3 Bonus Inps da non perdere in scadenza a fine anno!

Sta per arrivare la fine dell'anno: il 31 dicembre si concluderà la possibilità di richiedere alcuni Bonus erogati dall'Inps. Si tratta di tre misure pensate per la famiglia e la natalità che sono il Bonus mamma domani, il Bonus bebè e il Bonus asilo nido.

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Siamo quasi arrivati alla fine dell’anno e il 31 dicembre, oltre ad essere l'ultimo giorno dell'anno in corso, è anche l'ultimo giorno in cui è possibile richiedere alcuni bonus erogati dall'Inps. Tra incentivi e agevolazioni, anche il 2021 è stato un anno abbastanza “ricco”. Infatti, c’è stato un vero boom dei bonus edilizi - i cosiddetti Bonus casa - così come delle misure messe in campo per sostenere la famiglia. 

E se alcuni di questi saranno prorogati al prossimo anno senza subire modifiche, per altri ci sarà qualche cambiamento; d'altra parte, però, molti altri Bonus si concluderanno definitivamente.

Tuttavia, in questo articolo ci concentreremo su tre Bonus erogati dall’Inps e destinati alla famiglia che scadranno il 31 dicembre 2021. Quali sono? Si tratta del Bonus mamma domani, del Bonus bebè e del Bonus asilo nido.

Andiamo ad analizzare in cosa consistono queste tre misure, quali sono i requisiti da possedere per richiederli e come bisogna fare per presentare la domanda.

Bonus Inps in scadenza: ecco quali non devi perdere!

Molti Bonus Inps pensati per le famiglie con figli minori scadono tra non molto. Il 31 dicembre, infatti, si concluderà il periodo di tempo per richiedere alcune agevolazioni che si sono rivelate essere di grande aiuto per moltissime famiglie.

Molte volte sembrano essere contributi irrisori, ma per le famiglie con figli minori non ci sono soldi che bastano e i Bonus Inps rappresentano sempre un grosso contributo più che apprezzabile.

Non dobbiamo neppure dimenticare il periodo difficile che abbiamo vissuto e che stiamo continuando a vivere. La pandemia del coronavirus ha comportato la perdita di molti posti di lavoro e i bonus erogati dallo Stato hanno giocato un ruolo molto importante nella vita di molte famiglie. 

Ma il periodo peggiore, dal punto di vista economico, non è di certo finito; semmai, ci aspettano tempi molto difficili, a causa dei rincari non solo delle utenze, ma anche dei beni di prima necessità. In una situazione delicata come questa, molte volte non basta, come si dice proverbialmente, “tirare la cinghia”. I Bonus e i contributi erogati dallo Stato rappresentano un supporto non indifferente.

Molti bonus, però, termineranno il loro corso con la fine dell’anno; altri verranno prorogati all’anno prossimo, con qualche cambiamento; altri ancora rimarranno gli stessi.

Andiamo ad analizzare tre bonus Inps per le famiglie con figli che è possibile richiedere solo fino alla fine di quest’anno, in quanto, dall’anno prossimo, saranno inglobati nell’Assegno unico e universale: il Bonus mamma domani, il Bonus bebè e, infine, il Bonus asilo nido.

Iniziamo ad analizzare il Bonus mamma domani.

Bonus Inps mamma domani: ecco in cosa consiste!

Il primo dei tre Bonus di cui ci occuperemo in questo articolo è il Bonus mamma domani, un incentivo che viene riconosciuto nella fattispecie del premio alla nascita.

Si tratta di un incentivo per le donne che aspettano un figlio di importo pari a 800 euro, che viene riconosciuto dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Anche in questo caso, essendo un bonus per la famiglia e la natalità, a partire dal prossimo anno verrà inglobato all’interno dell’Assegno unico e universale.

Quindi, questa è l’ultima occasione disponibile per richiederlo. Come tutti i Bonus appartenenti a questa categoria, anche il Bonus mamma domani è stato introdotto per dare un sostegno economico alle mamme in dolce attesa, per far fronte alle spese che servono per la nascita del proprio figlio. 

Un Bonus molto importante del valore di 800 euro che non prevede il rispetto di nessuna soglia reddituale Isee. Ovviamente, per poterne beneficiare è necessario comunque essere in possesso di alcuni requisiti. Infatti, come si legge sul sito quifinanza.it:

“La domanda può essere inoltrata al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo), ma anche dopo la nascita del figlio, a patto che venga rispettato il termine di un anno dal verificarsi dell’evento”.

Ma il Bonus mamma domani viene anche riconosciuto in caso di adozione oppure di affidamento preadottivo.

Per conoscere maggiori dettagli sul Bonus, vi consiglio di legge il seguente articolo su Trend online: Bonus mamma 2021: c'è tempo fino a dicembre per richiederlo!

Analizziamo qual è il procedimento da seguire per presentare domanda all’Inps.

Bonus mamma domani: ecco come richiederlo!

Come già detto poc’anzi, per richiedere e beneficiare del Bonus è necessario presentare la domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale dopo il settimo mese di gravidanza, l’inizio dell’ottavo, alla nascita, all’adozione oppure all’affidamento. 

In ogni caso, la domanda deve essere trasmessa all’Istituto nei seguenti modi:

  • Telematicamente, utilizzando i servizi online dell’Inps. Si ricorda che per accedere bisogna autenticarsi utilizzando un'identità digitale Spid, Cie o Cns;
  • Utilizzando il servizio di Contact Center;
  • Recandosi personalmente presso un Patronato.

Bonus bebè: un altro contributo Inps per le nascite!

Il secondo Bonus Inps per le famiglie con figli in scadenza a fine anno è il Bonus bebè. Anche in questo caso, così come il Bonus mamma domani di cui abbiamo parlato in precedenza, è possibile richiederlo solo fino a fine anno, perché anche questo farà parte dell’Assegno unico e universale.

Se il Bonus mamma domani è anche un premio alla nascita, il Bonus bebè è un assegno alla natalità.

Si tratta, infatti, di un contributo che va da 80 euro fino a 160 euro al mese, per massimo un anno, in base all’indicatore Isee, per ogni figlio.

Come si legge sul sito ticonsiglio.com:

“[…] è una somma in denaro che viene erogata dall’Inps per nascite, adozioni e affidamenti preadottivi verificatisi dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021”.

A differenza del Bonus mamma domani, per beneficiare del Bonus bebè è necessario essere in possesso di un indicatore reddituale Isee in corso di validità. Analizziamo quali sono le fasce previste e i relativi importi corrispondenti:

  • Isee fino a 7000 euro: i beneficiari ricevono 160 euro al mese per il primo figlio oppure 192 euro al mese per i figli successivi al primo. Pertanto, complessivamente, nel primo caso ricevono 1920 euro e, nel secondo, 2304 euro;
  • Isee da 7000 euro a 40.000 euro: i beneficiari ricevono 120 euro al mese per il primo figlio oppure 144 euro al mese per i figli successivo al primo. Pertanto, complessivamente, nel primo caso ricevono 1440 euro e, nel secondo, 1728 euro;
  • Isee superiore a 40.000 euro: i beneficiari ricevono 80 euro al mese per il primo figlio oppure 96 euro al mese per i figli successivi al primo. Pertanto, complessivamente, nel primo caso ricevono 960 euro e, nel secondo, 1152 euro.

Per ricevere il contributo del Bonus bebè, è necessario presentare domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, al settimo mese di gravidanza oppure alla nascita o all’azione o affido del bambino, entro novanta giorni.

Richiedere il Bonus Bebè è molto semplice. È possibile, infatti, presentare domanda utilizzando i canali telematici dell’Inps, autenticandosi tramite Spid, Cie o Cns, utilizzando il servizio di Contact Center o, infine, recandosi personalmente presso un Patronato.

E se non si presenta l’Isee? In questo caso, la famiglia richiedente riceverà l’importo minimo.

Bonus Inps: non poteva mancare un contributo per l’Asilo Nido!

Siamo arrivati alla fine e, per ultimo, abbiamo riservato un posto al Bonus Asilo Nido. Si tratta di un altro contributo erogato dall’Inps che aiuta le famiglie ad affrontare le spese necessarie per la frequenza del proprio figlio ad un asilo nido pubblico o privato che sia.

Sappiamo molto bene che la frequenza degli asili nido comporta alle famiglie spese non indifferenti e, per questo motivo, è stato introdotto questo incentivo che non richiede neppure il rispetto di soglie massime Isee.

Tuttavia, è necessario comunque presentare, al momento della trasmissione della domanda, il proprio indicatore Isee, il quale servirà per la determinazione dell’importo spettante. Ecco gli importi in base alle fasce Isee minorenni:

  • Isee fino a 25.000 euro, importo massimo di 3000 euro;
  • Isee da 25.001 euro fino a 40.000 euro, importo massimo di 2500 euro;
  • Isee superiore a 40.000 euro, importo massimo di 1500 euro.

Ma a chi spetta il Bonus? Possono presentare domanda i genitori di bambini fino a tre anni di età che frequentano asili nido pubblici o privati. Un aspetto molto importante di questo bonus è la possibilità di beneficiarne anche come supporto presso la propria abitazione, quando i bambini non possono frequentare l’asilo nido a causa di patologie. 

Bonus Asilo Nido: come si presenta la domanda?

Analizziamo, infine, come si presenta la domanda per poter fruire del Bonus Asilo Nido. La domanda deve essere presentata dal genitore che si prende carico del pagamento della retta scolastica. Invece, per chi richiede il beneficio del Bonus Asilo Nido per il supporto domiciliare, la domanda deve essere trasmessa dal genitore che convive con il figlio per il quale si richiedere il contributo Inps.

In fase di compilazione, è necessario che vengano indicati i mesi di frequenza tra gennaio 2021 e dicembre 2021, per i quali si richiede il Bonus Asilo Nido. 

Nelle domande devono essere allegate le ricevute o le fatture di avvenuto pagamento di almeno una delle rette dell’asilo nido.

Come si presentano le domande? Le modalità di trasmissione delle istanze sono le stesse dei Bonus indicati in precedenza, ma ripetiamoli. E’ possibile trasmettere le domande:

  • Telematicamente, collegandosi sul portale dell’Inps e utilizzando i canali messi a disposizione dall’Istituto; 
  • Tramite il servizio di Contact Center;
  • Recandosi presso un Patronato.

Per tutte le informazioni relative alla corretta compilazione delle domande, consiglio di visualizzare il video tutorial pubblicato dall’Inps.

L’Istituto eroga l'importo spettante in base alla modalità di pagamento scelta durante la compilazione della domanda che può essere tramite accredito su un conto corrente, libretto postale, carta prepagata dotata di Iban o, infine, bonifico domiciliato.