Vacanze 2020: attenzione a prezzi e tariffe

Le vacanze degli italiani oltre a essere più brevi potrebbero essere più care.

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Le misure contro la pandemia impattano su prezzi e sulla scelta di alcune mete piuttosto che altre. Vediamo quali sono le stime dei rincari e come gli italiani affronteranno le vacanze.

Estate 2020: vacanze più brevi e più care?

Il tempo delle ferie è ormai alle porte e quest’anno moltissimi italiani dovranno fare i conti con gli impatti che la pandemia da COVID-19 ha generato da molteplici punti di vista.

Una prima stima di quanti italiani andranno in vacanza l’ha fatta il Codacons rilevando che solo il 51% degli italiani andrà in vacanza per effetto certamente di un impoverimento generalizzato correlato ad un aumento generalizzato dei prezzi e tariffe di tutto il comparto turistico.

Gli obblighi di sanificazione e altre misure di sicurezza imporranno infatti nuovi costi alle attività turistiche e alle società di trasporti che, secondo l’associazione dei consumatori, comporterà un aumento dei listini complessivo del 20% (per una vacanza di 10 giorni).

Non desta quindi particolare stupore il fatto che, secondo una indagine di Confturismo-Confcommercio, il 48% degli italiani partirà tra giugno e agosto mentre nello stesso periodo dell’anno passato la percentuale era al 70%. Cambiano anche le abitudini nonostante il mare sia la meta più gettonata (49%) a favore della montagna con scelta dal 23% contro il 18% del 2019. Solo il 15% visiterà invece le città d’arte contro il 37% dello scorso anno.

Una flessione a tutto campo non c’è che dire anche per la durata del soggiorno: il 35% farà viaggi brevi di 2 o 3 pernottamenti al massimo restando comunque vicino a casa.

Estate 2020: È boom per le vacanze “open air”!

In questo contesto particolare il turismo all’aperto sembra essere la vera novità della stagione estiva 2020 con il 49% degli intervistati pronto a scegliere questo tipo di soluzione di viaggio.

L’indagine dell’Osservatorio su turismo “open air”, realizzata da Human company con la collaborazione dell’istituto Piepoli, indica  che il 58% dei villeggianti opterebbe per il villaggio, il 44% per il viaggio on the road (con il camper per esempio) mentre il 42% sceglierebbe la casa mobile.

La pandemia, in conclusione, potrebbe portare a vacanza più sostenibili sia per il portafoglio che per l’ambiente con l’augurio che vi possa essere una ripresa economica più vigorosa nei mesi a venire.