Superbonus 110%: clamoroso! Stop a vilette e unifamiliari

Superbonus 110% stop alla demolizione e ricostruzione per villette ed abitazioni unifamiliari, questa la novità dell'ultima ora, diffusa dal Governo Draghi.Ma non è l'unica novità del 2022, agevolazione prorogata fino al 2025, ma con una serie di modifiche che subentreranno negli anni che di fatto rendono meno conveniente il Superbonus 110%.

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Niente pace per le imprese ed i beneficiari che hanno intenzione di usufruire delle agevolazioni previste dal Superbonus 110%.

Di poche ore infatti la notizia che non ci sarà la proroga per i lavori di demolizione e ricostruzione per quanto riguarda villette ed abitazioni unifamiliare. 

Questo è quanto comunicato da Gian Mario Fragomeni (sottosegretario all'Economia). 

Le modifiche introdotte nell'ultima manovra di Bilancio 2022, riguardo i lavori di demolizione e ricostruzione da poter finanziare con il Superbonus 110% hanno dato luogo a dubbi e incertezze.

La Legge di Bilancio 2022 ha confermato il Superbonus 110% per altri 4 anni, ma con novità sostanziali.

Il testo approvato è molto diverso da come avevamo imparato a conoscere il bonus, aumenta la burocrazia, accedere a cessione del credito e sconto in fattura diventa difficile, regole più stringenti per villette ed abitazioni unifamiliari.

Le ultime novità in tema Superbonus 110% hanno visto la proroga della misura fino al 31 dicembre 2025.

La proroga però è stata approvata a fronte di alcune modifiche che verranno applicate nel corso degli anni che vedono per esempio la riduzione progressiva dell'aliquota di detrazione.

Non solo, cambiano anche  le regole per i lavori presso villetta ed abitazioni unifamiliari, così come le scadenza bisogna fare riferimento.

Andiamo dunque ad approfondire le novità dell'ultima ora oltre che a fare una sintesi intorno ad alcune novità in vigore dal 1 gennaio 2022.

Superbonus 110%: villette e abitazioni unifamiliari stop ai lavori di demolizione e ricostruzione

Ci ha pensato il Ministero delle Finanze a fare chiarezza su un nodo burocratico che ha creato non pochi dubbi sui lavori previsti dal superbonus 110% per villette ed abitazioni unifamiliari.

L'articolo che necessitava ulteriori spiegazioni è comma 8 bis dell’articolo 119 del decreto Rilancio a opera della legge di Bilancio 2022.

L'oggetto del comma 8 bis è la conferma di poter usufruire dei lavori ammessi dal Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2025, oltre al fatto che tale bonus può finanziarie anche interventi di demolizione e ricostruzione di abitazioni unifamiliari o edifici da due a quattro unità.

Da quanto si legge sembra dunque chiaro che anche le villette e le case singole rientrino in questa categoria.

Ma è proprio qui che subentra la comunicazione del Mef, presentando una diversa interpretazione del comma 8 bis diffusa dal sottosegretario all'Economia Federico Freni.

In sintesi Freni ha sottolineato come la proroga del Superbonus fino a dicembre 2025 che vede anche la possibilità di finanziare lavori di demolizione e ricostruzione è valida solo per edifici diversi da villette e abitazioni unifamiliari.

Nell'articolo n.119 è espressamente specificato come la misura sia valida per condomini ed edifici con un numero di abitazioni a partire da due unità mentre villette e unità autonome sono oggetto del secondo periodo dello stesso comma. 

Insomma niente proroga del Superbonus 110% per lavori di demolizione e ricostruzione per le abitazioni singole che dovranno fare riferimento quanto previsto  dalla "disciplina di cui al secondo periodo della medesima disposizione”. 

Per giunta tali lavori sarà possibile eseguirli tramite il Superbonus 110% entro il 31 dicembre 2022 rispettando inoltre la normativa che prevede la presentazione del SAL (stato avanzamento lavori) completo al 30%, entro il 30 giugno 2022.

Superbonus 110% nel 2022: molteplici le modifiche che lo renderanno negli anni meno conveniente

Le novità per quanto riguarda le modifiche normative applicate al testo del Superbonus 110% in vigore dal 1 gennaio 2022 sono molteplici tutte introdotte nell'ultima Legge di Bilancio.

Il Superbonus 110% è stato definito il re tra tutti i bonus edilizi, citato all'interno del Pnrr e che ha come obiettivo riqualificare dal punto di vista dell'efficientamento energetico il 50% del parco immobili italiano.

Obiettivo decisamente ambizioso considerando i costi che comporta.

Negli ultimi mesi ci si è resi conto che il Superbonus 110% è un'agevolazione decisamente troppo onerosa per lo Stato come se non bastasse tale concetto è stato enfatizzato a causa di alcune inefficienze che sono arrivate a costare fino a 5 miliardi di euro alle casse dello Stato causate da una serie di frodi.

Negli ultimi 6 mesi l'obiettivo principale del Governo Draghi è stato proprio quello di rendere sostenibile a lungo termine il Superbonus 110% cercando di azzerare il numero di frodi e ricucendo gli oneri collegati.

Ciò ha permesso di prorogare l'agevolazione fino al 31 dicembre 2025 anche se con una serie di paletti e modifiche che subentreranno negli anni a venire che renderanno di fatto il Superbonus 110% meno conveniente.

La prima modifica è stata applicata all'aliquota di detrazione del 110% che si ridurrà negli anni, la possibilità di eseguire lavori in casa di riqualificazione energetica e/o riduzione del rischio sismico usufruendo del 110% rimarrebbe solo fino al 2023. 

Gran parte delle novità comunque investe edifici unifamiliari e plurifamiliari, cambiano infatti aliquote e date di scadenza.

Da quando ? Ed in che modo?

Le modifiche approvate sono in vigore già dal 2022.

Tra le misure che limitanti che dovrebbero far decidere in fretta i proprietari di abitazioni singole, unifamiliari, che hanno intenzione di beneficiare dei lavori previsti dal Superbonus 110% nel 2022 c'è la necessità per accedere all'agevolazione di aver completato almeno il 30% dei lavori previsti entro il 30 giugno 2022 presentando un documento denominato SAL (stato di avanzamento lavori).

Le cooperative, infine, vengono equiparate alle case popolari: potranno chiedere il superbonus 110% fino al 2023, ma solo se avranno svolto il 60% dei lavori entro il 30 giugno 2023.

Superbonus 110% nel 2022: quali sono i lavori ammessi

Di seguito un riepilogo dei lavori ammessi dal Superbonus 110%.

Gli interventi si dividono in due categorie:

Senza aver eseguito almeno un lavoro trainante non si potrà accedere ai lavori trainati tramite l'agevolazione fiscale del 110% 

I lavori trainanti prevedono il cappotto termico, lavori di adeguamento sismico e sostituzione dell’impianto di riscaldamento/raffrescamento.

Questo da accesso ai lavori trainati che consistono nell'installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, installazione di pannelli solari, rimozione di barriere architettoniche, installazione di colonnine elettriche per la ricarica di autoveicoli a emissioni zero.

Importante sottolineare che l'intervento complessivo dovrà portare un salto di almeno due categoria nella scala della classe energetica dell'edificio oggetto dei lavori.

Superbonus 110% nel 2022 con cessione del credito e sconto in fattura

In ultimo vale la pena ricordare la proroga anche per il 2022 di poter usufruire dell'agevolazione del 110% prevista da Superbonus attraverso le due modalità di finanziamento più convenienti rappresentate dallo sconto in fattura e dalla cessione del credito.

Tutto vero come è vero anche che l'accesso a queste due modalità diventa decisamente più difficile a causa di alcune "complicanze" burocratiche inserite nel Decreto Antifrode oltre che nel Milleproroghe necessari per ridurre drasticamente i soldi persi a causa di frodi perpetrate ai danni dello Stato.

Il testo completo del decreto antifrode è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 novembre 2021.

Per accedere a cessione del credito e sconto in fattura bisognerà munirsi di due nuovi documenti:

  • l'asseverazione;
  • il visto di conformità.

Quest'ultimo inoltre dovrà essere presentato anche nel caso si dovesse sceglie la classica modalità di rimborso "detrazione Irpef".

Misure inasprite con il D.L. Milleproroghe che ha limitato la sessione multipla del credito a tre.