Superbonus 110: Draghi lo proroga, ma con l'ISEE! Le ultime

Il Governo Draghi sembra ancora piuttosto confuso sul da farsi riguardo al Superbonus 110%: verrà prorogato oppure no? Vediamo insieme la situazione attuale delle scadenze in vista del 2022, ma soprattutto del 2023. Il Superbonus sopravvive, ma per chi?

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Il Superbonus 110% continua a far parlare di sé, ma è inevitabile considerando che si tratta del bonus più generoso nell'intero panorama dei bonus attualmente attivi, che sono anche molto numerosi. I cittadini attendono con ansia tutte le novità su questa misura, soprattutto per quanto riguarda le abitazioni privati.

C'è infatti una importante distinzione tra abitazioni private, condomini e case popolari. Questi tipi di strutture sono giustamente trattate in modo diverso e considerate con diversa priorità riguardo ad una possibile proroga della misura che permette fondamentalmente di ristrutturare gratis.

Ci sono però anche altre considerazioni da fare, a partire dal costo di queste misure, ma passando anche per le direttive date dall'Unione Europea ed i problemi del settore edile, in questo momento non in grado di rispondere a tutta la domanda che questi bonus hanno generato.

Si tratta di una situazione complessa, in cui il Governo deve sì scegliere quale strada intraprendere ma deve considerare molte variabili nel farlo, a partire proprio da impatto sul bilancio dello Stato, oltre a considerazioni circa gli altri bonus edilizi che, invece, sembrano essere molto meno certi di una proroga.

L'esempio più calzante è sicuramente il bonus facciate 90%, anch'esso molto generoso, ma molto probabilmente destinato ad andare in soffitta dopo il 31 dicembre 2021. Un duro colpo da assorbire per le famiglie italiane, arrivato con l'aggiornamento della NADEF in cui tale bonus non viene neanche menzionato in vista del 2022.

Proviamo quindi a vedere tutte le novità riguardanti il Superbonus, oltre ad approfondire naturalmente il suo funzionamento ed alcuni aspetti più tecnici che potrebbero fare molto comodo a chi ha intenzione di usufruirne. Vediamo poi anche un approfondimento su una possibile nuova variante di questa misura per le attività a vocazione turistica, oltre a provare a capire il destino degli altri bonus edilizi.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube "Redazione The Wam" che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di bonus edilizi attivi nel 2021 e delle condizioni a cui sono disponibili fino al 31 dicembre:

Superbonus 110%: cos'è e come funziona

Partiamo dal definire questa importante misura, su cui purtroppo si fa spesso molta confusione e questo naturalmente non aiuta a comprendere gli sviluppi di cui parleremo in vista del 2022. Si tratta di un bonus legato alla ristrutturazione della propria abitazione, in particolare attraverso la distinzione in due tipologie di lavori.

Parliamo di lavori trainanti per i lavori "decisivi", mentre di lavori trainati per tutti gli altri. Con "decisivi" si intende tutti quei lavori che permettono di raggiungere l'obiettivo prefissato dal bonus: l'efficientamento energetico della abitazione oggetto dei lavori.

Tale obiettivo si traduce in una diminuzione di due classi di consumo energetico, passaggio senza cui non si può usufruire del Superbonus. La diminuzione di due classi è quindi condizione necessaria per ottenerlo, ma non è l'unico. C'è infatti tutta una serie di adempimenti, soprattutto dal punto di vista burocratico, da tenere in considerazione.

Non ci sono però vincoli soggettivi, il che rende il bonus molto appetibile per le famiglie italiane interessate a ristrutturare la propria abitazione. Nessun tetto massimo di ISEE, nessun requisito soggettivo se non la cittadinanza italiana ed un diritto di godimento sul bene immobile oggetto dei lavori di ristrutturazione.

Cruteri semplici da rispettare, che però in futuro come vedremo cambieranno. Prima di parlare di ciò che sarà di questa misura, vediamo però come funziona. 

Non si tratta di un bonus "liquido" che permette quindi di ottenere una certa cifra direttamente sul proprio conto corrente, ma di un bonus con funzionamento a detrazione. In questo caso, detrazione Irpef. Ciò significa che il bonus che eventualmente si matura va a diminuire l'Irpef da pagare nei successivi dieci anni.

Uno sconto sull'imposta, insomma, il che significa che la cifra va anticipata all'impresa edile e viene poi recuperata in questo modo in dieci anni. Come vedremo, però, ci sono anche condizioni più vantaggiose rispetto alla semplice detrazione d'imposta.

Superbonus 110%: cosa succede con la proroga?

Al momento il Superbonus 110% scadrebbe a breve, in sostanza nel 2022. Sono settimane ormai che si parla di una sua possibile proroga, per molti motivi differenti. Da un lato c'è bisogno di tempo, perché i lavori procedono lentamente e le imprese edili sono oberate di lavoro a causa del boom di richieste, mentre dall'altro c'è la volontà di prorogare una misura utile.

Utile perché è stata richiesta da tanti, tantissimi, ma anche perché persegue un obiettivo che, detto in parole semplici, piace all'Europa. Semplicemente, mira a rendere le case degli italiani più sicure e più moderne, in modo da andare anche a ridurre i consumi, con risparmio sulla bolletta per i cittadini e sulle emissioni per l'ambiente.

Una situazione sostanzialmente win-win, ma non è tutto così facile. La misura ha un costo ed ha anche molti aspetti più tecnici destinati a cambiare in vista del 2022, come per esempio la documentazione resa più semplice attraverso la nuova CILAS, che non richiede l'accertamento sugli eventuali abusi edilizi.

Al netto di ciò, il Governo ha comunque mostrato l'intenzione di prorogare la misura e si sta muovendo per farlo: verrà infatti prolungato il Superbonus fino al 2023, ma solo per condomini e case popolari.

E per le case private? Si attendono novità, perché inizialmente si parlava di una vera e propria mancata proroga, mentre ora sembra esserci uno spiraglio che fa ben sperare gli italiani. 

Il compromesso potrebbe però prevedere una nuova condizioni, di certo non facile da digerire: potrà accedere alla misura per case private solo chi ha un ISEE aggiornato inferiore a 25.000 euro. Una soglia che esclude molti dal Superbonus, ma che permette comunque di usufruirne per chi ne ha più bisogno.

Inoltre, potrebbe cambiare qualcosa anche dal punto di vista dei lavori realizzati, ma questo lo vediamo meglio nel prossimo paragrafo.

Superbonus 110%: lavori e dettagli

Ci sono molti dettagli sul Superbonus che meriterebbero un lungo approfondimento che però non è oggetto di questo articolo, in cui vediamo soprattutto le novità in vista del 2022 e comunque le prospettive future.

In effetti, però, ci sono aspetti meritevoli di approfondimento anche in questo senso: cambieranno infatti alcuni aspetti legati ai lavori trainanti e trainati, oltre ad essere ufficialmente inserita la possibilità di sconto in fattura e cessione del credito.

Partendo dai lavori, ecco un breve riassunto di quali siano nella categoria dei trainanti:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • interventi antisismici: la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

A questi lavori, ritenuti appunto trainanti nell'ottenimento della detrazione d'imposta, si associano poi altri aggiuntivi, tra cui: interventi di efficientamento energetico; installazione di impianti solari fotovoltaici; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche.

Per quanto riguarda invece lo sconto in fattura e la cessione del credito, si tratta di due alternative alla semplice detrazione d'imposta, che prevede che il cittadino anticipi la spesa dovuta.

Con lo sconto in fattura, come si può intuire, la detrazione viene applicata direttamente in fattura, motivo per cui se si rispettano tutti i requisiti non c'è praticamente nulla da pagare, con l'impresa che otterrà quanto gli spetta dallo Stato.

Nel caso invece della cessione del credito si cede appunto quanto maturato ad un istituto bancario, naturalmente scontando gli interessi come sempre accade in questi casi.

Superbonus 110%: novità settore turistico?

Parliamo ora di un'altra enorme novità in vista del 2022: potrebbe essere proposto un nuovo Superbonus per le strutture legate ad attività che operano nel settore turistico, come alberghi e strutture ricettive in generale.

Attualmente tali strutture sono escluse dal Superbonus, ma in questa nuova possibilità potrebbero usufruire di lavori di ristrutturazione molto consistenti ed utilissimi per aiutare queste attività a riprendersi dopo il difficilissimo anno e mezzo che hanno vissuto, essendo tra i più danneggiati in assoluto.

La detrazione, però, ammonterebbe al 80% dei lavori realizzati e non sarebbe quindi totale, come nel caso del Superbonus dedicato ai cittadini. Una possibilità comunque molto interessante per queste attività, anche se si tratta di una misura non ancora ufficiale.

In questo modo, il Governo manifesterebbe ancora una volta ed in maniera molto forte l'intenzione di sostenere questo settore, molto strategico per la nostra economia.

Superbonus 110%: l'unica proroga certa

Infine, vediamo un attimo la situazione dei bonus edilizi nel suo complesso.

Se infatti è vero che l'Unione Europea ha espresso il proprio apprezzamento per misure che mirano alla sostenibilità come il Superbonus, altrettanto non si può dire per il bonus facciate al 90%.

Esso va, infatti, verso la sua fine al 31 dicembre 2021. Non è un bonus che permette di migliorare la sostenibilità energetica delle case italiane, ma ha piuttosto fini estetici. Per questo motivo, il Governo potrebbe lasciarlo decadere o prorogarlo in forma decisamente diversa.

Non si sa ancora, invece, il futuro di altre misure più "piccole" in termini di percentuale di detrazione: si è a lungo parlato di un unico bonus che li radunasse tutti e con una percentuale di detrazione dal 50% al 75%, ma il tempo stringe e questo nuovo bonus non ha ancora preso forma.

Vedremo quindi cosa accadrà, tenendo lo sguardo ben attendo sull'approvazione della Legge di Bilancio 2022, in cui tutti i dubbi saranno finalmente sciolti.