreto, una distinzione tra prima e seconda casa. Per quanto riguarda i lavori a scopo antisismico, non è presente la limitazione delle due unità immobiliari quindi, quella tipologia di opere, è eseguibile su tutte le case appartenenti ad un cittadino.

Va da se che queste agevolazioni fiscali hanno creato una situazione di via libera ai rifacimenti edilizi e ai lavori di efficientamento energetico un po' in tutta italia.