Se soffrite di colesterolo alto e avete paura di stare male, sappiate che tenerlo sotto controllo con l’aiuto della dieta è possibile. È infatti importantissimo conoscerlo e combatterlo perché rappresenta uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Un’alimentazione equilibrata e senza grandi sacrifici, fatta di cereali integrali e grassi buoni, è l’unico modo per ridurre i lipidi nel sangue e mantenere il cuore sano. Ma vi siete mai chiesti quale frutta sia da evitare per chi ha il colesterolo alto? Oppure quale frutta sia al top della lista dei cibi ideali per chi soffre di ipercolesterolemia?
Scoprite tutto ciò che c’è da sapere su frutta e colesterolo.
Che cos’è il colesterolo
Avete fatto gli esami del sangue e avete scoperto di avere il colesterolo LDL, quello cattivo, oltre i livelli normali (che non devono superare i 170 mg per 100 ml di sangue). Prima di dichiarargli guerra, però, è importante capire con chi si ha a che fare.
Il colesterolo, in buona sostanza, è un componente del sangue che svolge moltissime funzioni, oltre che un elemento costitutivo della membrana di tutte le cellule e del rivestimento di mielina che ricopre i nervi. Contribuisce alla formazione di ormoni, della vitamina D e dei sali biliari, e viene assunto per un terzo con i cibi, mentre per due terzi è sintetizzato nel fegato.
Se ce n’è troppo, si accumula nel tessuto adiposo del vostro corpo, nei calcoli biliari e nelle placche di aterosclerosi, proprio quelle che fanno restringere e otturare i vasi sanguigni provocando problemi cardiovascolari.
Tra i modi per fare prevenzione c’è dunque quello di mantenere i livelli di colesterolo nel sangue sotto controllo, evitando sovrappeso, una dieta povera di fibre e ricca di zuccheri raffinati, l’assunzione di troppi grassi animali, il fumo, la sedentarietà, lo stress e le carenze di antiossidanti come la vitamina C, la vitamina E e il betacarotene.
Quale frutta fa bene al colesterolo e quale bisogna evitare
Mangiare tanta frutta e verdura è una raccomandazione sempre valida. Ma siamo sicuri che valga al 100% se soffrite di colesterolo alto?
L’indicazione generale rimane quella di mangiare alimenti ricchi di fibre come cereali integrali, legumi, proteine magre, verdura e frutta ma facendo attenzione al loro indice glicemico, dando la precedenza insomma a quelli che ce l’hanno più basso. Per quale motivo? Per ridurre i picchi di insulina che portano inevitabilmente a senso di fame, accumulo di adipe e a quel lento processo d’invecchiamento dell’organismo.
Ecco la frutta più indicata:
- Albicocca
- Arancia
- Limone
- Fico (fresco)
- Melograno
- Pesca
- Prugna
- Fragola
- Lampone
- Mirtillo
- Ribes
- Mora
- Kiwi
- Mela
- Pera
- Uva
- Melone
E invece qual è la verdura che abbassa il colesterolo? I broccoli, gli asparagi e gli spinaci sono ricchissimi di acido folico, lo strumento ideale per contrastare un aminoacido chiamato omocisteina, spesso connessa a problemi come ictus e trombosi. Al consumo di verdura c’è dunque il via libera, specialmente per carciofi (perfetti per espellere nell’intestino la bile, che è piena di colesterolo), broccoli, carote, spinaci, finocchi, porri e chi più ne ha più ne metta (specialmente a foglia verde). Ecco una lista della frutta che si può assolutamente mangiare e quella da evitare.
Frutta da evitare (o moderare)
- Avocado (troppo grasso)
- Banane (con moderazione)
La frutta fresca, gli ortaggi e i cereali integrali sono insomma alleati importanti nella lotta al colesterolo alto, così come l’attività fisica. Sappiate che non deve essere per forza un’attività esagerata: vi basterà una camminata di mezz’oretta a passo sostenuto.
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Chi ha il colesterolo alto può mangiare banane e patate?
I valori di indice glicemico sono considerati alti sopra il 70, medi tra 56 e 69 e bassi (quelli con il semaforo verde!) sotto il 55.
Chi ha il colesterolo alto, quindi, può mangiare le banane? Questo frutto non contiene colesterolo, ma è meglio ridurne il consumo per via del suo indice glicemico a 70.
Sì anche alle patate, senza esagerare, ma preferendo in generale cotture semplici (lesse o al vapore) evitando fritture e grassi saturi.