Superbonus 110: nuova proroga mette a rischio le villette!

Col Decreto aiuti tutti i proprietari delle villette potranno avere una nuova proroga per il Superbonus 110! Anche se sembra più una farsa

Il Superbonus 110 è stato di nuovo prorogato!

Eravamo rimasti con la proroga di qualche mese fa, che aveva garantito a tutti i proprietari di villette di poter avere tutto il 2022 solo se presentavano entro giugno uno Stato Avanzamento Lavori al 30%.

Grazie all’interessamento del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, si sta prospettando l’idea di una nuova dilazione, stavolta a settembre. E sempre con il SAL al 30% per le villette.

Per quanto questa opportunità possa sembrare una svolta per tutti, in realtà, come già avevamo anticipato nel precedente articolo sul Sismabonus 110, potrebbe essere più un grosso rischio per tutti.

All’indomani dell’uscita del premier Draghi in merito ai costi esorbitanti del Superbonus 110, in molti stanno vedendo con diffidenza questo bonus. Proprio per questo sembra quasi che il Governo abbia voluto “regalare” degli altri mesi per provvedere al raggiungimento del SAL al 30%.

Ma sembra che stavolta il gioco non valga più la candela. Lo vedremo meglio nel corso dell’articolo il perché, e soprattutto cosa convenga fare ora.

Superbonus 110: proroga per le villette a settembre! Ecco la novità

Il Superbonus 110 verrà prorogato per tutte le villette. Questa è la principale novità da parte del Governo Draghi, in merito anche alla proposta del Ministro MEF Daniele Franco, che già al tempo del question time di aprile, presso la Camera dei Deputati, aveva richiesto, oltre alla proroga, un allentamento delle misure stringenti sulla cessione del credito.

Questa proroga è stata disposta per acconsentire a tutti i proprietari di villette una dilazione dei tempi per il raggiungimento del SAL, ovvero lo Stato Avanzamento Lavori.

Questo documento è diventato un must per tutti i lavori e gli interventi di efficientamento energetico, specie per chi è proprietario di una o più villette.

Dopo il fallimento della proposta dell’ISEE a 25.000 euro come accesso alla proroga di dicembre, il Governo Draghi ha voluto introdurre il SAL come strumento spartiacque, tra chi perderà il bonus a giugno e chi potrà continuare ad usarlo fino a dicembre.

Con le misure disposte dal Decreto Aiuti, oltre ai vari bonus 200 euro e agevolazioni varie, le villette avranno un’altra proroga SAL per il Bonus 110, stavolta al 30 settembre 2022.

Significa che per avere accesso alla scadenza finale di dicembre 2022 dovrai provvedere a raggiungere il 30% delle spese edilizie entro il 30 settembre 2022.

Altrimenti perderai tutti i benefit di questo Bonus Casa. E ritrovarsi con decine di migliaia di euro di spese da affrontare all’improvviso non è il massimo dalla vita.

Più che altro non è così facile provvedere allo Stato Avanzamento Lavori.

Superbonus 110: come funziona la proroga per le villette con lo Stato Avanzamento Lavori

Il Superbonus 110 poteva ritrovarsi con il vincolo dell’attestazione ISEE, se a ottobre il Governo Draghi non avesse deciso per il SAL.

Questo documento attesta, ad una certa data, il raggiungimento di una serie di spese inerenti al prezzario DEI e alla lista di interventi edilizi ammessa dal MISE.

Con la proroga a settembre 2022, il Governo ha ristabilito per tutte le villette il raggiungimento minimo del 30% sulle spese.

A questo si aggiunge anche un’altra proposta. Il Movimento Cinque Stelle aveva avvallato l’opzione “pagamenti”, al posto delle spese: valutare nel SAL non le spese effettuate, ma i pagamenti, così da rendere più veloce l’attribuzione a fini fiscali.

Il problema è che non riguarda prettamente la questione dei pagamenti o delle spese, ma dell’accumulo.

Avevamo visto in un precedente articolo come il SAL funzioni secondo una ponderazione. Anche lavoripubblici.it aveva notato come questa percentuale del 30% potrebbe risultare molto rigida nel caso in cui vengano accumulati spese relative a interventi non coperti da alcun bonus.

Per inciso, si può usare il SAL anche con altri bonus Casa, ma se una di queste spese, specie se corposa, non rientra nelle agevolazioni, a fine calcolo “pesa” sul computo del SAL, e può ridurre la percentuale complessiva.

Così facendo, ti ritrovi a settembre con un SAL al 29%, quando per decreto è necessario un 30%, senza ulteriori sconti.

E questo è solo per raggiungere la prima quota. Il vero dilemma è anche nel concludere i lavori, dal momento che il Governo non ha stabilito un secondo SAL, ma il termine ultimo dei lavori. Se vuoi saperne di più c’è il video del Geometra Danilo Torresi, disponibile anche sul suo canale Youtube.

Superbonus 110: la proroga per le villette è un grosso rischio! Ecco il perché

Come avevamo già trattato in merito al Sismabonus 110, è emerso un grave problema in merito alla proroga che hanno stabilito col Superbonus 110.

Come ricorda lavoripubblici.it, prorogare una scadenza in cui viene richiesto il SAL, implicherebbe dover concludere tutti i lavori nel tempo rimanente. Ovverosia, raggiungere il 30% di SAL entro il 30 settembre 2022, e poi raggiungere il 100% dei lavori entro il 31 dicembre 2022.

Due possibilità aveva il Governo Draghi in merito alla decisione di prorogare il Superbonus 110% con il SAL a settembre:

  • o procedere all’introduzione di una scadenza intermedia, per raggiungere eventualmente il 60%;
  • o rischiare di dover concludere il 70% dei lavori rimanenti prima del termine ultimo previsto.

Ha scelto la seconda, e questo significa mettere a rischio non solo il Superbonus 110% come bonus Casa, ma in particolar modo tutti coloro che lo richiedono perché proprietari di una o più villette.

In molti hanno sperato in questa decisione una specie di “inversione a U” da parte del premier Draghi, specie all’indomani della sua “uscita” in merito ai costi ingestibili del bonus 110%, praticamente triplicati rispetto alle stime governative.

Invece sembra una “farsa”, dal momento che mette in serio pericolo centinaia, se non migliaia di cantieri in Italia, già messi sotto pressione con le ultime disposizioni fiscali, entrate in vigore dal 2 maggio.

Ma infatti c’è da chiedersi cosa convenga fare ora con questo rischio “amministrativo”.

Superbonus 110: occhio all’accumulo! Ecco cosa rischiano le villette con la proroga!

Il Superbonus 110 potrebbe diventare un bel problema per chi lo richiede ora, e con la certezza di poter raggiungere il SAL al 30% solo grazie a questa proroga.

Perché significa finire in una trappola, in cui il contribuente o azienda o banca che sia si ritrova a fine anno con il rifiuto dell’Agenzia delle Entrate a riconoscere il credito fiscale. Significherebbe sobbarcarsi minimo 96.000 euro di spese, se non di più visto che a febbraio il prezzario DEI è stato aggiornato, con un massimale di spesa superiore del 20%.

Ma queste spese non sono niente rispetto a chi vorrebbe optare per l’accumulo con altri bonus. Proprio in un articolo recente s’è valutata la questione in merito al Sismabonus 110, cioè la versione in accumulo col Superbonus 110.

Generalmente il Sismabonus non va oltre l’80%, massimo 85% se lo richiede un amministratore di condominio. Ma la percentuale sale a 110% nel caso in cui lo si richieda in concomitanza col Superbonus 110%.

Ovviamente per avere questo accumulo dovrai rispettare le scadenze di quest’ultimo bonus, e non del primo, che fortunatamente può arrivare fino al 2024.

In casi avversi, il rifiuto di un’agevolazione come il Bonus 110, specie in un’azione di accumulo fiscale, potrebbe creare un effetto domino, specie se hai da presentare un SAL, come avevamo raccontato poco sopra.

In poche parole diventerebbe un rischio altissimo anche il solo accumulo, perché significherebbe sobbarcarsi anche spese non più agevolate. 

Messa così la situazione, a meno che il governo Draghi non adotti delle modifiche in merito a questa babele di scadenze, praticamente non conviene più richiedere il Superbonus 110%.

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