Pandemia da Covid: lo Stato ha dimenticato i medici “eroi”!

I medici che hanno curato i pazienti durante la prima fase della pandemia, chiamati eroi e finiti su tg e social, sono stati dimenticati dal nostro Stato.

L’indignazione e la rabbia dei familiari dei 369 medici “eroi” vittime della prima fase pandemica, la più difficoltosa in assoluto, si sta facendo sentire, dopo che lo Stato Italiano si è completamente dimenticato di loro e delle loro famiglie. Per un anno e mezzo sono stati chiamati “eroi” e ora, invece, tutti i medici morti in prima linea nella battaglia contro il Covid e le loro famiglie sono finite nel dimenticatoio del nostro Governo.

Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine provinciale di Milano da tempo chiede un riconoscimento per il sacrificio dei suoi colleghi. Ma, come si suol dire: “chi è sazio non crede a chi sta a digiuno” e quindi il nostro parlamento, nello specifico il Senato, non ha votato il super emendamento che conteneva un provvedimento importantissimo che stabiliva un ristoro per ogni famiglia avesse perso un medico durante il primo periodo di pandemia, il peggiore. 

Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo ha dichiarato che ormai questi medici, chiamati per due anni “eroi”, sono stati dimenticati e a nessuno importa più il sacrificio che hanno fatto, anche se a loro è costato la vita.

I medici, eroi della pandemia, che hanno pagato con la vita, sono stati dimenticati dallo Stato Italiano

In tutta Italia monta la rabbia e l’indignazione per questa scelta scellerata e incomprensibile del nostro Senato. La norma proposta prevedeva dei ristori per le famiglie dei medici morti all’inizio della pandemia, in prima linea

A questo proposito il Sindacato Anaao Assomed ha dichiarato: “Chi risponderà alla rabbia che sale da tutti gli ospedali e gli ambulatori d’Italia?.

Ma è mai possibile che questi 369 medici e le loro famiglie, dopo essere stati chiamati eroi ed essere stati riportati e ripresi da tutti i giornali e le trasmissioni televisive, siano stati già dimenticati, dimenticati a tal punto dal non prevedere nemmeno i ristori per le famiglie rimaste? È mai possibile che i medici rimasti in vita, ma invalidi, non ricevano un contributo statale?

I medici invitano il Parlamento a riflettere su questo “abbandono”

Il Fatto Quotidiano ha intervistato il Presidente della Federazione Ordini dei Medici, Filippo Anelli, il quale, deluso e amareggiato, invita gli onorevoli del parlamento a riflettere su questo punto: è mai possibile che non si siano trovati i fondi per dare un ristoro a queste famiglie che, nella maggior parte dei casi, sono rimasti senza nemmeno una fonte di sostentamento economico? È mai possibile che ci sia dimenticati di coloro i quali venivano chiamati eroi e finivano ogni giorno sulle pagine social dei politici di casa nostra?

Di nuovo il sindacato Anaao Assomed ha accusato la politica di essere altamente ipocrita, perché quando si tratta di passare dalle belle parole, ai fatti, la politica si dilegua

Anche Fabio Pinto, segretario nazionale dei radiologi, ha fatto un’affermazione davvero amara su questa vergognosa situazione:  “Utili eroi in battaglia e poi completamente dimenticati quando si tratta di riconoscere il loro sacrificio”.

Questo, secondo Pinto, potrebbe far partire uno sciopero massiccio di tutti i medici radiologi che lavorano sia nel pubblico, che nel privato, ma anche le altre categorie dei medici e dirigenti sanitari. La rabbia è tanta e non sarà possibile mantenerla a lungo sotto controllo.

Il Senato boccia il super emendamento sui ristori dedicati alle famiglie dei medici morti all’inizio della pandemia

La bocciatura in Senato dell’emendamento che prevedeva i ristori dedicati alle famiglie dei medici morti in prima fila, durante la pandemia e il lockdown, prevede anche la mancanza di un ristoro per i medici che, a causa del Covid della prima fase, hanno riportato una grave invalidità permanente. Dunque sia le famiglie rimaste, sia i medici invalidi, sono stati del tutto ignorati da Stato e Governo.  

Secondo Roberto Carlo Rossi, presidente dell’Ordine dei medici di Milano, il voto del Senato è stato a dir poco vergognoso, dopo che sia i politici di destra che quelli di sinistra si sono riempiti la bocca chiamando eroi i medici caduti sul campo. E ora? Rifiutano di concedere loro anche un minimo di ristori

Ma i ristori sono necessari, sia per le famiglie che hanno dovuto sopportare la morte di un medico in famiglia, ma anche per quei medici che hanno riportato danni permanenti a causa del loro spirito di abnegazione per limitare gli effetti di una pandemia che non si era mai vista. 

Visto che il Parlamento non è stato in grado di fare il suo dovere attraverso una legge apposita che includesse l’emendamento riguardante i ristori, il dottor Rossi si appella così al Governo affinché possa prendere la situazione in mano e riconoscere i ristori dovuti alle famiglie dei medici caduti durante la pandemia

Di questa incresciosa situazione ne ha parlato all’Adnkronos Salute, il dottor Marinoni, presidente dell’Ordine di Bergamo: “È una situazione di totale malessere quella che stiamo vivendo. Questa pandemia non è servita a nulla. Siamo tornati all’individualismo più totale! Alla politica interessa solo tagliare i nastri. Il senso della comunità non c’è. C’è un assoluto disinteresse per tutti coloro che hanno fatto sacrifici e hanno pagato anche con la loro vita. Pare che le persone siano variabili insignificanti. È un profondo dispiacere”, conclude Marinoni.

Un’enorme rabbia e delusione sta montando tra i medici di tutt’Italia

Secondo Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed, una enorme rabbia, mista a indignazione e delusione si sta espandendo in tutta Italia e no solo nel settore sanitario. Chi risponderà a questi medici? Chi risponderà a questa delusione? Al grido di dolore delle loro famiglie? Cosa ha intenzione di fare lo Stato dopo questa magra figura? E il Governo ha intenzione di fare qualcosa?

Palermo dichiara con amarezza, che questi medici dimenticati, insieme alle loro famiglie, sono gli stessi medici che i politici si sono affrettati a chiamare eroi, i medici che durante la prima fase si sono contagiati perché mancava tutto il necessario per proteggersi: camici, guanti, mascherine.

I medici che, nonostante tutto, hanno curato i pazienti con abnegazione, senso del dovere e per questo sono morti, ci hanno rimesso la vita.

È mai possibile che uno stato che si definisca civile e che ha chiamato questi medici eroi per due anni, non riesca a votare un emendamento che riconosca il valore e il sacrificio di questi medici, permettendo alle famiglie di ricevere un ristoro che possa permettere loro di riottenere una dignità economica? 

Un tweet di Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, afferma in modo crudo: “Eroi a parole, ristori zero. Una vergogna di Stato“.

Cosa prevedeva l’emendamento sui ristori bocciato dal Senato?

L’emendamento bocciato dal Senato prevedeva un ristoro di 100mila euro per la famiglia di ogni vittima, ma, purtroppo, non è stato convertito in legge.

Una bocciatura vergognosa e senza giustificazione! È assurdo non aver trovato i fondi per poter far percepire un ristoro alle famiglie di questi medici, chiamati eroi per quasi due anni, non essendosi risparmiati nemmeno quando non si sapeva davvero a cosa si andava incontro e contro cosa si stava combattendo.

Arrivati a questo punto, secondo il dottor Rugiu, presidente dell’Ordine dei medici di Verona, “È giusto che il paese riconosca il loro sacrificio e provveda alle famiglie rimaste“. «È giusto che ora il Paese», commenta Carlo Rugiu presidente dell’Ordine dei medici di Verona, «riconosca il loro sacrificio e provveda a quanti sono rimasti a ricordarli».

Questa bruttissima pagina di politica, questa decisione vergognosa, convincerà in qualche modo il Parlamento a tornare sui suoi passi? È mai possibile che i politici siano solo buoni a parlare e a postare sui social, ma quando si arriva al dunque, di FARE qualcosa di così importante, si tirino indietro? Chi penserà ora alle famiglie di questi medici morti curando gli altri? Lo Stato Italiano ha ancora una volta mostrato zero sensibilità, e tutte le parole spese per questi operatori sanitari, hanno perso completamente di valore. 

Poveri medici: da eroi a dimenticati.

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