L’inquinamento è una realtà che ci accompagna da molto tempo, complici sicuramente le politiche di sfruttamento ambientale
A tal proposito, la situazione non sembra migliorare, tutt’altro; infatti, notizie preoccupanti provengono dal nuovo rapporto Mal’Aria di Legambiente: secondo la nuova classifica, ben 22 città italiane avrebbero superato i limiti delle polvere sottili. Ecco quali sono.
La nuova classifica di Legambiente desta preoccupazioni
Una situazione sempre più allo sbaraglio, quella del nostro ambiente: l’inquinamento aleggia nell’aria, una presenza fantasmatica che lede non solo la biodiversità, la fauna, ma anche la nostra salute. Una situazione che non sembra voler proprio migliorare, nonostante tutte le attività di sensibilizzazione, le proteste che impazzano sui social, i G7.
Il nostro bel paese rischia di perdere tale appellativo, visti i numeri shock della nuova classifica di Legambiente. Infatti, il recentissimo rapporto Mal’Aria dell’associazione ambientalista, ci mostra la classifica delle città più inquinate: ben 22 detengono un primato preoccupante: quello di aver sforato il limite delle polveri sottili.
Insomma, una situazione piuttosto critica che implicherebbe degli interventi più incisivi, come hanno sottolineato i commenti ironici di fronte alla campagna di sensibilizzazione civica ”Per te, per Milano”, indetta dal Comune della città milanese per sensibilizzare sulla tematica ambientale. Detto questo, vediamo in dettaglio quali sono le 22 città più inquinate.
La preoccupante classifica di Legambiente: ecco le 22 città più inquinate
Su un totale di 95 città prese in analisi, ben 22 hanno sforato il limite giornaliero di polveri sottili (PM10 e PM2.5).
In questo senso, le città al vertice della classifica sono:
- •
Torino, che per ben 98 giorni (con un limite di legge che ne consente la massimo 35) ha superato i 50 microgrammi al metro cubo di PM10;
- •
Milano, la città si colloca al secondo posto tra le città più inquinate in Italia, con uno sforamento registrato 84 volte;
- •
Asti, con uno sforamento registrato 79 volte;
- •
Modena, con 75 giorni registrati di sforamento;
- •
Padova e Venezia, 70 giorni;
- •
Cremona, con 67 giorni di sforamento;
- •
Treviso, con 66 giorni.
Tra le dieci città più inquinate entrano nella triste classifica anche due città del sud: Andria (47 giorni) e Ragusa (41).
Milano Modena, Asti, Padova e Venezia hanno quindi registrato più del doppio degli sforamenti previsti dalla legge. Una situazione che desta moltissime preoccupazioni, soprattutto considerando i target europei per la qualità dell’aria previsti per il 2030: il 76% delle città italiane sarebbe fuorilegge per il PM10 e l’84% per il PM 2.5 e il 61% per il biossido di azoto.
Inquinamento: le conseguenze preoccupanti delle polvere sottili sulla nostra salute
L’inquinamento non lede solamente l’ambiente che ci circonda, ma ha effetti assai negativi anche sulla nostra salute, come sottolineano le parole di Stefano Ciafani, presidente di Legambiente:
L’inquinamento atmosferico non è solo un problema ambientale, ma anche un problema sanitario di grande importanza.
In questo senso, tra le conseguenze più importanti c’è sicuramente la morte prematura, fattore che caratterizza soprattutto il nostro paese, che registra più di 52mila decessi annui da PM2.5 (un quinto di quelli rilevate in tutto il continente).
Questo in quanto le polvere sottili possono dare vita a diverse patologie: penetrando facilmente nei polmoni, possono raggiungere il cuore e favorire aritmie cardiache, infarti, asma o bronchite. Inoltre, a lungo periodo, l’esposizione alle polveri sottili è legata a ictus, infarti, ipertensione, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, tromboembolismo venoso.