Il Superbonus 110% si trasforma! Nuovi requisiti e lavori!

Tutto cambia e anche il Superbonus 110% si trasforma con una serie di modifiche normative che hanno lo scopo di rendere più facile da richiedere e ottenere. Si parte con la modulistica che diviene più semplice grazie alla CILAS, per passare ad un ampliamento dei potenziali beneficiari. Scopriamo insieme tutte le novità!

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Il vento di cambiamento che tutti speriamo porti via per sempre la pandemia non risparmia il Superbonus 110%, una delle agevolazioni ristrutturazione più popolari che mai, vista la generosità degli importi.

Tuttavia se il Superbonus 110% permette la realizzazione a titolo completamente gratuito di specifici interventi edilizi, che riguardano l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica delle strutture, questa agevolazione ha sempre dimostrato un difetto strutturale e cioè la sua complessità in ogni aspetto.

Prima di tutto la modulistica fatta di oltre 40 tra moduli e certificati creava problemi in particolare per l’obbligo di presentare la certificazione dello stato legittimo dell’immobile.

Ma nel 2021 grazie anche al Decreto Semplificazioni, allo scopo di rendere l’agevolazione più facile da avere, sono state introdotte molte modifiche normative fra cui la sostituzione della certificazione dello stato legittimo con la CILAS. Una CILA semplificata da usare solo con questa agevolazione, che consiste in un breve modello in cui si descrivono i lavori.

Si è poi scelto di intervenire annettendo nuove categorie catastali al beneficio che ora include alcuni edifici prima esclusi. 

Le modifiche intervengono anche su alcuni dei lavori ammessi dal Superbonus 110%, cioè il cappotto termico, l’installazione dei pannelli solari e l’abbattimento delle barriere architettoniche e anche in questo caso i cambiamenti sono a favore dei cittadini, accordando possibilità prima non previste.

Infine, spunta un’altra novità cioè la possibilità di avere più tempo per il cambio di resistenza quando l’immobile acquistato è allo stesso tempo oggetto di ristrutturazione con il Superbonus 110% e gode delle agevolazioni prima casa.

Le ultime novità riguardo al Superbonus 110% sono spiegate anche dall’Ing. Marcello Contu nel suo nuovo video YouTube:

 

Superbonus 110% per tutti, con la nuovissima CILAS

La nuova CILA Superbonus era stata annunciata da tempo, ma è stata messa a disposizione dalla Pubblica Amministrazione solo il 5 agosto e può essere scaricata online.

È un modello unico valido in tutta Italia, ma che può essere usato solo con il Superbonus 110%, la CILAS non è ammessa da quanti vogliono invece effettuare interventi edilizi con il bonus facciate o con altre agevolazioni diverse.

Si tratta di un modello in cui vanno indicati con un breve elaborato progettuale, cioè una descrizione, i lavori che si vogliono eseguire con il Superbonus 110%,, ma può essere omessa qualsiasi tipo di documentazione grafica.

Inoltre la normativa del Superbonus 110% ammette anche la possibilità che i lavori effettuati, sempre se rispettano il regolamento, differiscano in parte da quanto è stato dichiarato nella CILAS, situazione in cui la modulistica potrà essere integrata a fine lavori.  

Alcuni comunque hanno mostrato un po’ di scetticismo verso questa CILAS così semplificata, temendo che adesso l’agevolazione possa essere richiesta e ottenuta anche quando ci sono massicci abusi edilizi nell’immobile. Insomma la CILAS è stata accusata di una semplificazione eccessiva, che potrebbe far nascere utilizzi illegittimi dell’agevolazione.

Nuove possibilità di utilizzo per il Superbonus 110%

Delle modifiche sono poi previste anche per quanto riguarda l’esecuzione di alcuni tipi di lavori ammessi dal Superbonus 110%. Partiamo dagli interventi trainanti dove la modifica riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, mediante creazione di un cappotto termico sulla struttura. Adesso infatti quest’ultimo diviene in deroga rispetto a quelle che sono le distanze tra gli edifici.

Poi sono interessati da un cambiamento normativo anche due lavori trainati, con la possibilità adesso di installare i pannelli solari anche nella zona A dei centri storici, ma questi devono essere integrati e non riflettenti.

Infine vi è adesso la possibilità di effettuare lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche anche se non ci sono inquilini disabili, ma se almeno uno di essi abbia però superato i 65 anni di età.

Superbonus 110% con agevolazioni prima casa. Cambia la normativa!

In Italia quando si acquista per la prima volta un’abitazione si hanno delle agevolazioni che consistono in una serie di sgravi fiscali, i quali in alcuni casi prevedono l’obbligo per il proprietario di spostare la residenza nel nuovo immobile entro 18 mesi dall’acquisto.

Questa norma cambia adesso se però l’immobile acquistato usufruendo delle agevolazioni prima casa è anche al centro di interventi coperti dal Superbonus 110%, con la possibilità per i nuovi proprietari di avere 30 mesi a disposizione per cambiare la residenza.

Aumentano i potenziali beneficiari del Superbonus 110%

Ancora, da quest'anno sono ammesse nuove categorie catastali, alle quali prima il Superbonus 110% non poteva essere applicato, cioè parliamo degli edifici in B/1, B/2 e D/4. Di questi gruppi di edifici fanno parte gli ospedali, le caserme, i convitti, gli educandati, i seminari, le case di cura, gli orfanotrofi, le caserme.

Tutti questi edifici però per essere ammessi all’agevolazione devono rispettare dei requisiti e cioè prima di tutto all’interno si deve svolgere un tipo di prestazione assistenziale o socio-sanitaria.

In secondo luogo il CdA non deve percepire proventi dalla sua attività e inoltre è necessario essere in possesso di regolare certificato che attesti la proprietà della struttura o anche comodato d’uso gratuito o usufrutto.

Si tratta di requisiti aggiuntivi e specifici per queste categorie catastali.

Superbonus 110%, tutto quello che c’è da sapere

E veniamo adesso al Superbonus 110% nel dettaglio. Obiettivo di questo paragrafo è spiegare nel modo più semplice possibile come funziona una delle agevolazioni più complesse che ci sia. Una spiegazione più approfondita del Superbonus 110% è contenuta sul sito dell'Agenzia delle Entrate, che oltre la ben nota scheda informativa mette a disposizione dei cittadini una guida pdf, molto chiara ma anche enormemente dettagliata.

Passando al funzionamento del Superbonus 110%, facciamo una premessa e chiariamo perché questa agevolazione si chiama 110%. Il 110 si spiega con il fatto che chi ne ha diritto non solo potrà effettuare alcuni tipi di lavori di ristrutturazione a costo zero, cioè con lo Stato che copre il 100% dell’importo, ma anche avendo diritto ad una detrazione extra del 10%.

Insomma il Superbonus restituisce il 110% delle spese!

E veniamo ai lavori ammessi dal Superbonus 110% che sostanzialmente sono di due tipi: adeguamento sismico e riqualificazione energetica (creazione del cappotto termico, sostituzione impianti invernali di climatizzazione). Si tratta dei cosiddetti interventi trainanti, cioè interventi principali, che se realizzati, anche solo uno di essi, aprono l’incentivo anche agli interventi trainati, cioè i lavori aggiuntivi. 

In parole povere i lavori trainanti sbloccano l’accesso all’incentivo e una volta fatto ciò si possono anche realizzare una moltitudine di lavori aggiuntivi godendo sempre del finanziamento statale, come sostituire gli infissi, installare i pannelli solari i etc.

Ricordiamo però che non si può richiedere l’incentivo solo per effettuare lavori trainati, ma è d’obbligo l’esecuzione di almeno uno dei lavori trainanti.

Come si utilizzano gli importi spettanti con il Superbonus 110%

Per quanto riguarda la modalità di utilizzo il Superbonus 110% anche in questo caso si dimostra vantaggioso perché gli importi spettanti possono essere impiegati e riscossi in vario modo.

In primo luogo il Superbonus 110% ammette la possibilità che il proprietario anticipi il costo dei lavori poi chiedendo che la somma, cioè il 110%, gli venga restituito come uno sconto sulle tasse in cinque quote annuali, che la cosiddetta detrazione Irpef in cinque anni.

C’è poi la possibilità di avere direttamente uno sconto in fattura, dove il proprietario non pagherà nulla, ma la ditta si occuperà di anticipare le spese e poi chiederle indietro con il credito d’imposta. 

Inoltre al fine di recuperare più velocemente liquidità sia il proprietario che la ditta hanno la facoltà di cedere il credito, cioè l’importo spettante come Superbonus 110%, ad un istituto finanziario o una banca, realizzando la cosiddetta cessione del credito.

L'impegno di a Draghi per prorogare il Superbonus 110%

E veniamo alla tempistica cioè la problematica questione di quando scade il Superbonus 110%.

Le date ufficiali prevedono scadenze diverse a seconda della tipologia di edificio a cui è applicata l’agevolazione. Le case popolari (IACP) possono richiedere il Superbonus 110% fino al 30 giugno 2023, data in cui se il 60% degli interventi è stato eseguito allora si potrà far slittare il termine a fine 2023.

Gli edifici condominiali invece devono adeguarsi ad una scadenza per il Superbonus 110% a fine 2022, al momento gli edifici unifamiliari sono i più sfortunati con un termine fissato al 30 giugno 2022.

Ad ogni modo la questione del termine ultimo di vita del Superbonus 110% è piuttosto complessa, perché da un lato il governo ha tutte le intenzioni di portare avanti questa agevolazione, ma dall’altro bisogna fare i conti con il bilancio dello Stato.

Il Superbonus 110% infatti è un’agevolazione a cui l’esecutivo Draghi tiene molto e questo perché presentando il PNRR, cioè il Recovery Plan, all'UE uno degli obiettivi fissati dall’Italia per il 2025 è il miglioramento energetico almeno della metà degli edifici presenti sulla penisola. Per fare questo è necessario effettuare i lavori di riqualificazione energetica che sono appunto coperti dal Superbonus 110%.

Motivo per cui si susseguono proroghe su proroghe che vanno di pari passo con gli scostamenti di bilancio.

La prossima Legge di Bilancio per il 2022 sarà emanata a fine dicembre, ma la bozza dovrebbe essere pronta già per il mese prossimo, occasione in cui Draghi ha promesso un’estensione della durata del Superbonus per tutti almeno al 2023. 

Tuttavia non è da escludere che il Superbonus 110% abbia vita più a lungo, allo scopo di realizzare i piani del PNRR, e che l’anno prossimo si intervenga con ulteriori proroghe.