Banche e conto corrente: a cosa serve lo swift

L'Occidente ha deciso di sganciare una vera e propria bomba finanziaria contro la Russia: il blocco dello Swift. Scopriamo, insieme, in cosa consiste questa particolare sanzione contro la Russia.

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L'Occidente ha deciso di sganciare una vera e propria bomba finanziaria contro la Russia: il blocco dello Swift. Dopo che si è diffusa questa notizia, hanno iniziato a moltiplicarsi i video di persone che si recavano agli sportelli bancomat per prelevare denaro contante. Il timore è alto, tanto che molte persone si mettono in fila alle prime luci dell'alba, perché temono di non trovare più denaro disponibile.

Il blocco dello swift dovrebbe essere, comunque, ritardato di qualche ora. Atteso nella giornata di oggi lunedì 28 febbraio 2022, non ha trovato tutti i leader occidentali concordi nell'applicarlo. Josep Borrell, Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, ha affermato:

Crediamo che si debbano tenere aperte delle possibilità finanziarie perché si possano mandare soldi alle famiglie o pagare cose che sono necessarie.

Non dovrebbero, quindi, essere colpite tutte le banche russe. Per conoscere quali rientreranno nella cosiddetta blacklist è necessario attendere. Ma a questo punto è necessario capire cosa sia lo swift e perché è così importate per quanti abbiano un conto corrente.

Swift, perché è così importante!

Nel 2022 i pagamenti sono sempre più telematici. Grazie alla diffusione della carta di credito, alla comodità di avere un conto corrente al quale si può accedere tramite l'home banking, i pagamenti sono sempre più telematici. I contanti serviranno sempre di meno. Uno dei mezzi più comodi per effettuare i pagamenti sono i bonifici: in questo caso è sufficiente essere in possesso delle coordinate bancarie di chi deve ricevere il pagamento e tutto può avvenire molto velocemente. Ed è proprio in questo contesto che lo swift gioca un ruolo molto importante.

Volendo semplificare il discorso, potremmo affermare che lo swift è il fratello meno famoso dell'Iban, ossia quel codice che serve per effettuare o ricevere un bonifico. In realtà lo swift è importante tanto quanto l'Iban, soprattutto quando è necessario portare a termine alcune operazioni. Ma cerchiamo di spiegarci meglio.

Come prima cosa dobbiamo affermare che lo swift è strettamente legato al concetto di moneta elettronica. Cosa intendiamo con questo termine? Quando si parla di moneta elettronica si definisce l'insieme dei pagamenti che vengono effettuati attraverso i bonifici, gli assegni, le carte di credito, che sono resi disponibili grazie ai sistemi di intermediazione forniti e garantiti dalle banche.

Lo swift, scopriamo cos'è in realtà!

Lo swift è sostanzialmente un codice di sicurezza. Ha lo scopo di identificare in maniera precisa ed univoca un particolare e specifico istituto bancario. Questo significa, in estrema sintesi, che ad ogni codice corrisponde solo e soltanto una banca. Swift, tra l'altro è l'acronimo di Society for worldwide interbank financial telecommunication, che altri non è che il nome della società che assegna il codice ad ogni banca.

In un certo senso possiamo definire lo swift come l'indirizzo della banca. Al momento viene definito come il meccanismo più efficiente e rapido per verificare l'identità di un istituto di credito o dell'ente finanziario, attraverso il quale passano i pagamenti. In un certo senso sarebbe possibile definire lo swift come la carta d'identità internazionale delle banche. Lo swift è anche conosciuto come codice Bic - acronimo di Bank identifier code -: questo significa che swift e Bic sono sostanzialmente la stessa cosa: sono i codici di sicurezza che identificano una determinata banca.

Lo swift è composto da 8 o 11 caratteri alfanumerici. Viene strutturato in modo da riuscire a fornire tutte le indicazioni che servono per identificare la banca del beneficiario del bonifico. Gli elementi che lo compongono sono i seguenti: 

  • 4 lettere per il codice bancario;
  • 2 lettere per il prefisso del Paese (IT nel caso dell’Italia);
  • 2 lettere o 2 numeri per la località;
  • 3 cifre (opzionali) per la filiale di riferimento.

Proviamo a fare un esempio: il codice swift della Banca Intesa Sanpaolo è BCITITMM. Quello delle Poste è BPPIITRRXXX. Quando le ultime 3 cifre sono mancanti o sono segnalate come XXX, significa che ci si riferisce agli uffici centrali della banca.

A cosa serve lo swift!

Come abbiamo appena spiegato o swift ha lo scopo di identificare un determinata banca in maniera chiara e precisa. Nel momento in cui si effettua un bonifico su conto corrente che abbia come codice bic/swift BCITITMM siamo sicuri che il beneficiario ha un rapporto bancario con Intesa Sanpaolo. Indicare anche questo codice ci serve come garanzia del fatto che l'importo venga realmente trasferito con successo sul conto corrente del destinatario e che quindi non si perda mentre viene effettuata l'operazione telematica.

Il codice swift non è molto conosciuto perché serve principalmente ed essenzialmente quando si effettuano delle operazioni internazionali. Nel momento in cui si effettua un bonifico in Italia è sufficiente essere a conoscenza unicamente del codice Iban. Quindi, chi vuole effettuare un bonifico dall’Italia alla Germania dovrà fornire al proprio istituto di credito non solo l’Iban del destinatario, ma anche il suo Swift.

Quali sono le differenze tra Iban e swift. L'Iban essenzialmente serve ad identificare un singolo conto corrente ed è indispensabile per poter effettuare un bonifico. Anche perché ogni singolo titolare di un conto corrente ha un Iban differente. Mentre lo swift identifica la banca.

La differenza tra Swift e Iban è dunque chiara:

  • lo Swift identifica una banca;
  • l’Iban identifica un conto.

Ciò significa che i correntisti della stessa banca avranno tutti lo stesso Swift ma Iban diversi.