Superbonus 110%: condizionatore a costo zero? Come averlo

Fra le agevolazioni previste dal Superbonus 110% è compresa la possibilità di detrarre fiscalmente le spese sostenute per l’acquisto o l’istallazione di un nuovo condizionatore. Basta soddisfare una serie di requisiti connessi ai lavori e ai limiti di spesa. Ecco quali.

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Con l’estate alle porte il caldo inizia a farsi sentire, così come l’esigenza di refrigerare un po' gli ambienti della propria casa. Spesso i costi elevati dei condizionatori spingono le famiglie a rimandare l’acquisto di un apparecchio che potrebbe risolvere definitivamente tutti i problemi collegati all’aumento delle temperature.

Non tutti, però, sono a conoscenza del fatto che le spese sostenute per l’acquisto di condizionatori possono essere dedotte fiscalmente per tutto il 2021, nel rispetto di particolari requisiti.

L’agevolazione, nota con il nome di bonus condizionatori e contemplata nel Superbonus 110%, consente, infatti, di portare in detrazione il 110%, il 65% o il 50% della spesa sostenuta per acquistare, ma anche per installare, nuovi condizionatori

Analizziamo dettagliatamente quando la sostituzione del condizionatore rientra nel Superbonus 110%, per quali tipo di interventi è ammessa la detrazione e come ottenerla.

Si consiglia la visione del video YouTube del Geometra Danilo Torresi per avere una panoramica completa sul Superbonus 110%

Superbonus 110%: cos’è il bonus condizionatori

Il bonus condizionatori consente di ottenere una detrazione pari al 110% nei casi in cui l’acquisto del condizionatore e i lavori connessi all’istallazione siano compresi nei lavori di efficientamento energetico classificati come “trainanti”, vale a dire quelli che per come stabilito dall’Agenzia delle Entrate danno diritto al Superbonus 110%.

In modo più chiaro, si può avere accesso alla massima detrazione consentita (110%) – con la modalità cessione del credito o credito d’imposta – se vengono eseguiti lavori trainanti e se si rispetta il requisito del salto di due classi energetiche.

Va ricordato che il Superbonus 110% trova applicazione soltanto per gli immobili a carattere residenziale, unifamiliari, unitamente ai condomini. Tale condizione si ripercuote automaticamente sull’agevolazione prevista per i condizionatori.

Superbonus 110%: quali sono i lavori trainanti

Essendo la detrazione dei condizionatore strettamente collegata al Superbonus 110% occorre spiegare quali lavori, secondo quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate, sono da considerare trainanti.

Più nei dettagli, la detrazione per il condizionatore è riconosciuta nella misura del 110%, anche nei soli casi di sostituzione dell’impianto di condizionamento, alla condizione che il lavoro venga realizzato insieme a uno di suddetti lavori.

In particolare, rientrano nel computo degli “interventi trainanti” quelli riguardanti la sostituzione della caldaia con apparecchi centralizzati a condensazione, non superiore alla cifra di 30.000 euro moltiplicata per ciascuna unità abitativa, come confermato dal sito Quifinanza.it.

A questi vanno ad aggiungersi, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache orizzontali o verticali riguardanti l’involucro dell’edificio almeno per ¼ della superficie (meglio conosciuto come cappotto termico) non superiore alla soglia sei 60.000 euro moltiplicata per ciascuna unità abitativa.

Chiudono l’elenco, i lavori per le unità unifamiliari, in seguito a sostituzione della caldaia con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore a 30mila euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

Soltanto in questi casi, la detrazione si applicherà nella misura massima e per le spese effettuate dal 1°luglio 2020 fino alla fine dell’anno in corso

A conferma si legge sul sito gazzettaufficiale.it: “La detrazione di cui all'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, si applica nella misura del 110 per cento, per le spese documentate e rimaste a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021, da ripartire tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo”.

Soddisfatto il primo dei requisiti stabiliti per ottenere la detrazione sui condizionatori consentita dal Superbonus 110%, occorre adempiere ad una seconda condizione: gli interventi devono garantire il salto di due categorie energetiche dell’edificio.

Qualora ciò non avvenisse, basta aver raggiunto la classe più alta. In entrambi i casi, il passaggio di classe si dovrà dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE).

Nei casi in cui la sostituzione dei condizionatori non avvenga congiuntamente ad almeno uno degli interventi trainanti del Superbonus 110% appena elencati, non c’è da disperare. Si potrà comunque usufruire dell’ecobonus, sfruttando la detrazione che va dal 50% al 65%.

Superbonus 110%: quali condizionatori istallare

Com’è noto, il Superbonus 110% è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2021 fino al 30 giugno 2022, mentre con il Decreto Rilancio (Decreto-Legge n. 34/2020) sono state aumentate le percentuali di detrazione fiscale riguardanti gli interventi di efficientamento energetico.

Anche se nel decreto non si fa esplicita indicazione delle detrazioni per i condizionatori, tanto l’acquisto, quanto l’istallazione dei dispositivi di climatizzazione possono essere portati in detrazione come parte degli interventi per l’aumento dell’efficienza energetica dell’edificio.

Questo significa che il contribuente potrà usufruire del bonus condizionatori se sceglie un climatizzatore a basso consumo, appartenente almeno alla classe energetica A+, utilizzando l’apparecchio come strumento di riscaldamento o raffreddamento a costo zero.

Più nei dettagli, la sostituzione dei condizionatori è da ricondurre alla categoria degli “interventi trainanti” che accoglie i dispositivi di riscaldamento, come sancito dal decreto legislativo 48/2020, ossia tutti i componenti utili al trattamento dell’aria mediante i quali la temperatura può essere regolata o portata in aumento.

L’ENEA avrà il compito di chiarire quali caratteristiche dovranno rispettare gli impianti termici oltre ad occuparsi della protocollazione e dell’accettazione delle richieste pervenute di detrazione fiscali sui condizionatori.

In ogni caso, si dovrà trattare di condizionatori fissi, funzionanti o rimessi a nuovo attraverso interventi manutentivi sia ordinari che straordinari

Superbonus 110%: quali limiti di spesa per i condizionatori

Per avere accesso al Superbonus 110% occorre rispettare i limiti di spesa stabiliti dal Decreto Rilancio che ha dato i natali all’agevolazione. Solo nei casi in cui tali requisiti vengano rispettati si potrà fruire all’occorrenza del bonus condizionatori.

In poche parole, il diritto a beneficiare del Superbonus 110% scatta se gli interventi da realizzare sulle parti comuni di edifici soddisfano pienamente alcune soglie di spesa.

Dettagliatamente, il limite di spesa da rispettare è di 20.000 euro moltiplicato per il numero complessivo delle unità immobiliari che compongono l’edificio qualora fossero presenti non più di 8 unità immobiliari.

Il limite scende a 15.000 euro, sempre moltiplicato il numero totale delle unità che formano l’edificio, se presenti più di 8 unità immobiliari, con la differenza che in questo caso il superbonus 110% si estende anche alle spese di bonifica dell’impianto sostituito oltre a quelle di smaltimento.

Diversamente dai condomini, per le unità immobiliari unifamiliari indipendenti (villette a schiera) il limite di spesa da soddisfare è di 30.000 euro.

Superbonus 110% e condizionatori: quali documenti servono

Per poter fruire della detrazione del Superbonus 110% sull’acquisto e l’istallazione di un condizionatore occorre, unitamente ai requisiti da soddisfare per accedere alla misura, conservare tutta una serie di documenti da presentare all’atto della dichiarazione dei redditi.

Più nei dettagli, vanno messi da parte: la ricevuta del bonifico da cui si desume l’avvenuto pagamento del condizionatore e la ricevuta di buon esito del versamento, nei casi in cui per il pagamento si utilizzi una carta di debito o credito.

Rientrano nel computo dei documenti anche le fatture di acquisto, su cui deve essere espressamente indicata la qualità, la natura, e il numero di pezzi di climatizzatori acquistati, e la documentazione certificante l’addebito dell’importo sul conto corrente.

A questi vanno ad aggiungersi: l’attestato di prestazione energetica (APE), la scheda informativa riguardante gli interventi realizzati e la dichiarazione del tecnico abilitato all’intervento. Nulla di più.

Questo è tutto quello che occorre presentare in sede di dichiarazione dei redditi per poter fruire della detrazione al 110%, a meno che il potenziale acquirente abbia deciso di scegliere una delle altre due vie di accesso al Superbonus 110%: lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.

Bonus condizionatori 2021: detrazione dal 50% fino al 65%

Nei casi in cui non fosse possibile accedere al superbonus 110%, le persone fisiche possono comunque usufruire di una detrazione fiscale sui condizionatori variabile dal 50% al 65%, in base al tipo di lavoro.

In pratica, si avrà diritto ad un’agevolazione del 50% se si acquista un condizionatore per una ristrutturazione ordinaria o straordinaria, ma con almeno classe energetica A+.

Mentre la detrazione del 65% si applicherà sull’acquisto di un nuovo climatizzatore a pompa di calore ad alta efficienza energetica che andrà a sostituire uno precedente di classe energetica più bassa.

A differenza degli altri bonus “casa” che sono strettamente collegati agli interventi di ristrutturazione trainanti, lo sconto sulla tassazione (50% o 65%) previsto dal bonus condizionatori 2021 si può ottenere senza che sul proprio immobile, o anche condominio, siano effettuati determinati lavori.

In altre parole, la ristrutturazione dell’abitazione non è condizione necessaria per poter fruire del bonus condizionatori 2021, i cui sconti dal 50% al 65% vengono applicati sull’IRPEF. 

Va ricordato che il bonus si applica tanto sulla sostituzione di vecchi condizionatori, tanto sulle nuove istallazioni.

Bonus condizionatori 2021: a chi spetta

Il bonus condizionatori 2021 non spetta, però, a tutti. Posso richiedere l’agevolazione soltanto coloro che posseggono diritti sull’immobile di riferimento.

Pertanto, potrà essere richiesto dai proprietari dell’immobile, gli enti pubblici o privati sempre titolari dell’immobile, le cooperative, le società proprietarie di immobili o le persone fisiche, associazioni e le persone che pagano le spese sull’edificio (coniugi separati, locatari, conviventi, etc.).