Superbonus 110%: nuova crisi da stop cessione! Le ultime

Superbonus 110% ancora una volta sotto i riflettori. Le ultime modifiche ai Bonus casa 2022, introdotte dal Governo Draghi, per mano del Decreto Sostegni Ter spianano la strada verso una nuova crisi del settore edile. In particolare, lo stop alla cessione del credito messa nero su bianco nel provvedimento rischia di portare alla paralisi l’agevolazione leader del pacchetto ristrutturazioni. Ecco tutte le novità al riguardo.

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Superbonus 110% ancora una volta nell’occhio del ciclone. Le ultime modifiche ai Bonus casa 2022 introdotte dal Governo Draghi per mezzo del Decreto Sostegni Ter spianano la strada verso una nuova crisi del settore edile

In particolare, un recente stop imposto alla cessione del credito, contenuto nel provvedimento di recente approvazione, rischia di paralizzare i lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica agevolati dal Superbonus 110%.

Una nuova disposizione quella del blocco alla cessione che fa tremare anche i vari Bonus ristrutturazione casa 2022, oltre a fa torcere il naso alle forze di maggioranza fin da subito intervenute per chiedere al Governo di tornare sui suoi passi procedendo ad una modifica della normativa.

Maggiori informazioni sul Superbonus 110% le trovate nel video YouTube dell'ingegnere Marcello Contu.

Vediamo subito quale scenario si prospetta per il Superbonus 110% e gli altri Bonus ristrutturazione.

Superbonus 110%: è crisi da stop cessione? Ecco tutti i rischi anche per i Bonus ristrutturazione 2022

La notizia che ha letteralmente colto di sorpresa migliaia di contribuenti è arrivata tramite il Decreto Sostegni Ter

Il provvedimento recentemente approvato dal Governo Draghi, infatti, oltre a prevedere un articolato programma di aiuti economici a sostegno degli italiani, fra i quali la Cassa Integrazione Guadagni ed altri ammortizzatori sociali, infligge un duro corpo ai Bonus ristrutturazione casa, Superbonus 110% compreso.

Tra le nuove regole imposte dal nuovo Decreto Sostegni Ter spicca il divieto per il contribuente che ha ricevuto dall’impresa esecutrice dei lavori di ristrutturazione lo sconto in fattura, che a sua volta lo ha concesso, di cedere per più di una volta il credito fiscale.

In altre parole, dal 7 febbraio è fatto divieto per tutti i Bonus ristrutturazione 2022 utilizzabili nella modalità cessione del credito di trasferire più di un credito.

Una decisione questa dello stop alla cessione che se non ritrattata in tempo finirà per trascinare il settore edile in una profonda crisi accompagnata dalla conseguente paralisi, nel giro di poco tempo, dei lavori in migliaia di cantieri.

Superbonus 110%: lo stop alla cessione del credito scalda le forze politiche. Cosa fare per scongiurare la crisi?

Naturalmente la stretta operata sul Superbonus 110% e sugli altri Bonus casa 2022 fa discutere le diverse forze politiche che condividono la necessità di intervenire sullo stop alla cessione del credito introdotto nel DL Sostegni Ter per scongiurare un’imminente crisi del settore.

Di questo parere è FI che al termine di una riunione organizzata dal coordinatore dei dipartimenti, Alessandro Cattaneo, fa saper di essere in attesa di un rapido intervento correttivo alle nuove disposizioni che vanno a minare la cessione del credito sia per il Superbonus 110%, sia per gli altri Bonus ristrutturazione.

La motivazione è abbastanza semplice: limitazioni di questo tipo rischiano di frenare bruscamente l’intero funzionamento dei Bonus e di esporre il settore edile ad una crisi latente i cui effetti iniziano già a manifestarsi con il blocco dei primi cantieri.

E questa volta non c’è tempo da perdere per correggere il tiro sullo stop alla cessione del credito ammessa tanto per il Superbonus 110%, quanto per gli altri Bonus ristrutturazione casa.

Detta diversamente, attendere gli emendamenti al decreto potrebbe rivelarsi fatale.

Temporeggiare ancora, infatti, aspettando la discussione in Parlamento, farebbe sprofondare nella crisi migliaia di aziende italiane.

Di questa opinione sono i dirigenti di FI, partecipanti alla riunione, che si occupano di ambiente, edilizia e casa.

E la questione dello stop alla cessione per il Superbonus 110% non ha risparmiato neppure l’intervento dei tecnici del Servizio Bilancio del Senato, convinti che la stretta introdotta dal Decreto Sostegni Ter, voluta dal Governo Draghi per arginare il fenomeno delle frodi fiscali che da sempre interessano i Bonus ristrutturazione, non sia completamente a costo zero per le casse erariali.

Al contrario, potrebbe avere effetti negativi sulle casse dello Stato a causa della riduzione degli investimenti per crisi di liquidità.

Superbonus 110% e Bonus casa 2022: arrivano nuove regole? Addio Bonus senza sicurezza. Le ultime

Il dibattito sul Superbonus 110% e sui Bonus ristrutturazione casa 2022, non riguarda però il solo stop alla cessione del credito.

Sull’applicazione del Superbonus 110%, infatti, pende la necessità di stabilire delle nuove regole che vadano a risolvere il problema della sicurezza sul lavoro, su cui recentemente si espresso lo stesso Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, esprimendosi a favore della concessione delle agevolazioni fiscali, collegate al Superbonus 110% e altri Bonus casa 2022, solo se vengono applicati i contratti nazionali di settori, stipulati dai sindacati più rappresentativi. 

Stando ad un’analisi condotta dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro, nel periodo che va da settembre a dicembre 2021, infatti, ben l’87% delle 5000 imprese controllate sono state trovate irregolari in termini di sicurezza sul lavoro.

Superbonus 110%: dall’Agenzia delle Entrate il nuovo modello di cessione del credito. Di cosa si tratta?

Mentre si attendono gli interventi correttivi sullo stop alla cessione del credito previsto dal DL Sostegni Ter, allo scopo di tenere alla larga il settore edile da qualsiasi paralisi o crisi, l’Agenzia delle Entrate aggiunge un pezzo mancante al meccanismo della cessione del credito per alcuni Bonus ristrutturazione 2022, Superbonus 110% e Bonus Facciate in primis.

Nello specifico, l’Ente ha pubblicato il provvedimento del 3 febbraio 2022 (prot. 35873) contenente le disposizioni di attuazione degli articoli 119 e 121 del decreto-legge datato 19 maggio 202, n. 34, riguardante l’esercizio delle nuove regole per le detrazioni fiscali ottenibili sui lavori di ristrutturazione edilizia, restauro o recupero delle facciate degli immobili, riqualificazione energetica e via dicendo.

Si tratta di un provvedimento che rimodula la cessione del credito alle nuove imposizioni dettate dal Decreto Sostegni-ter, quelle che sanciscono lo stop alle cessione successive alla prima, e che mette a disposizione (già da subito) un nuovo modello contenete tutte le informazioni necessarie ai contribuenti per poter comunicare lo sconto in fattura o la cessione del credito ammessi per i Bonus ristrutturazione 2022 sulla base dei nuovi cambiamenti voluti dalla Legge di Bilancio 2022 e del DL Sostegni Ter.

Tutte le informazioni sul modello di cessione del credito le trovate QUI.

Superbonus 110%: proroga 10 giorni per la cessione. Le novità dall’Agenzia delle Entrate

È l’articolo 28 del Decreto Sostegni Ter a introdurre la stretta alla cessione per tutti i Bonus ristrutturazione 2022 che possono essere utilizzati in tale modalità, incluso il Superbonus 110%.

Ma, nel dettaglio, in cosa consiste questo stop alla cessione? Senza farla difficile, nel divieto di ricorrere a cessione del credito a catena sia sul Superbonus 110%, su altri Bonus casa.

In realtà, la norma è già in vigore dallo scorso 27 gennaio, ma il DL Sostegni Ter ha introdotto un periodo transitorio per i crediti oggetti di sconto in fattura o cessione del credito entro il 7 febbraio 2022, tramite comunicazione inviata all’AdE anteriormente a tale data.

In tal caso, è ammessa una cessione aggiuntiva ad altri soggetti, incluse le banche e gli intermediari finanziari.

Tuttavia, come risulta dalle FAQ disponibile sul sito interne dell’Ente, l’Agenzia delle Entrate ha anticipato la messa a punto di un nuovo provvedimento che fa slittare il termine di scadenza da rispettare per la comunicazione di 10 giorni, a causa dei tempi tecnici richiesti per adeguare il software telematico attraverso il quale inviare le opzioni.

In sintesi, l’inoltro delle comunicazioni dei lavori agevolabili dal 2020 al 2022 si potrà fare entro il 17 febbraio 2022.