Tre Bonus che possono farti risparmiare fino a più di 1000€!

Tre Bonus ancora validi per questo 2021 con i quali poter migliorare la qualità della propria vita; il Bonus TV-decoder, il Bonus terme e il Bonus spesa possono ancora essere richiesti ed è quindi utile affrontare brevemente ma efficacemente tutti i dettagli che descrivono il funzionamento e le caratteristiche di queste importanti agevolazioni.

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Sin dai primi anni di vita sappiamo quanto possa essere bello ricevere un regalo, di qualsiasi natura esso sia.

Anche da adulti, questa emozione difficilmente andrà a scemare, anche se più maturi e con priorità decisamente diverse.

Ma con la maturità si acquisiscono anche diritti e doveri, e con essi, a seconda della propria condizione, si può avere accesso ai requisiti che ci permettono di godere di determinati Bonus.

Nell'articolo di oggi, di fatti, andremo a creare un piccola lista contenente tre bonus ancora richiedibili in questo 2021 e che possono migliorare, anche se magari di poco, la qualità della vita di tutti coloro che hanno i giusti requisiti per richiederli.

D'altronde, se si hanno le carte in regola per ricevere un bonus dallo Stato, perché non approfittarne finché disponibile e fare subito richiesta?

I bonus di cui andremo a parlare dunque, sono rivolti ad alcune categorie di cittadini, e possono rappresentare un'ottima opportunità di ricevere delle agevolazioni economiche o delle esperienze nel nostro Paese in grado di dare una marcia in più alla nostra quotidianità.

I protagonisti dell'articolo saranno il Bonus TV-decoder (con il fattore rottamazione annesso), il Bonus terme e il Bonus spesa per le famiglie meno abbienti.

Ognuno di questi incentivi ha le proprie caratteristiche e i propri requisiti, che possono incontrare o meno le necessità di chiunque, a seconda del contesto in cui si vive.

Per poter incontrare il maggior numero possibile di necessità, andiamo ad affrontare brevemente ma efficacemente i dettagli principali riguardanti ciascun Bonus precedentemente citato.

Bonus TV-decoder e Bonus rottamazione TV: perché e come nascono?

Il Bonus TV-decoder, denominato così perché comprende nei suoi benefici anche l'acquisto eventuale di un decoder, nasce come contributo economico in favore di tutti i cittadini che hanno ancora un apparecchio TV di vecchia generazione e che nel 2022 dovranno comunque fare i conti con il cambio ai nuovi standard trasmissivi dei canali.

Infatti, dal 2022, tutte le televisioni si dovranno adattare al DVBT-2/HEVC, il quale fornirà una qualità generale migliore e una risoluzione video ben più elevata per tutti i contenuti televisivi. 

Il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) è venuto quindi incontro ai cittadini con il Bonus TV-decoder, che permette di passare alle nuove generazioni acquistando un nuovo apparecchio TV o un nuovo decoder in grado di supportare i rinnovati standard di qualità ormai imminenti.

Il Bonus rottamazione TV si basa fondamentalmente sullo stesso principio, ma fornisce un'agevolazione per tutti coloro che decidono di rottamare il loro vecchio apparecchio TV per passare alla nuova generazione.

Così facendo avranno comunque lo sconto previsto dal Bonus, secondo le modalità che andremo a descrivere nel prossimo paragrafo.

Bonus TV-decoder e Bonus rottamazione TV: differenze tra i due e come richiederli!

Innanzitutto cominciamo con il precisare che i due Bonus sono cumulabili e per questa ragione il beneficio di uno non esclude l'altro. Un'ottima notizia insomma.

Ma andiamo a vedere in cui si differenziano i due approcci:

  • Il Bonus TV-decoder viene concesso per l'acquisto degli apparecchi televisivi idonei ai nuovi standard e lo stesso vale per il Bonus rottamazione TV, con l'unica differenza che quest'ultimo si applica in seguito appunto alla rottamazione di un apparecchio obsoleto e non più in linea con i nuovi metodi di ricezione del canale. Ma come si riconosce effettivamente un'apparecchio obsoleto? È molto semplice, ogni televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 può essere categorizzato come obsoleto e quindi idoneo alla rottamazione;
  • Il Bonus TV-decoder viene riconosciuto per ciascun nucleo familiare, residente in Italia, il cui valore ISEE non superi i 20.000 euro o per tutti i cittadini che abbiano un'età pari o superiore ai 75 anni a partire dal 31 dicembre 2020 e che risultino quindi esenti dal pagamento del canone TV. Il Bonus rottamazione TV, invece, non tiene conto del valore ISEE ma viene riconosciuto a tutti coloro che versano il canone TV attraverso la bolletta elettrica o che rispettino la medesima regola precedentemente descritta dei 75 anni;
  • Infine, il Bonus TV-decoder applica uno sconto in fase d'acquisto per un importo pari ad un massimo di 30 euro, sia per gli apparecchi TV che per i decoder idonei; il Bonus rottamazione TV, diversamente, applica uno sconto che arriva fino al 20% del prezzo, per un massimo di 100 euro detraibili dalla spesa.

Per beneficiare di entrambi i bonus è necessario presentare la corretta documentazione in fase d'acquisto, che comprende il certificato di rottamazione, il modello DSU con il valore ISEE e tutti i dati relativi alla residenza.

L'avvocato Angelo Greco, ci fornisce in questo utilissimo video qualche informazione in più sulla natura del Bonus TV-decoder, comprese le questioni riguardanti la rottamazione:

Bonus terme: che cos'è?

Il Bonus terme è un incentivo economico messo in atto dal MISE e coordinato dall'Agenzia Invitalia per dare una mano e supportare uno dei settori più danneggiati dalla pandemia, ovvero quello dei centri termali.

Il bonus, infatti, si ripropone di fornire un soggiorno del valore di 200 euro per tutti i beneficiari, presso uno degli stabilimenti termali che aderiscono all'iniziativa.

I fondi che sono stati messi a disposizione ammontano a 53 milioni di euro e saranno la base sulla quale verranno forniti i vari voucher.

Per quanto riguarda i requisiti da possedere per poter godere di questo bonus, non c'è in realtà tantissimo da comunicare.

Infatti, qualsiasi cittadino residente in Italia che abbia raggiunto la maggiore età, può potenzialmente diventare beneficiario del bonus e godere del soggiorno nel centro termale scelto.

È importante precisare però, che ogni cittadino può richiedere il bonus una sola volta, e ha 60 giorni di tempo per poterne usufruire.

Questo significa che dal momento in cui prenota il soggiorno tramite il bonus ha 60 giorni di tempo per poterlo effettivamente utilizzare, tempo oltre il quale il bonus scadrebbe.

Bonus terme: quando e come è possibile prenotarsi?

Per il bonus terme sono arrivate relativamente da poco delle novità relative proprio a questo aspetto.

Infatti, due date importanti sono state finalmente rivelate: una è quella relativa all'iscrizione degli stabilimenti termali che intendono permettere il beneficio del bonus nel loro centro e l'altra è relativa invece alle vere e proprie prenotazioni dei cittadini richiedenti.

Dal 28 ottobre quindi, su Invitalia, sarà dato il via alle registrazioni dei centri termali mentre a partire dall'8 novembre 2021 saranno i cittadini a potere iniziare a prenotare i loro soggiorni facendo menzione del Bonus terme.

Chiaramente i fondi non sono infiniti, perciò si procederà in ordine di prenotazione fino appunto all'esaurimento di tutto il denaro messo a disposizione per questo fantastico incentivo.

Per quanto riguarda le metodologie di richiesta non esiste un iter ben preciso da seguire, infatti basterà richiedere il beneficio del bonus in fase di prenotazione del soggiorno.

Chiaramente è necessario prima accertarsi di contattare un centro termale che aderisca all'iniziativa, e a questo proposito sarà utile tenere sott'occhio la lista degli stabilimenti termali aderenti che verrà stilata sul sito di Invitalia stesso.

La natura del Bonus spesa!

Il terzo bonus che condisce questo articolo è il Bonus spesa, un'incentivo economico più indirizzato ai beni di prima necessità e che volge lo sguardo verso le famiglie più in difficoltà a seguito dei vari lockdown nazionali dettati dal Covid-19

Il Bonus spesa, infatti, nasce dal Decreto Sostegni Bis e, con un fondo totale di 500 milioni di euro, si ripropone di creare dei buoni spesa utili ai beneficiari con i giusti requisiti.

L'ammontare in denaro messo a disposizione dal Governo viene diviso tra i vari comuni a seconda di criteri ben precisi, i quali dipendono chiaramente anche dal contesto sociale ed economico in cui versa il suddetto Comune.

Ogni Comune possiede le proprie regole di stanziamento dei buoni che appunto cambiano di Comune in Comune.

L'obiettivo centrale per tutti, però, rimane quello di individuare le famiglie meno abbienti e mettere a loro disposizione dei buoni spesa dal valore variabile in grado di fornire un giusto supporto in questo periodo così difficile.

Bonus spesa: requisiti generici e importi dei buoni!

Abbiamo elencato quelle che possono essere definite le caratteristiche principali del Bonus spesa, in maniera concisa ma di sicura efficacia.

In questo paragrafo, per concludere il discorso, andremo a vedere quali sono i generici requisiti richiesti per poter usufruire dei buoni e quali sono gli importi medi disponibili, tenendo a mente che, come accennato precedentemente, ciascun Comune definisce le proprie regole di accesso, le proprie scadenze e anche i propri importi elargiti.

Per rientrare nella cerchia di coloro che possono utilizzare i buoni relativi al Bonus spesa, si tiene conto solitamente di alcuni criteri, quali: valore dell'ISEE presentato con corretto modello DSU relativo alla data di validità corrente, numero di membri che compongono la famiglia, residenza nel Comune di richiesta e assenza di ulteriori incentivi che andrebbero a concorrere con il beneficio del Bonus spesa.

Per quanto riguarda gli importi percepibili si parla solitamente di una cifra che oscilla tra i 100 e i 700 euro, a seconda appunto dei criteri elencati poco sopra e delle regole definite dal Comune di appartenenza. 

Per poter sapere in quale misura si è beneficiari del Bonus ed eventualmente richiederlo, è necessario consultare il sito web del proprio Comune o recarsi direttamente nella sede fisica, ove richiedere informazioni a un operatore addetto.

Anche per quanto riguarda il versante scadenze non vi sono informazioni certe, poiché ogni Comune decide la propria contestualmente.

Ma è sicuramente importante sapere che, nel caso si siano già percepite le risorse del Bonus spesa, sarà necessario spenderle entro il 31 dicembre 2021, poiché questa scadenza si applica a tutti i Comuni.