Questo alimento naturale è un toccasana per abbassare il colesterolo, ecco qual è

Siete tra le persone che combattono quotidianamente contro il colesterolo? Bene, sappiate che c'è un alimento naturale in grado di abbassarlo.

Alimento che abbassa colesterolo amaranto

Quanti combattono quotidianamente contro il colesterolo sanno benissimo che la corretta alimentazione e l'attività fisica sono fondamentali. Tra i tanti cibi che si possono inserire nella dieta ce n'è uno che è un vero e proprio toccasana. Scopriamo qual è e quali benefici apporta all'intero organismo.

Alimento naturale per abbassare il colesterolo: ecco qual è

Mantenere giusti livelli di colesterolo nel sangue è fondamentale. Affinché ciò possa accadere è necessario seguire una dieta sana e avere un corretto stile di vita. Questo significa che sulla tavola devono finire soprattutto alimenti sani e si dovrebbero abbandonare le cattive abitudini, come la vita sedentaria e il fumo. Sono tante le attività sportive che si possono fare per abbassare il colesterolo. Parlando di alimentazione, invece, c'è uno pseudocereale che aiuta a contrastare l'LDL e, come se non bastasse, è molto versatile.

Stiamo parlando dell'amaranto, un vero e proprio toccasana per il cuore e il cervello. Grazie alla buona quantità di fitosteroli, è in grado di abbassare i livelli del colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi nel sangue. Di conseguenza, riduce il rischio di infarto e ictus. Non solo, essendo ricco di fibre e fitonutrienti, questo pseudocereale agisce positivamente sulla pressione sanguigna, abbassandola.

Amaranto: tutto sullo pseudocereale che abbassa il colesterolo

L'amaranto ha caratteristiche organolettiche e nutrizionali simili a quelle dei cereali, quali grano, riso o farro, ma appartiene ad un'altra famiglia, ovvero quella delle Amarantacee. Originaria del Messico, la pianta è oggi coltivata in tanti altri paesi. Del vegetale si possono consumare le foglie, che hanno un sapore tipo quello degli spinaci, le radici, che invece si avvicinano al latte, e i semi. Questi ultimi hanno un gusto che si avvicina a quello della nocciola.

In cucina si utilizzano soprattutto i semi, che vengono impiegati come se fossero veri e propri cereali. Quindi, cotti come primo piatto oppure sotto forma di farina, per ricette sia dolci che salate. Considerate che l'amaranto è naturalmente privo di glutine, per cui può essere inserito anche nelle diete dei celiaci o degli intolleranti. Tra i suoi nutrienti più importanti abbiamo: manganese, magnesio, fosforo, ferro e selenio.

L'amaranto non combatte solo il colesterolo: ecco tutti i benefici

L'amaranto è un vero e proprio alleato del benessere. Oltre che aiutare a combattere il colesterolo, consente di aumentare in modo naturale le difese immunitarie. Il merito è della lisina, un aminoacido di cui è ricco e che è efficace anche per contrastare il sovrappeso, la ritenzione idrica e la cellulite. Pertanto, questo pseudocerale è consigliato anche alle persone che vogliono perdere peso. Oltre ad essere utile come brucia grassi naturale, aumenta il senso di sazietà e riduce l’accumulo di grasso a livello addominale.

Come se non bastasse, avendo un basso indice glicemico, è perfetto per i diabetici. Grazie al buon contenuto di fibre, invece, regola la funzione intestinale e previene i segni dell'invecchiamento. L'amaranto riduce anche il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e di Parkinson.

Amaranto: dose consigliata e controindicazioni

Generalmente, nella dieta di una persona normo peso, la dose giornaliera raccomandata è pari a 80 grammi di amaranto. Si può consumare 3 o 4 volte a settimana, facendo attenzione ad avere un'alimentazione varia. In ogni modo, è bene sottolineare che un piano alimentare deve essere sempre preparato da un nutrizionista.

Sul versante delle controindicazioni, questo pseudocereale è sconsigliato a quanti soffrono di malattie renali, gotta o artrite. Essendo ricco di acido ossalico, infatti, potrebbe inibire l’assorbimento di zinco e calcio. Tra gli effetti collaterali maggiormente segnalati, si evidenziano mal di testa, sonnolenza e bruciore di stomaco.