Superbonus 110%: pesanti tagli all'agevolazione. Da marzo?

Clamorosa novità, da marzo l'aliquota di detrazione del Superbonus 110% potrebbe subire un forte taglio. I motivi di questa che nuova misura che ad oggi è solo un ipotesi è legata principalmente a due ragioni, il bisogno di contrastare le frodi in atto ai danni dello Stato oltre che al caro materie prime che sta facendo levitare il costo dei lavori.

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Clamorosa novità per quanto riguarda il Superbonus 110%, già a partire da marzo potrebbe arrivare un cambio normativo che decreterà un pesante taglio dell'agevolazione.

Il Governo sta infatti pensando di equiparare lo sconto previsto dalla maxi-agevolazione a quello messo a punto per il settore turistico.

Se ciò dovesse accadere la convenienza del Superbonus 110% rispetto a come abbiamo imparato a conoscerlo nei suoi 2 anni di esistenza crollerebbe.

Ma perchè il Governo Draghi ha pensato di agire in questa direzione?

Sicuramente per far fronte a due problematiche.

La prima ragione è legata all'alto numero di frodi fiscali ai danni dello Stato rilevate dagli organi competenti che ammontano a circa 4,4 miliardi di euro.

Tagliare l'aliquota di sconto, rendere il bonus meno conveniente secondo l'esecutivo lo riterrà meno appetibile anche ai truffatori.

La seconda ragione per il quale si vorrebbe procedere in questa direzione riguarda invece il problema generato dal caro bollette.

Gas e luce alle stelle oltre al rincaro di altre materie prime hanno fatto sì che i costi dei lavori sono aumentati notevolmente causando un aumento della spesa anche per lo Stato che con la normativa attuale ricordiamo si troverebbe a dover rimborsare del 110% i lavori ammessi dal Superbonus.

Questa dunque l'idea del Governo Draghi che vota ancora una volta per la sopravvivenza del bonus, ma a determinate condizioni.

Per il momento il taglio dell'aliquota del 110% resta un ipotesi decisamente accreditata, sottoposta all'attenzione dei tecnici del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). 

Per chi fosse interessato al tema di seguito l'ultimo video pubblicato dal geometra Danilo Torresi, una video guida su come richiedere il Superbonus 110% per i condomìni.

Superbonus 110%: taglio dell' aliquota al 65%, da quando?

In verità la misura ipotizzata dal governo e cioè il taglio dell'agevolazione prevista dal Superbonus110% e tutt'altro che una novità in quanto già prevista dalla normativa vigente.

A partire infatti dal 2024 il testo del Superbonus 110% prevede una riduzione dell'aliquota di detrazione al 70%, percentuale che si abbasserà ulteriormente nell'anno successivo, il 2025 arrivando al 65%.

Il decalage dunque, già stabilito per il biennio 2025-25 potrebbe subire un accelerazione già entro il 2022 a causa della difficoltà economica dello Stato nel reperire nuove risorse dovuto anche alle truffe miliardarie accertate dall'Agenzia delle Entrate per un valore che ammonta a circa 4,4 miliardi di euro.  

Frodi e truffe che non coinvolgerebbero solo il Superbonus 110%, ma così come comunicato da Mario Draghi, anche altri bonus legati alla sfera dell'edilizia.

Superbonus 110%: ecco come a partire dal 2024 diventerà meno conveniente                  

Dubbi e polemica intanto cominciano a scatenarsi in Parlamento e tra l'opinione pubblica riguardo la volontà dell'esecutivo di tagliare l'agevolazione prevista dal Superbonus 110% nell'ottica di combattere il fenomeno delle frodi ai danni dello Stato.

La misura infatti non convince, perchè?

In pratica dopo un'attenta analisi sono emersi dati che evidenziano come siano il Bonus facciate e l'Ecobonus quei bonus edilizi che hanno determinato il più alto numero di truffe.

Non solo, la nuova decisione messa in campo dal Governo che limiterebbe il numero di cessioni del credito, ha raffreddato l'entusiasmo di molti cittadini nel voler eseguire lavori sfruttando la maxi-agevolazione che ormai tanto maxi non lo è più.

Introdurre anche un taglio dell'aliquota di detrazione rischierebbe di dare il colpo di grazia ad un Superbonus 110% che a questo punto non avrebbe più il ruolo per il quale è stato pensato, ovvero quello di far ripartire l'economia trainata dalla ripartenza del settore edilizio, così come riportato nel PNRR.

Inoltre a queste criticità va aggiunto anche il caro delle materie prime, situazione critica che più volte messa in risalto dall’ANCE, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili.

Superbonus 110%: i numeri delle frodi ai danni dello Stato 

I numeri riguardo le cessioni del credito e lo sconto in fattura chiesti come forma di agevolazione fiscale per i bonus edilizi, compreso il Superbonus 110% fino al 31 dicembre 2021 ci indicano circa 5 milioni di euro che equivalgono ad un controvalore di circa 40 miliardi di euro, questo è quanto affermato dal direttore dell'Agenzia delle Entrate Ruffini in un audizione al Senato di pochi giorni fa.

Proprio intorno a questi importi si sono generate le frodi da parte di organizzazioni criminali ramificate su tutto il territorio nazionale.

Società edili fittizie, inesistenti che hanno chiedevano crediti d'imposta di milioni di euro monetizzati presso istituti di credito o altri intermediari finanziari per lavori mai eseguiti.

Durante l'intervento al Senato tenuto da Ruffini ( si discuteva del prossimo Decreto Sostegni-ter), il direttore è sceso nei dettagli del meccanismo delle frodi

"la circolazione dei crediti d’imposta, anche se attuata tramite una catena di cessioni particolarmente articolata e simulata con perizia, rende difficile per l’intermediario finanziario valutare, nell’esercizio dell’ordinaria diligenza professionale, la liceità dell’operazione, con il rischio di prendere parte involontariamente a condotte fraudolente, contigue anche al riciclaggio di denaro». 

In sintesi i miliardi sottratti illecitamente alle casse dello Stato ammonterebbero a 4,4.

Superbonus 110% rilanciato con le cessioni del credito e con tracciabilità delle operazioni

Nonostante le criticità che stanno mettendo a dura prova la tenuta del Superbonus 110% e cioè le frodi da parte di criminalità organizzata oltre che al caro prezzi delle materie prime che hanno fatto levitare alle stelle i costi dei lavori, la volontà del Governo Draghi è quella di voler portare avanti la proroga approvata nell'ultima Legge di Bilancio.

Dopo infatti la prima risposta dura verso le frodi riscontrate, con la limitazione della possibilità della cessione del credito per non più di due volte che ha sortito forti preoccupazioni tra le imprese responsabili dei lavori, con la conseguenza del blocco di parecchi cantieri, Governo sembra essere tornato sui propri passi allentando la limitazione. 

Le cessioni del credito potrebbero tornare  ad essere multiple. Ma con un massimale oltre con un codice-bollino identificativo al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni. 

Questa potrebbe essere un ottima ipotesi nell'ottica di contribuire a contrastare  frodi miliardarie sulle maxi-agevolazioni di Stato rilevate e denunciate dall’Agenzia delle Entrate. 

In questo modo i cantieri impegnati nell'eseguire i lavori ammessi dal Superbonus 110% potrebbero velocemente ripartire sicuri delle condizioni economico finanziarie.

 Per tutti gli attori della filiera. Con il sistema del codice identificativo, per tracciare i crediti fiscali, tale da tutelare tutti coloro che vogliono sfruttare il 110 in piena onestà e correttezza.

Superbonus 110%: tornano le cessioni multiple del credito ma solo tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia. 

In sintesi il blocco del meccanismo che permette di poter richiedere cessione del credito e sconto in fattura ha immediatamente paralizzato la stragrande maggioranza di quei cantieri impegnati nei lavori ammessi dai bonus edilizi.

Questo il Governo non può assolutamente permetterlo ecco perchè ha pensato di applicare aggiustamenti al Superbonus 110%.

Il credito potrà essere ceduto più volte, ma solo nel rispetto di specifici requisiti. E la novità dovrebbe riguardare lo sblocco della cessione dei crediti tra istituti vigilati dalla Banca d’Italia, e fra entità appartenenti allo stesso gruppo.

Per il momento, si tratta solo ipotesi con le prime certezze che potrebbero arrivare già nella prossima settimana.