La minaccia nucleare fa paura: boom di pillole allo iodio. Funzionano davvero?

Con la minaccia nucleare dietro l'angolo, in molti sono interessati ad acquistare le pillole allo iodio; gli effetti però non sono quelli sperati.

Image

Tra i molti pericoli e le tante paure della guerra in Ucraina una su tutte è la minaccia che spaventa di più la popolazione globale: l'utilizzo di armi nucleari da parte della Russia. Se ad inizio guerra molti esperti rassicuravano circa l'utilizzo esclusivamente propagandistico delle minaccia nucleare, nelle ultime settimane, a cusa della difficile situazione dell'esercito russo sul campo, la paura è tornata a salire.

E quando ci sono di mezzo timori così importanti le reazioni talvolta non sono del tutto razionali. Negli ultimi giorni c'è stato infatti un incremento di interesse nei confronti delle pillole allo iodio, compresse utilizzate spesso in caso di incidenti in centrali nucleari. Ma sono davvero utili?

Minaccia nucleare, le pillole allo iodio funzionano davvero?

Le pillole allo iodio sono delle compresse che contengono ioduro di potassio. Sono generalmente utilizzate come prevenzione in caso di esposizione a radiazioni nucleari, come ad esempio in caso di incidente in una centrale nucleare. Lo ioduro di potassio agisce essenzialmente saturando la tiroide e impedendo a quest'ultima di assorbire lo iodio radiottivo. Tuttavia non si tratta di una soluzione definitiva e non ha molto senso correre a farne scorta.A spiegarlo è Andrea Lenzi, professore ordinario di Endocrinologia all'Università Sapienza di Roma e presidente del Comitato nazionale per la biosicurezza della presidenza del Consiglio dei ministri: 

In caso di uso di armi atomiche difficile possano servire pillole allo iodio per proteggere la tiroide dalle radiazioni nucleari perché, molto presumibilmente, lo scenario peggiorerebbe rapidamente e in causa ci sarebbe la salvezza della vita, non solo la prevenzione di danni d'organo. E comunque, seppure tutto si fermasse all'uso di uno solo di questi terribili ordigni, in aree lontane dal nostro paese, ci sarebbe tutto il tempo necessario per organizzare la prevenzione con questa sostanza di cui c'è disponibilità senza timori di carenze

Utilizzo ed effetti collaterali

L'utlizzo di pillole allo iodio dovrebbe avvenire soltanto dietro indicazione del Ministero della Salute e in tal caso la distribuzione spetterebbe alla Protezione Civile. Non ci si dovrebbe dunque avventurare in rimedi e soluzioni fai da te, non solo in quanto al momento, e si spera per sempre, non vi è alcuna necessità né di assumere tali compresse né di correre a farne scorta, ma anche perché l'utilizzo di queste pillole può provocare degli effetti collaterali. Gli effetti collaterali sono perlopiù lievi come ad esempio nausea, vomito, mal di stomaco, cefalea e alterazione del gusto. Ma il rischio in caso di assunzione autonoma, quindi non gestita da un medico, è quello di assumere un quantitavio eccessivo. In questo caso oltre agli effetti sopraccitati, si aggiungerebbe un aumento del rischio di incidenza di patologie autoimmuni, in particolare per i soggetti affetti da ipotiroidismo.