Cos’è il neurofeedback, la tecnica di rilassamento utilizzata da Marco Mengoni

Marco Mengoni ha dichiarato di avvalersi della tecnica del neurofeedback per combattere ansia e stress. Ma in cosa consiste? Ecco i dettagli.

Il neurofeedback, tecnica volta a gestire ansia e stress, esiste ormai da decenni ma non sono in tanti ad esserne a conoscenza. Nelle ultime settimane però, l’argomento ha acquistato più rilevanza a seguito delle dichiarazioni del cantante Marco Mengoni che ha detto di avvalersi di tale tecnica.

Ma in cosa consiste il neurofeedback, come funziona e, soprattutto, quali sono i suoi vantaggi? Vediamolo nel dettaglio.

Neurofeedback, in cosa consiste la tecnica utilizzata da Marco Mengoni per combattere ansia e stress

Marco Mengoni non ha mai fatto mistero dell’importanza che il benessere psichico e mentale riveste nella sua vita. Il celebre cantante ha infatti dichiarato di seguire da anni un percorso di psicoterapia che lo aiuta a gestire meglio ansia ed emotività. Il bellissimo Mengoni soffre inoltre di un altro particolare disturbo, il dismorfismo corporeo, che lo fa sentire spesso inadeguato da un punto di vista fisico.

Oltra al percorso terapeutico, il cantante ha recentemente affermato di ricorrere anche al neurofeedback, una tecnica utilizzata per la gestione di stress ed ansia.

Si tratta di una tecnica che può essere definita come un allenamento cerebrale attraverso il quale il cervello “impara” ad autogestirsi. Ma in quali termini?  

Come funziona il neurofeedback

Alla base del funzionamento della tecnica del neurofeedback vi è l’assunto di partenza per il quale il cervello è “plastico”, ossia in grado di modificarsi, cambiare ed adattarsi ai cambiamenti e che, tramite un allenamento specifico, sia possibile aumentarne le capacità di risposta funzionale sia in termini di funzioni cognitive che di equilibrio emotivo.

Piccola ma fondamentale parentesi per capire meglio: l’attività cerebrale consiste nell’attività delle cellule del cervello (i neuroni). Tale attività da luogo alle cosìdette onde cerebrali il cui equilibrio è importantissimo per il benessere psichico.

La tecnica del neurofeedback, avvalendosi dell’elettroencefalogramma, consentirebbe di avere una risposta immediata (un feedback appunto) tramite segnali visivi o sonori sul funzionamento del cervello in un dato momento e, quindi, delle onde cerebrali. Attraverso l’allenamento, la persona riuscirebbe a controllare questa stessa attività cerebrale basandosi sui feedback che le vengono restituiti dall’EEG.

Cosa su può curare con la tecnica del neurofeedback

Facendo leva sulla plasticità cerebrale e sulla sua capacità adattativa, il cervello verrebbe allenato tramite il neurofeedback dando così la possibilità al paziente di imparare a controllare l’attività cerebrale stessa al fine di raggiungere uno stato di benessere ed equilibrio.

Nel caso specifico al quale ha fatto riferimento Mengoni, il neurofeedback viene utilizzato per combattere lo stress ma esistono anche tutta un’altra serie di disturbi e fonti di malessere mentale che potrebbero essere trattati tra i quali:

  • ADHD, ossia disturbi dell’attenzione e iperattività;

  • Depressione;

  • PTSD, ossia disturbo da stress post-traumatico;

  • Disturbi del sonno (tra i quali insonnia e apnee notturne)

  • Epilessia.

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