L'Emilia-Romagna è stata colpita da una profonda alluvione, causando morti e disagi in tutta la regione.
Le problematiche non sono legate esclusivamente al fango che ha invaso le abitazioni e distrutto i cimeli conservati dalle famiglie, ma c'è anche il rischio infezioni causato dal contatto con i batteri.
Ecco tutto quello che c'è da sapere sui rischi delle acque stagnanti e come prevenire le probabili infezioni.
Alluvione Emilia-Romagna: rischio di infezione causa acque stagnanti
L'alluvione che ha colpito l'Emilia-Romagna non ha distrutto soltanto le abitazioni e le strade della regione, in quanto potrebbe ancora causare dei danni per i cittadini.
Le acque stagnanti, contaminate dalla presenza di scarichi delle fognature, rifiuti e carcasse di animali, possono infatti causare infezioni da batteri e portare all'aumento di virus e zanzare.
Molte sono le persone che sono corse in soccorso per aiutare le città colpite dall'alluvione: ma quali sono i rischi a cui si va incontro?
Rischio infezione causa alluvione in Emilia-Romagna: cosa non si deve sottovalutare
Francesco Broccolo, professore di microbiologia clinica dell'Università del Salento ha espresso il suo parere riguardo i rischi di infezione a cui sono sottoposte le persone presenti sul territorio.
Alcune infezioni possono infatti arrivare nell'immediato, dovute al contatto dell'acqua contaminate con ferite o escoriazioni: proprio attraverso quest'ultime, potrebbero penetrare spore di clostridium tetani.
Bisogna fare attenzione anche agli occhi, poiché il contatto con l'acqua contaminata porta a una possibile infezione della congiuntiva; necessario tenere d'occhio anche la bocca, in quanto vi è il rischio di gastroenteriti.
Quali sono gli altri elementi da non sottovalutare? Ecco tutti i dettagli.
Attenzione alle zanzare: i danni causati dall'alluvione in Emilia
Non è finita qui: i residenti nelle zone alluvionate devono fare attenzione a un altro fattore che potrebbe causare l'aumento di malattie.
Si tratta della zanzara tigre, in quanto veicola infezioni che sono già presenti in Emilia-Romagna, come quelle dovute al virus chikungunya, dengue e zika.
L'arrivo del caldo e la presenza di acqua stagnante potrebbe aumentare la presenza di uova e larve della zanzara tigre.
Quali sono allora le precauzioni necessarie per evitare di incorrere in questi rischi?
Rischio infezioni in Emilia: quali sono le precauzioni da adottare
Diverse sono le modalità per aiutare le città distrutte dall'alluvione in Emilia, tra cui anche le azioni di volontariato che hanno portato molte persone a recarsi fisicamente per correre in aiuto.
Fondamentale però adottare della precauzioni, affinché diminuisca il rischio di infezioni: il consiglio primario è quello di proteggersi durante queste attività, svolgendole ascoltando le proprie condizioni di salute e psicofisiche e indossando il giusto abbigliamento.
Data la possibilità di infezione legate alla presenza di ferite sul nostro corpo, è consigliato prima di tutto sciacquarle il prima possibile con acqua pulita e sapone.
Il rischio di entrare in contatto con il tetano, porta alla necessità di immunoprofilassi passiva antitetanica o il vaccino antitetanico: per questo motivo, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Forlì-Cesena ha organizzato delle giornate straordinarie di vaccinazione.
Vaccinazioni antitetaniche: quando accedere in ambulatorio
Alle persone che stanno svolgendo attività negli edifici che sono stati colpiti dall'alluvione, è consigliato recarsi in ambulatorio, soprattutto se non sono mai stati vaccinati per il tetano o se l'ultima dose risale a 10 anni fa.
L'accesso presso gli ambulatori avviene senza prenotazione. Per quanto riguarda l'ambulatorio in Via Della Rocca n° 19 di Forlì, questi sono gli orari da rispettare:
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venerdì 26 maggio dalle ore 14 alle 16;
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lunedì 29 maggio dalle ore 14 alle 16;
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mercoledì 31 maggio dalle ore 14 alle 16;
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lunedì 5 giugno dalle ore 14 alle 16.
In Piazza Anna Magnani è presente invece l'ambulatorio di Cesena, in cui recarsi nei seguenti orari:
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venerdì 26 maggio dalle ore 14 alle 16;
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mercoledì 31 maggio dalle ore 8.30 alle 12;
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mercoledì 7 giugno dalle ore 8.30 alle 12.
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