Sono tantissime le riforme attese nei prossimi mesi, le quali andranno a incidere sulle vite degli italiani. L’attuale squadra di Governo, capitanata dal premier, ex Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, si troverà a dover decidere su questioni che peseranno sulle esistenze di tutti i nuclei familiari italiani.
Pensiamo, ad esempio, all’introduzione dell’Assegno Unico universale, che attualmente è stato preceduto da una misura “di prova”, l’Assegno Temporaneo.
O ancora, la futura Riforma Pensioni, che potrebbe prevedere un temutissimo scalone di ben cinque anni, rendendo così impossibile ai futuri pensionati l’accesso a forme di pensionamento anticipate, dato che dovremo, a breve, dire addio a Quota 100.
Lo scadere della Legge di Bilancio 2021, infatti, segnerà la fine di moltissime misure, opzioni e agevolazioni a cui gli italiani si erano abituati e su cui molte famiglie, in periodo di emergenza sanitaria, hanno contatto per andare avanti.
Tra le varie misure in scadenza, c’è anche il cosiddetto Superbonus 110%, uno dei bonus attualmente in vigore tra i più ambiti, in quanto si tratta di una delle agevolazioni attualmente attive che ha concesso i maggiori benefici.
In realtà, comunque, sembrerebbe esserci, nei piani di Draghi, una semplificazione del Superbonus 110%.
Insomma, il bonus non verrà cancellato, come si teme ormai da settimane, ma solamente modificato, in modo da renderlo più fruibile.
Cerchiamo dunque di capire insieme come e in che termini il Governo ha intenzione di modificare il Superbonus 110%.
Ricordiamo che, comunque, le novità non verranno di certo introdotte prima del 2022: dunque, per coloro i quali fossero interessati a richiedere il bonus entro la fine dell’anno, si consiglia la visione del contenuto a cura del canale YouTube del geometra Danilo Torresi, che si è di recente occupato del Superbonus 110%.
All’interno del video si troveranno tutte le informazioni più utili, valide fino alla fine di questo anno.
Passiamo adesso alle novità sul Superbonus 110% per il prossimo anno.
Tutte le novità in arrivo in merito al Superbonus 110%
Il Superbonus 100%, come abbiamo già accennato, cambierà volto per far sì che tutti quei nuclei familiari italiani che hanno deciso di rinunciare alla fruizione per via della eccessiva macchinosità del bonus possano finalmente accedervi.
Si, perché molto spesso il Superbonus 110% è stato tacciato di eccessiva complessità, la quale, di fatto, ha reso a molti impossibile accedervi per via delle numerose richieste da rispettare per ottenerlo.
Dunque, non stupisce affatto che le novità più interessanti in merito al bonus in questione riguardino la documentazione richiesta per poter accedere al sostanzioso bonus, oltre che l’elenco degli eventuali lavori ammissibili.
In merito a quest’ultimo punto, segnaliamo subito che sta per avvenire l’introduzione, tra l’elenco dei lavori ammessi per la richiesta del Superbonus 110%, anche quelli relativi all’eliminazione delle barriere architettoniche.
In secondo luogo, poi, tra i lavori ammessi figureranno finalmente anche quelli inerenti all’installazione di eventuali pannelli fotovoltaici.
In realtà, la possibilità di fruire del Superbonus 110% tramite installazione di impianti fotovoltaici è stata introdotta con il Decreto Rilancio, che ha inserito questo genere di installazione tra le opere di efficientamento energetico tra quelle trainanti.
Si auspica però che, in questo caso, le modalità di accesso al Superbonus 110% saranno revisionate, per renderle meno macchinose.
Stesso discorso vale per quanto riguarda le opere inerenti all’eliminazione di eventuali barriere architettoniche: al momento, questo genere di intervento è ammesso solamente nel caso in cui sia presente un componente disabile all’interno del nucleo familiare richiedente.
Molto probabilmente, invece, per quanto riguarda il Superbonus 110% 2022 basterà la sola presenza di un over 65 per far si che il bonus possa essere richiesto per lavori di eliminazione delle barriere architettoniche.
Superbonus 110%: cambiano anche i documenti necessari
Tra le altre novità che riguarderanno il Superbonus 110% nel 2022, ce n’è anche una che riguarda la documentazione necessaria per far si che si possa accedere al bonus.
Si parla infatti di una nuova CILA, denominata CILA Superbonus 110% o, più semplicemente, CILAS: come leggiamo in una notizia riportata su Ipsoa, in realtà, il nuovo modello CILAS è già attivo, in quanto è diventato operativo il 5 agosto scorso.
Il nuovo documento sarà unico, nel senso che ha reso obsoleto un precedente documento, ossia la Certificazione dello stato legittimo dell’immobile: quest’ultima certificazione non sarà più necessaria.
Le motivazioni dietro l’approvazione del nuovo documento CILAS sono presto esplicate: si vuole rendere il Superbonus 110% più flessibile e meno complesso, snellendo dunque le procedure e la modulistica necessaria.
Sarà comunque sempre consigliabile rivolgersi ad esperti del settore, in quanto la compilazione del nuovo documento CILAS dovrà essere scrupolosa e non contenere errori per poter avere accesso al Superbonus 110%.
Superbonus 110% 2022, ecco tutti i dettagli dell’agevolazione
Per completezza, analizziamo adesso specifiche e dettagli del bonus conosciuto come Superbonus 110%. Si tratta di un’agevolazione legata a lavori edilizi che concederà delle detrazioni su lavori di ristrutturazione di un immobile a uso residenziale.
Il suo nome deriva dal fatto che la detrazione concessa è proprio pari al 110%: questo significa, in parole più semplici, che i lavori ammessi verranno rimborsati dal Governo in maniera totale.
Possiamo suddividere i lavori di ristrutturazione ammessi dal Superbonus 110% in due differenti categorie:
- lavori trainati, che da soli non danno diritto al bonus;
- lavori trainanti, che sono quelli che consentono l’accesso al Superbonus 110%.
Superbonus 110%: quali sono le spese ammissibili (e i lavori trainanti)
Cerchiamo dunque di capire quali sono esattamente i lavori trainanti, che danno accesso diretto alla percezione del bonus.
Per poter richiedere il Superbonus 110%, che non prevede limitazioni reddituali, gli unici requisiti da rispettare scrupolosamente riguardano solo ed unicamente le specifiche dei lavori di ristrutturazione.
Innanzitutto, il Superbonus 110% riguarda solamente quei lavori che garantiscano efficientamento energetico dell’immobile oggetto di ristrutturazione: il bonus potrà essere richiesto solamente nel caso in cui l’immobile, alla fine degli interventi, riuscirà ad ottenere una diminuzione di (almeno) due classi energetiche.
In generale, comunque, soprattutto nel caso di immobili che non siano di recentissima costruzione, gli interventi trainanti consentono questa diminuzione.
Ma cerchiamo di capire quali sono, esattamente, gli interventi trainanti che danno sicuro accesso al Superbonus 110%.
In elenco troviamo:
- lavori di isolamento termico dell’immobile
- ammodernamento degli impianti di climatizzazione
- interventi antisismici.
Per quanto riguarda, poi, gli interventi trainati, inseriamo tra questi sia l’installazione di pannelli fotovoltaici, sia i lavori di eliminazione delle barriere architettoniche, sia tutti quei lavori relativi all’efficientamento energetico.
Sappiamo già, comunque, che per il prossimo anno sono previste delle modifiche da parte del Governo Draghi in merito al Superbonus 110% e che, molto probabilmente, alcuni interventi trainati diverranno comunque oggetto di bonus.
Superbonus 110%: ecco come si ottiene la detrazione
Passiamo adesso ad occuparci delle modalità di concessione della detrazione relativa al Superbonus 110%.
La detrazione concederà agli interessati di portare in dichiarazione dei redditi il bonus, in modo che, negli anni successivi, si possano pagare meno tasse; nello specifico, i beneficiari riceveranno una detrazione IRPEF commisurata all’entità del Superbonus 110%.
La detrazione, comunque, non sarà concessa in una soluzione unica, ma consentirà ai beneficiari di ottenere indietro la cifra spesa e oggetto di bonus, in un periodo totale di dieci anni.
C’è, però, anche la possibilità di fruire del bonus in maniera differente, ottenendo cioè o uno sconto diretto in fattura, o richiedendo una cessione del credito.
Nel primo caso, si otterrà il bonus direttamente sulla fattura emessa dal committente scelto per i lavori, in forma di sconto sul prezzo finale dovuto; dovrà poi essere il soggetto (o ente) che si è fatto carico dei lavori di ristrutturazione a richiedere allo Stato quanto gli spetta.
Nel secondo caso, invece, il credito relativo al Superbonus 110% viene ceduto ad altro soggetto o ente; è il caso, per esempio, delle banche.
Ricordiamo però ai lettori che, nel caso in cui si opti per la cessione del credito ad eventuale banca, verranno da questa applicati degli interessi: la cifra finale del Superbonus 110% sarà dunque in questo caso destinata a ridursi.
Superbonus 110%: fino a quando si potrà richiedere?
Il Superbonus 110% così come lo abbiamo descritto fino ad ora dovrebbe essere accessibile fino al 2022.
Nello specifico, il termine è fissato a giugno 2022 per i cittadini, a dicembre 2022 invece scadono i termini di accesso per i condomini.
Si, perché il bonus è accessibile anche nel caso in cui si stiano svolgendo lavori di ristrutturazione condominiale, perché vengano rispettati i requisiti ampiamente descritti nei paragrafi precedenti.
In ogni caso, come già detto in apertura, molto probabilmente, il Superbonus 110% verrà revisionato e semplificato dall’attuale Governo e resterà disponibile alle richieste anche ben oltre le date di cui sopra.
Molto probabile, però, che alcuni dei bonus attualmente disponibili e legati agli interventi di ristrutturazione verranno comunque soppressi, anche se non si tratterà del Superbonus 110%.
Gli interessati, dunque, sono invitati a richiedere i bonus a cui possono già accedere (Superbonus 110% incluso) quanto prima, per evitare di vedersi eventualmente esclusi se non dovessero sfortunatamente essere confermati.
Restiamo comunque in attesa di novità ufficiali che non tarderemo a comunicare nel momento in cui arriveranno.