Perché si muore di caldo, il motivo che in pochi conoscono

In piena estate ci sono molti decessi per via delle temperature troppo elevate e del caldo eccessivo.

In piena estate c’é una frase che quasi ognuno di noi ha pronunciato almeno una volta: “morirò di caldo”. C’è chi lo dice per modo di dire e chi per scaramanzia perché ha il timore di restare realmente vittima del caldo.

Ciò che è certo è che negli ultimi giorni sono decedute più di 1700 persone a causa delle temperature eccessive, in particolar modo in Spagna e Portogallo. In molti Paesi Europei sono stati superati addirittura i 40° C.

Il problema sembra aumentare a causa del riscaldamento globale, date che nell’ultimo periodo le ondate di caldo avvengono sempre più frequentemente ci sono Paesi meno abituati, come il Regno Unito, che non hanno i mezzi adatti per poterlo combattere.

Perché si muore di caldo e quando la temperatura esterna diventa eccessiva

Il decesso per il caldo può avvenire in situazioni particolari, quando ad esempio si registrano 33-34 gradi per più giorni consecutivi congiuntamente a tassi di elevata umidità, intorno al 50% o anche addirittura più alta.

In alcuni casi si può registrare il collasso da calore ossia una perdita di coscienza riconducibile ad un minore afflusso di sangue al cervello, cosa più frequente proprio nei mesi estivi, a causa della temperatura elevata. 

Morire di caldo, tutte le cause 

I sintomi riconducibili alle morti per il caldo eccesivo solitamente sono differenti, tra questi troviamo: debolezza

  • sudorazione brusca
  • rallentamento del battito cardiaco
  • la pelle diventa fredda
  • discesa della pressione arteriosa 

Nei  casi più gravi l’organismo non riesce a raffreddarsi e si rischia il colpo di caloreLa temperatura corporea sale in meno di 10-15 minuti in maniera esagerata tanto da arrivare intorno ai 41° e 42° gradi

Ci sono dei fattori da non sottovalutare tra cui: blocco della sudorazione, crampi, mal di testa forti, sonnolenza, sete intensa, convulsioni, perdita di conoscenza sino ad arrivare nei casi più gravi alla morte. 

I sintomi variano da persona a persona, dal momento che la risposta del corpo umano cambia è influenzata da differenti fattori come le aree geografiche e le capacità di adattamento climatiche di ognuno. 

L’acclimatazzione avviene o nei soggetti che sudano maggiormente poiché sono in grado di ridurre la concentrazione dei sali minerali e di coloro che sono in grado di avere sotto controllo la pressione del sangue. 

A causare tutto ciò può essere la permanenza sotto il sole molte ore oppure stare troppo tempo all’interno di un ambiente dove il caldo è eccessivo. 

Fondamentale è non raggiungere i 39° 40° gradi corporei in piena estate poiché altrimenti si tratterebbe di ipertermia vera e propria ed in poco tempo si potrebbe raggiungere la morte. 

Chi sono i soggetti più a rischio

I soggetti che rischiano di più sono in primo luogo gli anziani, ma non solo, infatti sono a rischio anche i bambini e tutte le persone che hanno particolari malattie, tra cui quelle cardiovascolari, polmonari, croniche, malattie del fegato e dei reni; sono a rischio anche coloro che presentano malattie come il diabete, gli sportivi, coloro che lavorano negli ambienti aperti e dovrebbero evitare le ore più calde, i bambini e le donne incinte. 

I consigli da non sottovalutare sono quelli di bere in quantità elevata, anche quando non si avverte lo stimolo. 

Le persone anziane o con problemi di salute devono evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde e avere almeno un ventilatore. 

Per tutti gli altri il consiglio è quello di bere molto e di spruzzarsi un po’ d’acqua addosso nel momento in cui non riescono a sopportare l’afa. 

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