Superbonus, nuove regole: conviene ancora? Ecco il punto su aliquota, reddito e cessioni

Decreto Aiuti Quater e Superbonus: ecco gli aggiornamenti riguardanti l'aliquota al 90%, la cessione dei crediti e l'Isee per la prima casa unifamiliare.

Arriva il nuovo decreto Aiuti Quater e con esso anche la conferma delle varie modifiche prospettate, nei giorni scorsi, nei confronti del Superbonus.

Tante le novità dunque per chi ha intenzione di avvantaggiarsi del maxi bonus edilizio e, in molti casi, ha già avviato le pratiche per espletare la procedura.

Già per quanto riguarda la presentazione della Cilas, abbiamo avuto modo di rispondere al quesito riguardante la possibilità di mantenere il diritto all’aliquota al 110%, in alcune condizioni, che in effetti permane entro una certa data, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Per le villette unifamiliari, oltre alle nuove disposizioni riguardanti la percentuale del beneficio, si fissa anche un limite reddituale. Infine, cambia l’incentivo anche per ciò che riguarda la cessione dei crediti.

Ecco tutti gli ultimi aggiornamenti.

Superbonus, conviene ancora con la nuova aliquota al 90%? Il punto

Sicuramente ha fatto comodo a tanti. Obiettivamente, si tratta di una misura che ha permesso a tante persone di migliorare la propria abitazione, grazie all’ammodernamento e alla messa in sicurezza degli immobili nonché al loro efficientamento energetico.

Senza contare che ha favorito non poco il lavoro nel settore edile.

Sostanzialmente però, è stato gestito male. Il punto è che mai lo Stato si è trovato a dover sborsare cifre così ingenti di denaro pubblico, in favore di così poche persone. 

Il compito dunque, a cui il nuovo Governo è chiamato a rispondere, è quello di ridimensionare lo strumento e ottimizzarlo. Non cancellarlo, bensì stabilire delle regole, non presenti dall’inizio, per consentire davvero a chi non può permettersi questo genere di lavori, di approfittarne.

Ecco dunque che cambia la gestione dei beneficiari, che ora possono fruire dell’agevolazione fino a un massimo del 90% e non più del 110%, come fino a ora possibile.

A tal proposito, la premier Meloni stabilisce che solo chi avrà presentato la Cilas entro il 25 novembre può ancora godere del maxi bonus edilizio al 110% mentre tutti coloro che arrivano dopo, dovranno subire il taglio al 90%.

Superbonus reddito 15000 euro: per chi e come funziona

La regola del 90% al massimo di detrazione possibile, vale adesso sia per i condomini ma di nuovo anche per le villette unifamiliari. I proprietari di questa tipologia di abitazioni infatti risultavano definitivamente fuori da ogni possibilità.

L’ex premier Draghi infatti, fin dall’inizio del suo insediamento al Governo, aveva deciso di escludere questi soggetti dalla platea dei beneficiari, stabilendo dapprima la fine dell’accesso al superbonus a giugno 2022, poi prorogando fino a fine anno tale possibilità, ma solo dimostrando uno stato di avanzamento dei lavori al 30%, già al 30 settembre.

Ora invece, la Meloni riapre le porte del Superbonus anche a chi abita in una villetta singola, ma inserendo un limite reddituale.

Si stabilisce dunque che solo i nuclei familiari che hanno un reddito Isee non superiore a 15.000€ annui, allora hanno la facoltà di richiedere di beneficiare del bonus in loro favore.

A partire dal 2023 dunque, solo chi avrà un Isee fissato su questa soglia, allora potrà beneficiare della detrazione fiscale al 90% del Superbonus.

Inoltre, più è elevato il numero dei figli e più il reddito, per accedere al bonus, si alzerà, permettendo dunque di agevolare le famiglie numerose, commisurando realmente il reddito al numero di persone presente in famiglia.

Ricordiamo infine che, in ogni caso, per poter beneficiare del nuovo Superbonus 90%, l’immobile oggetto di efficientamento energetico deve essere necessariamente la prima casa.

Superbonus e nuove regole sulle cessioni: quando conviene

Afferma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che la cessione del credito non è un diritto bensì un’opzione.

Il titolare del Mef dunque specifica che il Governo si mette al lavoro, per ciò che concerne gli arretrati, ma che d’ora in avanti tutti i diretti interessati che vogliono procedere con il Superbonus devono innanzitutto accertarsi che ci sia una banca disposta ad acquistare i crediti.

Uno stop dunque alla libera circolazione dei crediti, in quanto l’intento governativo è quello di dire basta alla concezione del superbonus in qualità di “moneta fiscale”.

Sicuramente una manovra che ha i suoi risvolti positivi, senza tra l’altro generare allarmismi per quanto riguarda tutte quelle imprese che risultano avere bonus congelati per un valore di 6 miliardi di euro.

Infatti, il governo Meloni ha pensato a un piano straordinario per efficientare gli edifici pubblici, da un punto di vista energetico, grazie ai finanziamenti di RepowerEu, il piano della Commissione europea per rendere l’Europa indipendente dai combustibili fossili russi ben prima del 2030.

Attendiamo dunque novità significative per il 2023, in quanto le banche hanno oggi la facoltà di effettuare la cessione crediti alla loro clientela professionale e partita Iva, dando vita dunque a nuove acquisizioni, che a oggi invece sembravano arenate in maniera definitiva.

Scopri tutti i vantaggi del cappotto termico, realizzabile anche con il Superbonus, in questo approfondimento.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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