Cos'è la derealizzazione, il disturbo di cui ha sofferto la cantante Noemi

La derealizzazione è un disturbo di cui ultimamente si conosce l'esistenza grazie alla cantante Noemi che ha confessato di averne sofferto. I sintomi sono molto chiari e anche la cura ne consente la completa guarigione.

disturbo derealizzazione cos'è

Quella della derealizzazione è una nuova realtà che si è aperta da non molti anni. Per essere annoverata tra i disturbi più frequenti degli ultimi anni ne ha dovuta fare di strada. Sia in termini scientifici che di studio però il progresso ha portato a nuove scoperte e consapevolezze. Perciò oggi la derealizzazione è un disturbo poco conosciuto ma facile da diagnosticare.

Se non fosse stato per Noemi, la nota cantante italiana che in una recente intervista a Belve, il programma di Rai2, ha confessato di aver sofferto di questa patologia. Finalmente, infatti, si è aperta una finestra su questa nuova patologia di cui si parla davvero poco e che merita di essere analizzata, conosciuta ed approfondita un po’ di più.

Come capire se soffri di derealizzazione

Quella che pochi conoscono è una patologia che invece ha riscontrato numerose diagnosi negli ultimi anni. Forse il fatto che non sia molto conosciuta tra le persone, fa in modo che non se ne parli molto. Quindi conoscere e capire se se ne soffre non è molto semplice.

La derealizzazione è un disturbo psichico dove si perde il senso della realtà. Si caratterizza per la sensazione di sentirsi vuoto e non connesso più al proprio corpo o anche avere la percezione che il mondo attorno a sé non sia reale. La sensazione che si prova è quella di essere esterni al proprio corpo, come anestetizzati, e di non percepire più né spazio né tempo.

La derealizzazione si caratterizza per una costante sensazione di esser scollegato, di non percepire più la realtà di ciò che ci circonda. É un disturbo dissociativo e perciò riguarda una percezione, un’esperienza del tutto soggettiva. Le cause sono riscontrabili in un’alterazione della salute mentale come disturbi d'ansia, depressione o disturbo bipolare, ma anche conseguente all'uso di sostanze stupefacenti. É diventato un disturbo più conosciuto dopo che Noemi, la nota cantante, ha confessato di soffrirne. In Italia più o meno il 2% della popolazione tra uomini e donne ne soffre.

Il sorgere del disturbo può avvenire in maniera improvvisa oppure gradualmente e diventa poi patologia quando avviene con ricorrenza in maniera persistente provocando di forti disagi. In alcuni casi la patologia è lieve e compromette anche i rapporti sociali e l'affettività di chi sta intorno.

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Derealizzazione: sintomi e cura

La percezione di vivere in un mondo annebbiato, artificiale e non reale è quello che chi soffre di derealizzazione afferma di provare. Le distorsioni possono riguardare aspetti uditivi, visivi o tattili uniti alla sensazione di "ovattamento" e formicolio agli arti o al corpo, ansia e preoccupazioni eccessive. Chi ne soffre non riesce facilmente a spiegarne i sintomi finendo per far diventare come una fobia.

I sintomi più frequenti sono attacchi di panico e crisi d'ansia; a questo si associano delle fobie e l’essere ipocondriaci con la conseguente paura di morire o di impazzire. Le idee inoltre diventano ossessive, si rimugina molto su un evento e si teme di aver fatto qualcosa di sbagliato inconsapevolmente. La cura per questo disturbo esiste e bisogna lavorare sui sintomi la strada migliore è la psicoterapia che aiuta a capire il conflitto interno e dividere il carico emotivo ristabilizzando l’equilibrio psicologico.