Chi dorme non piglia pesci? Ecco perché siamo stanchi anche se dormiamo 8 ore a notte

Vi capita spesso di sentirvi stanchi e affaticati, nonostante abbiate dormito tutte le canoniche otto ore a notte? La ricetta per un buon sonno non è così semplice, come rivela un nuovo studio.

perche sono sempre stanco anche se dormo abbastanza

Passiamo dormendo un terzo della nostra vita. Eppure, molte persone non sembrano dare il giusto peso al momento del riposo, considerandolo o uno spreco di tempo o un momento secondario.

Al contrario, dormire bene è alla base del benessere quotidiano, e non dormire a sufficienza può determinare un generale peggioramento della propria qualità di vita.

Tuttavia, diverse persone riferiscono di provare stanchezza e affaticamento nonostante dormano regolarmente 8 ore a notte. In effetti, un nuovo studio mostra come, più che la durata stessa del sonno, sia importante raggiungere una buona qualità del riposo.

Perché si ha la sensazione di essere sempre stanchi anche dopo otto ore di sonno: la chiave è nel sonno di qualità

Lo studio guidato dal dottor Willliam McCall, a capo del Dipartimento di Psichiatria e Comportamento Sanitario del Medical College of Georgia dell’Università di Augusta, mostra infatti come sia la combinazione fra durata ad efficienza del sonno la chiave di un buon riposo, e non soltanto il numero di ore.

Com'è noto, il sonno si compone di diversi cicli, ognuno della durata di circa 45 minuti: addormentamento, sonno leggero, sonno profondo e fase REM, e sono le ultime due fasi a r ricoprire ruoli centrali per diverse funzioni fisiche.

In fase di sonno profondo, infatti, avviene la riparazione cellulare e si rafforza il sistema immunitario. Inoltre, il metabolismo del glucosio nel cervello aumenta, supportando la memoria e l'apprendimento generale. Infine, la ghiandola pituitaria secerne ormoni specifici per la crescita umana, che contribuisce alla crescita e allo sviluppo fisico.

La fase REM, invece, è responsabile della fissazione dei ricordi, e le emozioni negative vengono elaborate e allontanate (il vecchio adagio "dormici su" si basa quindi su motivazioni scientifiche).

Nel caso in cui un ciclo venga interrotto a metà, quindi, il cervello e l'organismo non riescono a rigenerarsi completamente, e perdura la sensazione di stanchezza.

Dormire otto ore a notte, allo stesso modo, ma di un sonno interrotto, leggero o agitato, non permettono il compimento di tutte queste funzioni.

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Come fare per ottenere un sonno di qualità

La base resta ovviamente un riposo adeguato, che normalmente si colloca fra le 7 e le 8 ore a notte. Ci sono anche i "dormitori lunghi", ovvero coloro che hanno bisogno di dormire 10 ore a notte. Non mancano poi i "dormitori corti", a cui bastano anche 5 o 6 ore. Per la maggior parte della popolazione, tuttavia, dormire solo 5 ore a notte può essere a lungo andare molto pericoloso.

In generale, i maggior problemi riguardano l'insonnia, che però non è l'unico disturbo legato al sonno. Infatti depressione, ansia o la cosiddetta "sindrome delle gambe senza riposo" (il bisogno spasmodico di muovere continuamente le gambe) possono fortemente impattare la qualità del sonno.

Inoltre, un'alterazione consistente del ritmo circadiano (sonno-veglia) può essere causata da una non consistente esposizione alla luce: siamo biologicamente progettati per dormire di notte e stare svegli di giorno, per cui l'esposizione prolungata alla luce, come quella blu dei cellulari, può alterare questo delicato equilibrio.

Anche bevande eccitanti come caffè, alcol e nicotina, ma anche attività sportiva poco prima di dormire possono peggiorare la qualità del sonno.

Prima di iniziare una terapia farmacologica, dunque, si possono seguire alcuni consigli per migliorare l'efficacia del proprio riposo:

  • andare a letto e alzarsi sempre alla stessa ora,

  • usare la camera da letto esclusivamente per dormire, e non per attività che possano causare eccitazione o ansia come studiare o guardare la televisione.

  • ridurre nicotina, caffeina e alcol

  • svolgere esercizio fisico, ma non nelle 3-4 ore prima di coricarsi

  • Mettere la sveglia conteggiando i cicli completi di sonno di 45 minuti: se si va a dormire alle undici, per esempio, bisognerebbe svegliarsi o alle 6:30, o alle 7:15, mentre una sveglia alle 6:45 o alle 7:00 rischia di interrompere a metà l'ultimo ciclo di sonno.