Quando mangiare i salumi: scopriamo insieme i momenti migliori

Si parla sempre di quantità, ma è importante anche sapere quando consumare determinati cibi. Ecco quali sono i momenti migliori per mangiare i salumi.

La tavolata della domenica italiana è spesso imbandita di taglieri di formaggi e salumi: molti, però, preferiscono bandire i salumi, in quanto vengono ritenuti alimenti poco sani.

Queste, pero, sono solo delle teorie e a fare la differenza non è l’alimento, ma la quantità di prodotto consumata e il periodo della giornata in cui questo avviene.

Scopriamo allora quando è preferibile consumare i salumi e quali sono i casi in cui sia preferibile non farne uso.

Quanto è importante l’orario in cui consumare determinati alimenti? Ecco lo studio

Ci sono diversi studi a sostegno dell’orario in cui assumiamo determinati cibi, in quanto proprio l’orario può influire sul metabolismo e sulla salute.

Viene in nostro soccorso uno studio dell’ Harbin Medical University condotta su un campione di oltre 4.500 persone diabetiche.

I risultati hanno evidenziato una minore insorgenza di malattie cardiovascolari legate al diabete di tipo 2 in coloro che consumavano abitualmente patate al mattino, cereali integrali al pomeriggio, latte, verdure a foglia verde e yogurt alla sera.

Per quanto riguarda i salumi, non c’è una regola legata al loro consumo, ma vi è è sempre un momento migliore per mangiarli durante la giornata.

Salumi: quando mangiarli durante la giornata

Dalla colazione alla dieta, ecco i consigli legati al consumo dei salumi:

  • salumi a colazione: mangiare affettato di prima mattina è possibile. Sono preferibili salumi quali prosciutto cotto e crudo per fare un carico di proteine prima dell’inizio della giornata;

  • affettati a pranzo: risolvere un pranzo con dei salumi è un’opzione spesso presa in considerazione. Non nuoce alla salute, ma bisogna sempre bilanciare la dose dei nutrienti con il resto dei pasti;

  • salumi come spuntino: è considerato il momento migliore per consumare questo alimento. Essendo un pasto molto ridotto come quantità è in grado di fornire all’organismo il necessario apporto di sostanze nutritive per proseguire nelle attività della giornata.

  • affettati a cena: questo è l’unico pasto in cui il consumo di salumi è da tenere sott’occhio, dato l’elevato contenuto di tirosina che potrebbe causare insonnia. Se consumati salumi più salutari e in compagnia di altri alimenti, possono garantire una cena di successo.

Come detto in precedenza, mangiare salumi non è vietato, ma ci sono dei momenti in cui è particolarmente sconsigliato il loro consumo.

Mangiare salumi fa male? Quando limitare o azzerare il consumo

Appurato che mangiare questo alimento non sia nocivo alla salute, vi sono comunque dei casi in cui è consigliato limitarne il consumo:

  • salumi in gravidanza: può essere rischioso solo se le donne in gravidanza sono esposte al rischio toxoplasmosi. Possono però consumare salumi cotti, in quanto le alte temperature uccidono i batteri;

  • salumi con ipertensione: le persone che soffrono di ipertensione arteriosa sono costrette a ridurre il consumo di sodio e rinunciare ad alimenti contenenti sale. Consigliato quindi consumare salumi in modo limitato.

Tranne alcuni casi specifici, non è vietato consumare i salumi in una tavolata. L’importante è sempre consumare ogni tipo di alimento senza esagerare con le quantità.

Leggi anche: Più sereni con la giusta alimentazione, ecco i cibi indicati per ridurre lo stress

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