Quante volte c’è stato riferito di fare almeno un numero di passi al giorno. Ma è davvero l’elemento più importante che migliora la nostra salute? Sicuramente camminare rappresenta una vera e propria terapia per il corpo come per la mente. Le sostanze che vengono rilasciate mentre si cammina, come l’adrenalina, l’endorfina e la serotonina, sono un vero toccasana per il nostro corpo e sono in grado di metterlo in salute e di ridurre il rischio di patologie cardiache e di altro genere.
Non è necessario quindi fare grandissimi sforzi ma è sufficiente camminare. La domanda sorge quindi spontanea: è meglio il numero di passi che si fanno o la velocità con cui si cammina?
Quanto e come camminare per stare bene in salute?
Rispondere a questa domanda può sembrare alquanto ovvio perché sicuramente camminare molto e per molto tempo fornisce dei grandi benefici per il corpo. Si pensi che percorrere 2000 passi al giorno contribuisce a ridurre il rischio di malattie tumorali, cardiache e altre patologie. Se invece si passa ai 9000 passi al giorno viene ridotto enormemente persino il rischio di sviluppare problemi neurologici e patologie di demenza.
Oltre ad essere un ottimo alleato per la salute, camminare può diventare un esercizio quotidiano per liberare la mente e passare un po’ di tempo (se possibile) a contatto con la natura oppure per ridurre l’inquinamento ed usare meno la macchina per spesa o commissioni varie.
Le ricerche pubblicate da Jama Internal Medicine e Jama Neurology hanno portato alla luce uno studio innovativo nella raccolta dettagliata di dati inerenti all’intensità della camminata. Più di 78000 persone volontarie over 60 sono stati inserite nella banca dati scegliendo di aderire all’iniziativa dello studio e di indossare un rilevatore 24 ore su 24 per 7 giorni.
A differenza degli altri studi dove ai volontari si richiedono delle informazioni e si svolgono dei piccoli sondaggi in cui i dati sono meno veritieri ed attendibili, in questo caso il tracciamento dettagliato dei dati stessi è avvenuto direttamente, dando ai ricercatori tutte le informazioni necessarie per la rilevazione. La ricerca non è durata poco: dai 6 agli 8 anni. Solo così si è riusciti a controllare dei parametri di salute ed il loro miglioramento o l’eventuale loro peggioramento.
Cosa fare: camminare a lungo o camminare ad una certa velocità?
Certo è che diecimila passi al giorno prevengono l’insorgenza di moltissime malattie.
Eppure le ricerche di JAMA hanno portato ad una grande rivelazione: l‘intensità della camminata è più importante del numero di passi. Coloro infatti che hanno mostrato di avere un ritmo di camminata tra gli 80 e 100 passi al minuto sono più sani ed hanno riscontrato una riduzione del 35% di morte prematura, 25% di tumori e malattie cardiache, e 30% di demenza.
La scelta ottima per stare in salute ogni giorno richiederebbe una camminata a passo sostenuto di almeno 30 minuti (ovviamente non consecutivi). L’importante è fare una camminata a passo svelto in maniera graduale. Il segreto per eseguire questo esercizio è portare il corpo sempre su un leggero stress fisico: per farlo sarà necessario un talk test ovvero cantare mentre si cammina. Se infatti si riesce a cantare camminando allora si è troppo lenti; se si riesce a parlare senza problemi si è sulla strada giusta. La soluzione ottimale si ha quando camminando si parla con fatica: quella rappresenta la velocità giusta per mettere sotto sforzo il corpo e ottenere un risultato a lungo termine.
Camminare a una velocità più elevata rispetto alla norma rappresenta un esercizio benefico per il corpo umano e rischi di ridurre le patologie sono tantissimi
E allora: tutti pronti per una passeggiata a passo svelto.