Allergia al polline: quanto dura? I sintomi e i rimedi per sentirsi subito meglio

Tra starnuti a raffica e naso che cola, l'allergia al polline sa essere davvero fastidiosa. Ecco qualche consiglio per riconoscerla e combatterla senza soffrire le pene dell'inferno.

Image

Starnuti a raffica, naso che cola, prurito agli occhi e lacrimazione, fastidio alla gola, tosse continua e addirittura asma. Le allergie stagionali sanno essere davvero fastidiose e certamente vi chiederete quanto dura l'allergia al polline. Se siete allergici ai pollini degli alberi, potreste avere dei problemi da marzo a maggio, mentre chi ha una reazione immunitaria per l'erba potrebbe soffrire tra fine maggio e il mese di agosto. Di seguito trovate tutte le informazioni, i sintomi e i rimedi per stare subito meglio, ma non dimenticate di consultare il vostro allergologo!

I sintomi dell'allergia al polline

Betulla, parietaria, graminacee, pioppo e ambrosia (solo per citarne alcune): le piante e l'erba, in alcuni momenti dell'anno, rilasciano nell'ambiente i loro pollini, che entrano in grandissima quantità nelle vostre vie respiratorie. E fin qui, non c'è niente di strano! Ma che cosa succede se il vostro sistema immunitario individua (erroneamente) i maledetti pollini come elementi pericolosi? Ecco i sintomi più comuni di chi soffre di allergia ai pollini:

  • congestione nasale
  • naso che cola (rinorrea)
  • prurito al naso
  • lacrimazione eccessiva degli occhi
  • prurito intenso agli occhi
  • gonfiore agli occhi
  • arrossamento degli occhi e congiuntivite
  • prurito alla gola o al palato
  • tosse
  • senso di oppressione al torace
  • asma e difficoltà respiratorie
  • disturbi del sonno
  • dermatiti e orticaria

I consigli per calmare un attacco allergico

Come resistere all'allergia? Innanzitutto, serve non arrendersi mai, nemmeno all'allergia ai pollini! Siccome non potete evitarli, è doveroso mettere in atto una vera e propria prevenzione. Oltre ai farmaci specifici, come immunoterapie, antistaminici e cortisonici, ci sono una serie di trucchetti con cui entrare a gamba tesa sui sintomi e stare meglio. Non vedete l'ora di sapere quali? Eccoli di seguito:

  • consultate sempre il calendario dei pollini, con i periodi di fioritura delle piante a cui siete allergici. Così, è possibile prevedere l'insorgenza dei sintomi e prendere i farmaci prima che si scatenino;
  • guardate l'orologio e il meteo: la concentrazione dei pollini è massima tra le 10 e le 16. E poi, cercate di tenere le finestre chiuse in questa fascia oraria e di non passeggiare quando c'è vento;
  • non dimenticate mai gli occhiali da sole! In questo modo terrete a bada i sintomi agli occhi causati dalla luce;
  • siete dei runner? Rinunciate alle vostre sedute di corsa all'aria aperta nei periodi di fioritura (anche se sarà un bel sacrificio;
  • occhio al bucato, non stendete i panni all'aperto perché verrebbero letteralmente invasi dal pollone, che vi finirebbe addosso;
  • quando rientrate a casa, fatevi subito una bella doccia e buttate i vestiti in lavatrice: servirà a eliminare ogni residuo che potrebbe farvi stare male;
  • assicuratevi che l'aspirapolvere sia dotato di un filtro HEPA (quello super efficiente!) e che il condizionatore della vostra auto abbia un filtro antipolline (a patto che sia fatto ripulire periodicamente).

Quanto dura l'allergia al polline

Chi soffre di allergia stagionale deve purtroppo avere tanta pazienza, almeno quella necessaria affinché il polline non galleggi in grande quantità nell'ambiente. Ma, in sostanza, quanto ancora dura l'allergia al polline? Innanzitutto, i test che farà lo specialista vi illumineranno sulle piante a cui siete allergici. Solo dopo, potrete indagare sul ciclo di vita della pianta incriminata. I sintomi resteranno praticamente per tutto quanto il periodo di impollinazione (che è diverso per ogni pianta) e per questo motivo è utilissimo consultare il calendario di fioritura.

Calendario delle allergie 2022

Quando finisce l'allergia alle graminacee? E quella alla betulla, al nocciolo o alla parietaria? Conoscere i periodi di fioritura (e quindi consultare i calendari stilati periodicamente dalle varie ASL) può aiutare moltissimo a capire che pollini ci sono in giro in un preciso periodo dell'anno e nelle diverse regioni d'Italia (le concentrazioni non sono uguali dappertutto). In linea generale, ecco un profilo delle varie fioriture suddivise per i mesi dell'anno.

Da marzo a giugno fare attenzione a cipresso, nocciolo, pioppo, betulla, graminacee, parietaria, romice; da luglio a settembre  è la volta di Romice, ambrosia, graminacee, parietaria, artemisia; ad ottobre  ambrosia, parietaria e artemisia, ma non in altissime concentrazioni; novembre-dicembre invece sino i mesi del sospiro di sollievo.