La zona euro a partire dall’ultimo trimestre ha segnato, statisticamente, l’inizio della seconda recessione negli ultimi 4 anni ma la debolezza dell’area si era aggravata a partire dalla primavera dello scorso anno.Quest’anno, curiosamente con la medesima stagionalità, Eurozone si appresta ad entrare in una nuova contrazione che potrebbe risultare peggiore della precedente. Ad aggravare il momento è l’incertezza politica alimentata dalla crescente convinzione che l’austerity promossa dalla Germania stia peggiorando il ciclo economico ed inducendo una recessione ben oltre i confini periferici.I dati rilasciati nelle ultime settimane hanno smesso di avvalorare lo scenario di stabilizzazione economica del’area complessiva, invece è evidente come la depressione economica che caratterizza ormai i vecchi PIIGS stia contagiando quelli che una volta erano definiti “core”.L’Olanda potrebbe perdere a breve tale vanto considerando anche la situazione politica che sfocierà nei prossimi mesi nelle elezioni anticipate.L’indagine campionaria PMI ad aprile relativa ad Eurozone e rilasciata quest’oggi mostra come la situazione si sia aggravata nel complesso sia nel comparto industriale che in quello dei servizi (grafico 1) che continuano a segnalare recessione in corso.La Francia, oggetto delle tensioni di mercato successivamente al primo turno delle elezioni, ha visto gli indicatori sul manifatturiero e sul terziario segnalare recessione, mentre in Germania è solo il primo ad indicare la contrazione dell’attività.Nel caso tedesco questo indicatore contraddice quanto emerso da un altro report sulla fiducia degli imprenditori (IFO) risultato positivo giusto la scorsa settimana.