Superbonus 110% e Bonus Facciate: nel 2022 ritornano!

La bozza del Ddl di Bilancio 2022 è arrivata al Senato e i Superbonus 110% e il Bonus facciate sono stati confermati! Ma come sfruttarli al meglio? Vediamolo insieme in questo dettagliato articolo.

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Il 2021 e il Governo Draghi saranno probabilmente ricordati per una parola in particolare.

No, non per la pandemia o la crisi economica, ma per i Bonus!

In questo anno che sta quasi finendo, sonos stati decine i Bonus stanziati per aiutare l'economia e gli italiani, dai bonus come aiuti economici a bonus che potessero portare a delle innovazioni e a dei miglioramenti nelle nostre città.

Da poco è arrivata la notizia che il Superbonus 110% e il Bonus Facciate fanno parte del Ddl di Bilancio 2022! Ma saranno cambiate le carte in tavola col nuovo anno?

Analizziamo insieme la bozza arrivata in Senato e vediamo come poterli sfruttare al meglio!

Bonus Edilizia: cosa ha spinto Draghi a prorogare?

Fino a qualche settimana fa, le notizie erano chiare e la proroga dei bonus legati all'edilizia era fuori discussione.

Nel 2021 però questi bonus hanno avuto un grandissimo successo, risollevando il comparto dell'edilizia che aveva subito fortissimi problemi nei primi mesi di lockdown causa Covid-19.

Secondo un sondaggio di Edilportale, il bonus che in assoluto è stato richiesto è proprio il superbonus 110% per lavori di riqualificazione energetica, seguito da quello ristrutturazioni del 50%, il bonus facciate e per finire il bonus per lavori antisismici e l'ecobonus.

Capiamo già così che gli interventi più richiesti, sono stati per i miglioramenti energetici, in particolare in questo 2021 le aziende edilizie si sono occupate principalmente di:

  • cappotto termico;
  • manutenzione straordinara e ordinaria;
  • impianti di riscaldamento autonomo;
  • demolizione e ricostruzione;
  • recupero delle facciate;
  • isolamento acustico.

Tutti questi miglioramenti, sono stati richiesti in massa dagli italiani, tanto da far ritenere dagli esperti del settore, necessaria la manovra di proroga, soprattutto nell'ottica di poter completare cantieri aperti ma anche per poter acquisire nuovi clienti che non hanno fatto in tempo ad iniziare le pratiche di accesso a queste agevolazioni.

Un problema però fondamentale da sottolineare, che sta affliggendo il già complicato molto dell'edilizia, è il forte aumento del prezzo dei materiali, oltre che l'irreperibilità di manodopera edile e l'indisponibilità di attrezzature. A questi problemi già di per sè gravosi, si aggiungeva il timore che le irregolarità edilizie potessero bloccare le detrazioni.

Se i risultati di questa indagine di Edilportale vi ha interessato molto, qui trovate i dati di chi ha partecipato al sondaggio con le relative risposte, utilissime a capire la situazione edilizia che stiamo vivendo.

Questo fermento nel mondo dell'edilizia ha inetivabilmente portato il Premier Draghi a dover ripensare ai bonus e a come rinnovarli, se modificandoli o lasciandoli così. Già anticipiamo che le condizioni per il 2022 cambieranno ma vedremo in seguito come.

Con l'uscita della bozza del Ddl del Bilancio 2022, da approvare in Senato, sembra proprio che i dati riportati sull'efficacia di questi bonus, abbiano spinto Draghi nella direzione del rinnovo. La certezza l'avremo con l'accoglimento della bozza in Senato ma è importante fare il punto della situazione adesso, per capire cosa ci potrebbe aspettare e cosa preparare se vogliamo anche noi fare dei miglioramenti nelle nostre case.

Bonus facciata 90%: era necessario prorogarlo e cosa cambia nel 2022?

Per iniziare, forse il primo bonus su cui si è più discusso è stato quello per le facciate. Se quello destinato al miglioramento energetico è stato accolto pienamente dalla popolazione ma soprattutto dal Governo e dall'Unione Europea come necessario al miglioramento anche il relazione all'inquinamento, quello delle facciate ha destato non pochi dubbi.

Il bonus facciata 90% è destinato a tutte le zone dell'abitazione e dei condomici che risultano visibili dalla strada o dal suolo pubblico.

Questo è il punto sicuramente che ha portato più problemi, poichè a differenza di altri bonus, in questo caso si parla di miglioramenti solo a fini estetici e non ecologici o sostenibili. 

Il Governo si è quindi lungamente interrogato se valesse o meno la pena la proroga, visto anche il costo della manovra.

Il bonus facciate, introdotto dalle spese sostenute nel 2020 e poi già protagonista di una proroga nel 2021, si concretizza in una detrazione fiscale, nella misura del 90%, da ottenere in 10 quote annuali di uguale importo, riconosciuto per lavori di edifici urbani, case private o condomini, in zona A o B.

Cosa sono le zone A e B?

Il MEF, Ministero dell'Economia e Finanza, ha ricordato che, come prescritto dal DM 1444/1986

la zona A è spesso identificata con l'ambito storico del comune e la zona B è associata agli ambiti residenziali; la legge esclude dall'agevolazione gli immobili situazioni in zona C, cioè le aree di espansione urbanistica.

Un problema che però è sorto, già nell'anno quasi al termine, è che in alcuni piani urbanistici di alcune città, non c'è riferimento a queste zone, sostituite da altre sigle per cui non è stata creata una vera e propria corrispondenza. Ciò ha portato a dover disporre che le amministrazioni comunali facessero una ricognizione del piano edilizio al fine di individuare quali zone effettivamente potessero sfruttare il bonus, a meno di sigle o altre indicazioni.

Capita quindi la questione delle zone, tornando alla detrazione fiscale, il contribuente può optare per:

  • uno sconto in fattura da parte dell'impresa, la quale poi recupera il corrispettivo come credito di imposta da utilizzare in compensazione o da poter cedere a terzi
  • una cessione di credito a terzi, inclusa la stessa impresa esecutrice dei lavori o istituti di credito e finanziari.

A quanto attualmente si sa, la Legge di Bilancio 2022 dovrebbe confermare il bonus, con una percentuale minore però, pari al 60%.

Un decreto però, quello del 10 novembre 2021, introduce l'obbligo di acquisire il visto di conformità anche per il bonus facciate, laddove il beneficiario decida di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito, documento prima richiesto solo per il superbonus 110%.

Nulla invece cambia per i lavori iniziati nel 2021 ma ancora non conclusi, si parla solo di saldare la fattura residua entro il 31 dicembre 2021.

Come abbiamo detto, questo bonus copre solo opere di tipo estetico sul facciate visibili da strada o suolo pubblico, quindi esclusivamente sulle strutture opache delle facciate, su balconi o ornamenti o fregi, compresi interventi di sola pulitura o tinteggiatura esterna.

Superbonus 110% nel 2022: ha subito modifiche?

Come abbiamo potuto capire finora, il superbonus 110% presenta degli scopi molto più profondi e importanti, legati alla sostenibilità e alla messa in sicurezza della propria abitazione

Per questo motivo, il Governo ha scelto di prorogare, senza apportare sostanziali modifiche, nè in termini di documentazioni o limitazioni, nè sul valore della detrazione fiscale.

Questo perchè sia per il Governo, che per l'Unione Europea ha come fine ultimo la crescita della sostenibilità, dell'ecologia e della sicurezza nelle città italiane.

C'è un però.

La proroga, fino al 2023, per il bonus così com'è è stato confermato solo per condomini e case popolari, mentre per le case unifamiliari, ci sarà una proroga fino al 31 dicembre 2020 e con il limite ISEE dei 25 euro.

Inoltre, ricordiamo che per gli interventi effettuali dalle persone fisiche per i quali risulti effettuata la comunicazione di inizio lavori asseverata, cioè la CILA, per demolizione e ricostruzione degli edifici, la detrazione del 100% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.

Dopo il 2023, per condomini e gli IACP, scatterà una misura ridotta della detrazione, del 70% nel 2024 e del 65% del 2025. Quindi la misura non scomparirà del tutto fino almeno al 2025.

Attualmente, per quanto riguarda le scadenze differenziale per l'accesso all'agevolazione, non si hanno notizie ma ricordiamo che:

  • per i lavori sulle parti comuni dei condomini, il superbonus è in vigore fino al 31 dicembre 2022;
  • per i lavori effettuati su edifici fino a 4 unità immobiliari spetta fino al 31 dicembre 2022, a patto di aver eseguito almeno il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2022;
  • per gli IACP spetta fino al 30 giugno 2023 e spetta invece fino alla fine dell'anno se si sono eseguiti almeno il 60% dei lavori complessivi.
  • in tutti gli altri casi, la proroga è ferma al 30 giugno 2022.

Per fare un po' il punto della situazione, ci affidiamo al Geometra Danilo Torresi che si spiega tutte le proroghe fino al 2024!

Altri bonus da tenere d'occhio

Questi sono i due bonus che hanno attirato maggiormente l'attenzione, ma come abbiamo detto, nel 2021 non sono stati gli unici utilizzati.

In particolare esiste ed è stato prorogato anche il sismabonus fino al 31 dicembre 2024.

Importante è ricordare che questo particolare bonus può essere richiesto per l'adozione di misure antisismiche sugli edifici.

I lavori devono essere messi in atto su parti struttuali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente. Le opere devono inoltre essere realizzate su edifici che si trovano nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e della zona 3. Rimane esclusa la zona 4.

La detrazione va calcolata in base ad un valore che cambia a seconda del tipo di edificio e di zona sismica in cui si trova l'immobile su cui intervenire, può arrivare fino all'85% della spesa totale e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

L'agevolazione è comunque rivolta a tutti i contribuenti soggetti a all'Irpef, imposta sul reddito delle persone fisiche e all'Ires, soggetti passivi dell'imposta sul reddito delle società.

L'agenzia delle entrate ha rilasciato nel luglio del 2019 una guida completa su questo bonus, visitabile a questo link

Il governo Draghi sta davvero cercando di rivoluzionare l'Italia con aiuti e bonus, anche e soprattutto per migliorare l'efficienza energetica e la sicurezza.

Tenere sotto controllo gli aggiornamenti sui bonus è fondamentale poichè risultano essere un ottimo aiuto per poter migliorare a costi piccolissimi le proprie case, rendendole belle, sicure e sostenibili.