Superbonus 110: novità per le case con abusi edilizi

In arrivo clamorose novità che permettono ai possessori di case con abusi edilizi e difformità che hanno intenzione di richiedere il superbonus 110% di poterlo fare!! Grazie ad un parere espresso dalla presidenza del consiglio dei ministri ora è possibile, vediamo come.

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Benché la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto-legge n. 59/2021 abbia confermato almeno in parte la richiesta di proroga proveniente da tutto il mondo delle costruzioni, si lavora ancora alla semplificazione e all'allungamento dei tempi per la fruizione del superbonus 110%.

Di poche ore fa la notizia di un articolo uscito sul Sole 24 Ore che di fatto rivoluziona quello che è stato sino ad oggi il tema su abusi edilizi e relative sanatorie, porterà infatti importanti benefici e facilitazioni ai proprietari di abusi edilizi che vogliono beneficiare del superbonus 100%.

Superbonus 110%: la situazione ad oggi per i proprietari di edifici con abusi edilizi

Fino ad ora per i proprietari di edifici con difformità o abusi edilizi cercare una strada per l ottenimento del superbonus 100% è stato pressochè impossibile tranne che in due casi:

In questo caso un tecnico dovrà verificare che la casa cosi' come è fatta oggi poteva essere autorizzata dal comune in due distinti momenti:

  • al momento dell' abuso;
  • al momento della presentazione del progetto di sanatoria. 

In tutti gli altri casi l' abuso rimane impedendo cosi l' accesso a tutti i bonus statali che si parli di superbonus 100, eco bonus al 65, di bonus casa 50 o del bonus facciata.

Superbonus 100%: la novità numero per edifici con abusi edilizi

Nelle ultime ore spunta una novità, un articolo uscito di recente sul Sole24 ore che faciliterà l' applicazione del superbonus 100% anche nel caso di edifici con abusi, entriamo subito nel dettaglio per evitare confusione o fraintendimenti.

L' ufficio giuridico della presidenza del consiglio dei ministri, competente in materia di ricostruzioni dopo il terremoto del 2016 in Abruzzo e Lazio con la nota protocollo CGRTS1438 del 18 gennaio 2021 affronta un problema sostanziale, "Gli edifici con abusi edilizi non possono beneficiare degli aiuti dello stato", quindi che si tratti di contributi per il terremoto o di Superbonus o di qualsiasi altro contributo da parte dello Stato di fatto stiamo parlando della stessa cosa .

Il caso concreto sul quale si è espresso l' ufficio giuridico della presidenza del consiglio dei ministri è quello di un proprietario di un edificio che intende demolire e ricostruire la sua casa perchè è stata resa inagibile dal terremoto, purtroppo in questa casa ci sono delle parziali difformità:

La distribuzione degli spazi interni che è diversa da quella autorizzata, inoltre è stato realizzato un soppalco aumentando la superficie utile dell' abitazione cambiando parzialmente la destinazione di uso di un garage a residenziale.

Questo normalmente per il proprietario significherebbe rimanere tagliato fuori da risarcimenti per danni subiti durante il terremoto tuttavia

l' ufficio giuridico della presidenza del consiglio dei ministri osserva che la totale demolizione e ricostruzione di fatto elimina le difformità parziali preesistenti per cui ritiene che non sia necessaria la verifica della doppia conformità.

Quindi se il proprietario demolisce la casa con abusi e la ricostruisce senza abusi di fatto può evitare la complessa sanatoria descritta in precedenza, l' importante è che esista almeno un titolo legittimo da prendere come riferimento e che la casa non sia stata costruita completamente in modo abusivo.

Il parere espresso dall' ufficio giuridico della presidenza del consiglio dei ministri rappresenta un precedente per cui in valido in tutte le regioni italiane.

Quindi questo vale anche per il superbonus 100 nel caso si voglia demolire e ricostruire la propria casa con abusi edilizi parziali.

Per quanto detto finora quindi si può evitare l'accertamento di doppia conformità ed usufruire del superbonus 100% ,l' importante è che ricostruire tua casa senza abusi e che nel progetto di ricostruzione il tecnico evidenzi chiaramente le difformità che sono state eliminate.

E se non si vuole demolire una casa con difformità?

In realtà questo parere è rivoluzionario anche per un' altra ragione.

In modo del tutto analogo all' eliminazione di abuso edilizio, grazie alla demolizione e alla ricostruzione nel parere della  presidenza del consiglio dei ministri a firma di Pierluigi Martini, Paolo Carpentieri e Sandro Iacoangeli si affronta anche il caso di chi non vuole demolire la propria abitazione con difformità rispetto ai progetti approvati ebbene anche in questo caso non sarà più necessaria la doppia conformità, ma semplicemente fare queste tre cose:

  • chiedere una sanatoria sulla base della normativa in vigore al momento della presentazione del progetto;
  • bisognerà pagare una sanzione tra i 516€ ed i 5.164€ in relazione all' aumento di valore dell' immobile;
  • ottenere l' autorizzazione statica o sismica se richiesto.

Rimangono tagliati fuori tutti gli edifici completamente abusivi per i quali sono stati emessi ordini di demolizione.Di seguito il video che rappresentatente una guida completa sul funzionamento e le novità 2021 legate al superbonus 100% tratto dal canale you tube del geometra Danilo Torrisi.

Superbonus 100%: come funziona il Superbonus 110% e quali lavori sono ammessi

Con  il governo che in parte  ha confermato il Superbonus110% almeno per un altro biennio di seguito una sintesi dei lavori ammessi e del funzionamento di questo bonus statale.

Il Superbonus 100% è compreso all' interno della categoria agevolazioni per ristrutturazione ed è sicuramente la più richiesta grazie alla possibilità di richiedere il totale il rimborso sul finanziamento richiesto del 100%.

Il contributo è utilizzabile  come detrazione IRPEF in 10 anni oppure come sconto in fattura. 

Se si sceglie la detrazione dalle tasse allora il rimborso statale sarà del 100%.

Diversamente alle imprese che applicano lo sconto in fattura sarà restituito il 110% dei costi, cioè, se per esempio il totale dei lavori ammessi dal Superbonus ammonta a 10.000 euro e l’impresa sceglie di anticipare ed applicare lo sconto in fattura, riceverà dallo Stato 11.000 euro, cioè il 110%. 

La normativa individua tre diverse tipologie di lavori “trainanti”.

Sono così definiti i lavori che, fermo restando il rispetto dei relativi requisiti tecnici e degli adempimenti richiesti dalla normativa, danno in ogni caso diritto ad accedere all’incentivo. Sono lavori trainanti:

  • gli interventi di isolamento termico degli involucri edilizi (c.d. cappotto termico);
  • la sostituzione degli impianti di climatizzazione su parti comuni condominiali, edifici unifamiliari o immobili funzionalmente indipendenti;
  • gli interventi antisismici (c.d. sismabonus).

La realizzazione di uno dei tre interventi chiamati trainanti sarà necessaria per poter usare il superbonus 100% anche per effettuare gli altri interventi previsti denominati trainati rappresentati da:

la sostituzione degli infissi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’installazione degli impianti fotovoltaici e di ricarica per le auto elettriche.

L' ultimo requisito richiesto per la fruizione del Superbonus 110% è che l' insieme dei lavori effettuati migliori l' efficienza energetica di almeno due classi attestate dall' Ape enrgetica.