Superbonus e proroga 2022: Draghi lo rivoluziona! Le ultime

Il Superbonus 110% è pronto a cambiare con la proroga in vista del 2022: cosa succederà dal prossimo anno? Il bonus resta attivo, ma cambierà nei prossimi anni in particolare con distinzione per i condomini rispetto alle villette indipendenti: ecco tutte le ultime notizie!

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Superbonus 110% ad un bivio: essere bloccato dopo un certo numero di anni o continuare ma con condizioni diverse?

Il Governo Draghi sembra ormai aver optato per la seconda opzione: tutti sappiamo che questo bonus non può essere eterno, motivo per cui una certa gradualità prima che venga mandato in pensione ci vuole. D'altro canto, il Governo Draghi sta mostrando con la nuova Legge di Bilancio una certa resistenza a misure troppo costose.

Il Superbonus è una di queste, ma giustificata dal fatto che permette di perseguire degli obiettivi che sono ritenuti non solo primari, ma anche compatibili con quanto richiesto dall'Unione Europea. Le pressioni comunitario costringono infatti il Governo a scelte oculate, come vedremo in seguito.

Il Superbonus è però il più generoso bonus edilizio attualmente esistente nel nostro paese e pensare di toglierlo dall'oggi al domani sarebbe un problema, tanto che il premier sta prendendo delle decisioni piuttosto impopolari, ma lasciando comunque il bonus attivo per più tempo possibile.

Una scelta sensata considerato anche il particolare periodo che stiamo vivendo, ma non si può nascondere che questo bonus ha creato una domanda eccessiva e che le imprese edili stesse sono in difficoltà perché non in grado di soddisfarla completamente in tempi ragionevoli.

Anche questo aspetto fa riflettere, tanto che gli sarà dedicato un paragrafo nel corso di questo articolo. Il Superbonus 110%, comunque, andava verso una proroga certa fino a poche settimane fa, mentre invece ora il Governo sembra quasi aver fatto marcia indietro.

Insomma, la proroga arriverà, ma le notizie non sono esattamente delle migliori. Lungo questo articolo andremo ad analizzare non solo il funzionamento del bonus e le novità previste per il 2022, ma anche una breve analisi della sua efficacia ed un confronto con il bonus facciate, l'altro grande bonus edilizio.

Anch'esso va incontro ad una grande novità, che nel caso specifico è il taglio dell'aliquota, ma si tratta già di una notizia che stupisce se si considera che fino all'inizio di questo mese si pensava che non sarebbe nemmeno arrivata la proroga.

Approfondiamo quindi tutti questi aspetti sulla base di quanto stabilito (e delle indiscrezioni trapelate) dal Governo, con particolare attenzione sul contesto in cui tutto ciò sta accadendo.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube "Redazione The Wam" che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di bonus casa alle condizioni attive fino a fine 2021:

Superbonus 110%: cos'è e come funziona

Innanzitutto, partiamo dal definire questo Superbonus 110% e dal capirne origini e motivazioni. Si tratta infatti di un bonus assolutamente nuovo nella percentuale di detrazione, anche se noto nella forma.

Sono anni che esistono bonus che permettono di ottenere una detrazione d'imposta, cioè una riduzione su un'imposta da pagare come l'Irpef, l'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. Il Superbonus, però, permette di ottenere addirittura di più di quanto speso per effettuare una serie di lavori.

Si tratta dei lavori di efficientamento energetico e ristrutturazione della casa, con appunto l'obiettivo di rendere le case italiane più moderne e meno impattanti sull'ambiente. Il motivo è semplice: in Italia ci sono molte abitazioni vecchie, risalenti al boom edilizio degli anni '60, che per questo sono poco sicure e moderne.

Il Superbonus è stato varato ai tempi del Governo guidato da Giuseppe Conte attraverso il Decreto Rilancio e, oltre a voler rinnovare le case degli italiani, aveva anche l'obiettivo di dare una spinta al settore edilizio, un settore fortemente strategico per la nostra economia.

Fin dalla sua approvazione il Superbonus ha avuto un grande successo e, considerata la percentuale di detrazione, non poteva essere altrimenti. La discussione si è ora concentrata sul futuro di questa misura, in quanto la proroga al 2022 e 2023 è sì prevista, ma con nuove condizioni.

Superbonus 110%: quali lavori sono ammessi

I lavori ammessi le cui spese rientrano nel calcolo del Superbonus sono molto numerosi e si possono distinguere in due categorie principali: lavori trainanti e lavori trainati. Si intuisce che la prima categoria è quella dei lavori più rilevanti (in termini di efficientamento energetico) a cui vengono associati i meno rilevanti lavori trainati.

Tra i lavori trainanti risultano i seguenti:

  • interventi di isolamento termico sugli involucri;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale sulle parti comuni;
  • sostituzione di impianti di climatizzazione invernale sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari di edifici plurifamiliari funzionalmente indipendenti;
  • interventi antisismici: la detrazione già prevista dal Sismabonus è elevata al 110% per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Come è possibile riscontrare, questi lavori hanno un grosso impatto sulla sostenibilità dell'abitazione, andando anche a far diminuire in maniera considerevole i costi da sostenere per le bollette.

I lavori trainati, invece, sono i seguenti: altri interventi di efficientamento energetico; installazione di impianti solari fotovoltaici; infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici; interventi di eliminazione delle barriere architettoniche (16-bis, lettera e) del TUIR).

Nel complesso una schiera di lavori molto ampia, le cui spese possono poi essere recuperate con il meccanismo della detrazione d'imposta che di seguito andiamo a spiegare.

Superbonus 110%: come funziona la detrazione

La detrazione d'imposta non è altro che una riduzione dell'imposta da pagare a seguito di spese (dimostrate) per interventi ammessi, come quelli visti in precedenza nel caso del Superbonus.

Gli interventi ammessi sono numerosi, ma vanno certificati e dimostrati per poter godere della detrazione. In sostanza, il Superbonus non permette di ottenere alcuna cifra liquida, ma piuttosto una riduzione sull'Irpef da pagare nei dieci anni successivi.

La detrazione si spalma infatti su dieci anni a quote costanti: se le spese detraibili erano pari a 50.000 euro, si riceveranno 5.000 euro di detrazione all'anno per dieci anni. Un meccanismo che comunque è comune con tutti gli altri bonus edilizi attualmente attivi, cambia solo la percentuale di detrazione.

In alternativa, sono ora attive anche due possibilità differenti: lo sconto in fattura e la cessione del credito.

Il primo non è altro che uno sconto diretto sul pagamento da effettuare all'impresa edile che ha effettuato i lavori. Sarà poi l'impresa stessa a recuperare quanto dovuto nei confronti dello Stato, scambiando così il soggetto che riceve indietro il denaro.

La cessione del credito coinvolge invece un ente bancario e, come sempre in questi casi, va considerato anche il costo degli interessi. In questo caso si ottiene subito quanto dovuto, ma ovviamente la cifra sarà più bassa a causa proprio degli interessi.

Superbonus 110%: ecco la proroga!

Passiamo ora a vedere come funziona la proroga che finalmente è stata chiarita in vista del 2022 e degli anni successivi. In sostanza, inizialmente il bonus doveva essere confermato per 2022 e 2023 nella stessa forma attuale, ma poi è arrivato un dietrofront del Governo.

Il Superbonus sarà confermato nella stessa forma attuale fino al 31 dicembre 2023, quindi ben due anni, solo per i condomini e IACP (questi ultimi solo con il 60% dei lavori fati entri il 30 giugno 2022), mentre solo al 30 giugno 2022 per le case indipendenti.

In sostanza, chi abita in villette unifamiliari e indipendenti ci sono solo sei mesi per effettuare i lavori e pagare le spese. L'unico modo per andare oltre questa scadenza è aver fatto la comunicazione di inizio lavori entro il 30 settembre 2021 ed avere una Dichiarazione ISEE al di sotto dei 25.000 euro.

Saranno in pochi ad usufruire di quest'ultima casistica e in generale saranno in pochi a beneficiare del Superbonus 110% per case indipendenti nel 2022.

Nel 2024 il Superbonus calerà al 70% per i condomini ed al 60% nell'anno successivo ma, secondo molti, la misura potrebbe finire per non essere più molto conveniente e quindi tale proroga risulterebbe praticamente inutile.

I partiti stanno facendo pressioni per una proroga più conveniente, ma ad ora senza buoni risultati.

Superbonus 110% e bonus facciate 90%: proroghe diverse

Il Governo ha fatto dietrofront anche sul bonus facciate 90%: sembrava che la misura potesse decadere completamente e, invece, è arrivata una proroga per tutto il 2022.

La proroga prevede però una detrazione delle spese "solo" al 60%, ma pur sempre interessante per le famiglie che volessero usufruirne. 

In molti si sono chiesti perché la medesima scelta non è stata fatta con il Superbonus che per altro ha anche un iter burocratico molto complesso. Infatti, il tetto di ISEE a 25.000 escluderebbe praticamente tutti i beneficiari in quanto chi ha un ISEE sotto tale soglia ha altre priorità rispetto al coefficientamento energetico della casa.

In ogni caso, la situazione attuale è questa e non sembra esserci troppo spazio per cambiamenti. Ma non è ancora detta l'ultima parola.

Superbonus 110%: funziona?

In ultimo, ecco una piccola analisi sul funzionamento del Superbonus 110%: è stato richiestissimo e molto utilizzato, ma sta funzionando?

Così su due piedi verrebbe da dire di sì, ma è più complicato di così. Infatti, ad ora risulterebbero moltissime transazioni dubbie di cittadini che potrebbero aver commesso un illecito per intascare i soldi del Fisco e la cifra lascia molto stupiti: 800 milioni di euro (fonte Corriere).

Se fosse confermato, sarebbe veramente un danno enorme per lo Stato non solo dal punto di vista economico, ma anche d'immagine e di credibilità del bonus stesso.

In ultimo, va prestata attenzione anche alla logica del bonus, che in questa fase ha sostanzialmente gonfiato artificialmente la domanda di interventi edili, ma cosa accadrà quando il Superbonus cesserà di esistere?

Un quesito attuale e dalla cui risposta dipende l'effetto (positivo o negativo che sia) a lungo termine di questo Superbonus sull'economia del nostro Paese.