Mangiano tonno crudo al ristorante, finiscono in ospedale per Sindrome Sgombroide

Quattro persone sono finite in ospedale a Belluno dopo aver mangiato tonno crudo al ristorante. La diagnosi è di Sindrome Sgombroide, ecco cosa è successo nel dettaglio.

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Amanti del pesce, c’è una cattiva notizia per voi. A Belluno quattro persone sono state ricoverate per Sindrome Sgombroide dopo aver mangiato tonno crudo. Ecco la loro storia nel dettaglio.

Il pesce, si sa, è un cibo pregiato e, soprattutto, quello crudo, deve essere conservato in un certo modo prima di essere portato sulle tavole. L’Italia è un Paese che da anni porta avanti la tradizione dei pescatori nelle meravigliose coste del Mediterraneo e il pesce è uno degli ingredienti principali della cosiddetta dieta mediterranea.

Tuttavia, spesso mangiare questo alimento può riservare brutte sorprese. Ed è quello che è accaduto a quattro persone a Belluno che sono finite in ospedale dopo aver mangiato pesce crudo. 

Tonno crudo al ristorante: ricoverati per Sindrome Sgombroide

I quattro malcapitati che in due ristoranti diversi di Belluno avevano deciso di mangiare tonno crudo per pranzo non potevano immagine la brutta sorpresa che da lì a poco li attendeva. Lunedì 19 settembre sono state ricoverate quattro persone, di cui tre facenti parte dello stesso nucleo familiare.

Arrivati al pronto soccorso nel primo pomeriggio con una diagnosi di mal di testa, congiuntivite, rossore cutaneo e disturbi intestinali. Ai medici e paramedici la situazione è apparsa subito chiara. Si tratta di Sindrome Sgombroide, un’intossicazione comparsa all’incirca dopo un’ora dal consumo del pesce.

Cos'è la Sindrome Sgombroide?

Questa Sindrome è una vera e propria intossicazione dovuta all’assunzione di istamina, sostanza che si trova nei prodotti ittici, che deriva dalla decomposizione di istidina, un amminoacido presente nei pesci che fanno parte della famiglia Scombridae e Scomberascidae, da cui deriva il nome.

Appartengono a questa famiglia di pesci lo sgombro, le acciughe, le sarde e il tonno. L’istamina si forma se la conservazione del pesce non è stata effettuata correttamente accelerando il processo di decomposizione.

Ora i Nas di Treviso, in coordinamento con il Servizio di Igiene degli Alimenti, stanno cercando di ricostruire il percorso di conservazione del tonno che le quattro persone hanno ingerito. I controlli sono stati effettuati tempestivamente nei ristoranti coinvolti, che restano comunque aperti. Ad ogni modo, il tonno è stato sequestrato per essere analizzato. Per evitare che ci siano altri casi di intossicazione, il distretto sanitario della zona ha invitato tutti i cittadini a non mangiare tonno fresco.

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