Cos’è l’infezione respiratoria che ha colpito Papa Francesco?

Come sta Papa Francesco? Il Pontefice è in ospedale per un' infezione respiratoria. Vediamo cos'è e quali rischi comporta la malattia.

Papa Francesco è stato ricoverato presso l’Ospedale Gemelli di Roma a causa di un’infezione respiratoria. Vediamo cos’è la malattia che l’ha colpito e, soprattutto, quali sono i rischi per la sua salute.

Papa Francesco: cos’è l’infezione respiratoria che l’ha colpito?

Il 29 marzo 2023 Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per un’infezione respiratoria. La Sala Stampa del Vaticano ha precisato che il Pontefice non ha contratto il Covid-19, ma non si può comunque considerare fuori pericolo a causa delle malattie pregresse di cui soffre. Nonostante tutto, secondo alcune indiscrezioni dell’ultima ora, il Santo Padre ha trascorso una “buona nottata” e “sta bene“. Sono esclusi problemi cardiaci e polmonite e resterà ricoverato in nosocomio fino a quando le sue condizioni generali di salute non saranno tornare nella norma. Papa Francesco dovrebbe avere “una forma lieve di bronchite“.

La bronchite rientra nel gruppo delle infezioni respiratorie. Si definiscono tali le patologie delle vie respiratorie superiori o inferiori che coinvolgono i diversi organi e tessuti dell’apparato respiratorio. In base all’area colpita, interessa: naso, seni nasali, faringe, laringe, trachea, vie aeree e polmoni. Le cause sono diverse, ma si tratta sempre di batteri, virus o altri agenti infettivi.

Infezione respiratoria: cause e sintomi della malattia

Generalmente, i virus più comuni che causano l’infezione respiratoria sono: adenovirus, bocavirus, coronavirus, enterovirus, virus influenzali e para-influenzali, rinovirus e virus respiratorio sinciziale (RSV). Per quanto riguarda i batteri, invece, abbiamo: Streptococco (S. pneumonie, S. pyogenes, S. pneumonia) e da Pseudomonas aeruginosa, Staphylococcus aureus, batterio emofilo dell’influenza (Haemophilus influenzae) e Mycoplasma pneumonia.

I sintomi dell’infezione respiratoria sono diversi, come: mal di testa, febbre, tosse, starnuti, naso chiuso o che cola, dolori muscolari, affanno, dolori al petto, respiro sibilante e sensazione di malessere generale. Ad essere più gravi sono le infezioni che interessano le vie respiratorie inferiori, che possono provocare: bronchite, bronchiolite e polmonite. In casi come questi possono manifestarsi altri disturbi, quali: confusione, nausea, vomito e diarrea. E’ bene sottolineare che la condizione clinica del paziente varia molto in base all’età.

Come si cura l’infezione respiratoria e quali sono i rischi

L’infezione respiratoria si cura in base alla causa scatenante. Pertanto, la terapia può essere diretta all’agente responsabile oppure riguardare la gestione dei sintomi della patologia. Secondo l’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS), ogni anno ci sono oltre 3 milioni di morti al mondo a causa di questa malattia. La maggior parte dei decessi sono da ricollegare ad un’infezione delle vie respiratorie inferiori, in primis la polmonite. Ad essere interessati sono per lo più soggetti anziani, con età maggiore a 75 anni.

Stando ad uno studio australiano pubblicato sull’Internal Medicine Journal, l’infezione respiratoria aumenta i rischi di eventi cardiaci. Si stima che il pericolo di infarto aumenti di ben 17 volte nella settimana che segue l’insorgere della problematica. Patologie di questo tipo, infatti, possono provocare un aumento della coagulabilità del sangue con conseguenti alterazioni del flusso sanguigno.

Fabrizia Volponi
Fabrizia Volponi
Copywriter, classe 1985. Laureata in Scienze Storiche presso l'Università La Sapienza di Roma, con una seconda laurea in Scienze Religiose alla Pontificia Università Lateranense, ho una passione per la scrittura e la lettura. Ideatrice di un blog dedicato ai libri, il mio motto è πάντα ῥεῖ, tutto scorre.
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