Covid, positivi triplicati da inizio settembre: c'è da preoccuparsi?

I contagi da Covid 19 sono triplicati da settembre ad oggi. Ecco i principali motivi, cosa aspettarsi dalla prossima variante e lo stato attuale della campagna vaccinale.

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Continua a preoccupare l'incremento dei casi di positività al coronavirus nel nostro paese, che nei giorni scorsi ha visto un incremento da non sottovalutare; i positivi sarebbero infatti triplicati da settembre.

Siamo passati rapidamente dai 15.000 casi giornalieri del mese di settembre ai 40.000 della scorsa settimana, una variazione importante e una situazione che inizia a preoccupare molte persone, soprattutto in vista dell'arrivo dei mesi freddi.

Incremento casi covid dopo la rimozione delle restrizioni

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un progressivo assottigliamento delle misure restrittive per prevenire l'incremento dei contagi Covid, fino ad arrivare alle ultime settimane in cui anche gli ultimi paletti sono caduti, come per esempio l'obbligo di mascherine sui mezzi pubblici.

La ripresa delle scuole, il ritorno in ufficio, con la conseguente riduzione di persone in smart working, ma soprattutto l'eliminazione di quasi tutte le restrizioni, ha portato ad un inevitabile balzo in salita dei contagi.

Nino Cartabellotta, presidente dell'associazione Gimbe, comunica che attualmente ci sono in Italia circa 500.000 positivi, di cui 5.000 sarebbero ospedalizzati; secondo Cartabellotta, con questi dati è fondamentale mantenere alta l'attenzione soprattutto in vista dell'avanzamento dell'autunno e in generale della stagione fredda.

Covid, a novembre è in arrivo una nuova variante

Si chiama Cerberus la nuova variante che gli esperti si aspettano di veder prendere piede nel mese di novembre.

Cerberus, appartiene sempre alla famiglia Omicron e ancora non si sa se sarà o meno in grado di bucare i vaccini attualmente disponibili.

Quello che si sa con certezza è  che si tratta di una variante molto contagiosa, mentre non è ancora chiaro se i sintomi saranno più pesanti dei precedenti, al momento si è propensi a credere che la sintomatologia potrebbe essere la stessa di Omicron, anche se al momento non ci sono abbastanza dati per saperlo con certezza.

A preoccupare realmente è il fatto che ad oggi non ci sono più restrizioni efficaci a protezione da una variante che potrebbe rivelarsi particolarmente contagiosa e che dunque, con una gestione della pandemia non particolarmente oculata, potrebbe mettere in seria difficoltà il nostro paese già a partire dal mese prossimo.

Lo stato della campagna vaccinale

La campagna vaccinale, dopo l'estate ha subito una drastica frenata, complice probabilmente anche la crescente sensazione che la pandemia sia terminata (sensazione coadiuvata dall'eliminazione delle restrizioni).

Nino Cartabellotta ha infatti affermato:

“La campagna vaccinale è sostanzialmente ferma, la copertura della quarta dose per anziani e fragili non decolla, la stagione influenzale è in arrivo e sui mezzi pubblici si è detto addio all’obbligo di mascherina”.

I numeri ci fanno dunque comprendere che sarà importantissimo arrivare preparati all'inizio dell'inverno, per evitare un ulteriore peggioramento della situazione dei contagi e riuscire in questo modo a mantenere la situazione in equilibrio senza dover ricorrere a misure restrittive ulteriori.

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