La nascita di un figlio porta sempre una gioia immensa. Ma, talvolta, alla gioia si accompagnano anche sentimenti di sofferenza che possono sfociare in una vera e propria depressione: la depressione post-partum.
E, di depressione post-partum ha sofferto anche la famosa cantante Levante. Ma di cosa si tratta davvero e perché è ancora così complicato parlarne?
Cos’è la depressione post-partum di cui ha sofferto anche la cantante Levante
La nota cantante ha incontrato questa particolare forma depressiva circa un anno fa, dopo la nascita della sua primogenita Alma Futura. La cantante racconta di come si sia sentita “bloccata in un ruolo speciale, quello di madre, ma non mi bastava” e del senso di colpa che accompagnava il suo non sentirsi pienamente e completamente felice.
Ed è proprio questo senso di colpa uno dei sentimenti che maggiormente vengono riferiti dalle donne che soffrono di depressione post-partum e che ben evidenzia la cantautrice stessa:
“Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita”
Tra l’altro, il brano che Levante porterà al Festival di Sanremo, parla esattamente di quanto vissuto dalla cantautrice.
La depressione post-partum è tuttora un argomento tabù e sono molte le reticenze nel parlarne. Eppure, vista la percentuale di donne che ne soffrono, sarebbe senz’altro utile approfondire l’argomento anche e soprattutto per non far sentire ancora più sole le neo mamme che si trovano ad affrontarla.
Quali sono le cause della depressione post-partum
Ma in cosa consiste davvero la depressione post-partum e cosa la determina? Si tratta appunto di una forma depressiva che solitamente insorge in un periodo di tempo che va dal primo mese al primo anno di vita del bambino. A differenziarla poi dalle altre forme depressive ci sono alcuni specifici fattori sul piano ormonale e psico-emotivo.
Le cause della depressione post partum possono avere principalmente tre 3 cause:
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Cambiamenti ormonali in quanto, a seguito del parto, i livelli ormonali di estrogeni e progesterone così come di altri ormoni si abbassano determinando stanchezza, pigrizia e depressione;
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Fattori di natura emotiva, come per esempio il non sentirsi adeguate a prendersi cura del piccolo; paura e ansia per una situazione completamente nuova; ci si può sentire non più in contatto col proprio corpo e non accettarne i cambiamenti; sensazione di aver perso il controllo sulla propria vita in quanto al centro di tutto c’è adesso una nuova vita. Si aggiunga poi la classica mancanza di sonno che rende ancora più pungenti questi stati d’animo e la mente meno lucida nell’affrontare anche le più piccole incombenze quotidiane
La rete sociale, in quanto non tutte le neomamme possono contare, per motivi di varia natura, sull’appoggio di persone care e vicine nell’accudimento del bambino.
Differenze tra il Baby Blues e la depressione post partum, ecco i sintomi
Quando si parla di depressione post partum non ci si deve confondere col Baby Blues. Quest’ultimo infatti dura solitamente pochi giorni o al massimo un paio di settimane e si manifesta con:
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difficoltà di concentrazione
A differenziare il baby blues dalla sindrome depressiva vera e propria sono sostanzialmente due fattori: la durata dei sintomi e la loro intensità che possono addirittura arrivare a mettere a rischio la capacità della madre di prendersi cura del piccolo. Ai sintomi già citati possono poi aggiungersi tutta un’altra serie di manifestazione sintomatiche come:
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inappetenza e/o perdita di appetito
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Forte rabbia e irritabilità
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Disinteresse nei confronti della vita
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Difficoltà nello stabilire un legame affettivo con bambino
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Pensieri negativi quali atti di autolesionismo o di far male al bambino
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Sentimenti di ansia, paura, soffocamento, senso di colpa e sensazione di sentirsi inadeguati
La depressione post-partum non va mai ovviamente sottovalutata ed è consigliato rivolgersi quanto prima ad uno specialista che possa aiutare la neo mamma a superare il complicato momento.