Cos'è Candida auris, il fungo killer che preoccupa il mondo: ecco di cosa si tratta

La Candida auris è stata definita dall'Oms come una minaccia globale. Ma di cosa si tratta e perché desta così tanta preoccupazione? Ecco le ragioni.

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Per la prima in Toscana, a Pisa per la precisione,  è stato isolato temuto candida auris. L’uomo che ha contratto l’infezione si trova attualmente ricoverato nel reparto di malattie infettive e, fortunatamente, sembra rispondere bene alle cure.

Ma cos’è il candida auris e perché desta così tanta preoccupazione in ambito sanitario?

Candida Auris, cos'è e perché è così pericoloso

Il candida auris è un fungo che la stessa OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha definito essere una minaccia globale in quanto mostra resistenza nei confronti di vari antifungini.

Il primo caso noto di Candida auris risale al 1996 quando venne identificato per la prima volta. Deve però il suo nome al campione prelevato nel 2009 dall’orecchio di una donna (auris in latino) in Giappone. I primi focolai europei risalgono invece alla primavera del 2015 in Francia mentre il primo caso in Italia è stato rilevato nel 2019.

Si tratta quindi di un patogeno “recente” ma che ha impiegato poco tempo per venire inserire nella lista dei “sorvegliati speciali”. Questa particolare tipologia di fungo, che può determinare forme di candidosi, presenta infatti delle caratteristiche tali da destare particolare preoccupazione. Ma quali sono?

Il fungo Candida auris si è rivelato essere resistente alla gran parte degli antimicotici esistenti ed è capace di perdurare a lungo nell’ambiente.

Malgrado causi quadri clinici gravi solamente nel 10% dei casi, quando accade la mortalità è elevata, soprattutto in pazienti fragili come anziani, bambini e, in generale, pazienti con un sistema immunitario già provato.

Candida auris, come si contrae e quali sono i sintomi

Chiamato anche super fungo (per via della sua resistenza agli antimicotici) e fungo killer (per l’elevato tasso di mortalità tra i pazienti fragili), l’origine di questo temuto micorganismo rimane sconosciuta. L’ipotesi più accreditata rimane al momento quella di una “nascita” favorita dall’impiego indiscriminato di antibiotici e antimicotici.

Per quanto riguarda invece le modalità di trasmissione e contagio sappiamo che avvengono tramite contatto con superfici oppure oggetti contaminati e tramite contatto umano. Particolarmente insidiosi risultano poi essere i focolai che si sviluppano in ospedale anche perché, come precedentemente sottolineato, il fungo è in grado di resistere nell’ambiente per molto tempo.

Per ciò che concerne invece i sintomi, questi variano a seconda della sede dell’infezione che, generalmente, si esprime in infezioni del torrente ematico, infezioni di ferite, otiti, infezioni addominali interne.

I sintomi derivati da tali infezioni sono generalmente caratterizzati da:

  • bruciore;

  • febbre e affaticamento;

  • dolori muscolari;

  • difficoltà di deglutizione.

Nei casi più gravi la candidosi può poi degenerare causando anche sepsi.

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