Si tratta di uno degli alimenti più completi, dal punto di vista nutrizionale, e preziosi per la salute, nonché buonissimi e versatili in cucina.
Parliamo delle uova: ma quante volte a settimana si possono mangiare?
Il dibattito è sempre aperto, dividendo coloro che mettono in guardia dal loro consumo eccessivo, da chi invece sostiene che comunque i benefici delle uova superano i rischi legati al loro utilizzo.
A chi affidarsi dunque per avere una risposta corretta ed esaustiva?
Qui di seguito riportiamo le informazioni del nutrizionista di Nutridoc.it.
Quante volte a settimana si possono mangiare le uova
Se, come base di partenza per una serie di considerazioni, ci riferiamo alle linee guida sull’alimentazione, allora dobbiamo raccomandare un consumo di due uova alla settimana, anche se fino a 4-5 alla settimana è da considerarsi ancora un utilizzo “nella norma”.
Il punto è che si tratta sempre di indicazioni di massima, stabilite come regola generale in base alla “media” della popolazione, delle condizioni di salute del singolo individuo e del suo stile di vita.
I limiti innanzitutto si riferiscono al consumo di uovo intero, quindi di albume e tuorlo. Come è noto infatti, l’albume è composto in prevalenza di acqua e proteine, quindi non ci sono controindicazioni al suo consumo.
È il tuorlo che rappresenta una vera e propria miniera d’oro di nutrienti, ricco di proteine di altissimo valore biologico, tra le più assimilabili e complete in assoluto.
Questo perché le uova contengono tutti gli amminoacidi essenziali, tra l’altro nelle perfette proporzioni. Apportano vitamine, grassi monoinsaturi e polinsaturi, particolarmente benefici, e minerali.
Il punto è che però le uova sono una delle fonti più ricche di colesterolo che abbiamo a disposizione.
Da qui la divisione, all’interno della letteratura scientifica, tra chi è contro e chi invece si schiera in favore del consumo di uova a tavola.
Quante uova alla settimana si possono mangiare con il colesterolo alto
Il dubbio che affligge la maggior parte delle persone sta proprio qui. In caso di ipercolesterolemia, le linee guida consigliano un consumo al massimo di due uova a settimana.
Il punto però è che molto dipende dal singolo individuo e dalle sue condizioni di salute. Per molti infatti si tratta di una condizione di familiarità genetica con tale predisposizione al colesterolo alto e allora può essere utile stare attenti alle quantità di uova che si assumono durante la settimana.
In linea di massima però recenti studi hanno dimostrato come l’influenza delle uova sulla produzione di colesterolo risulti in effetti minima rispetto alla quantità totale. Il colesterolo viene prodotto dall’organismo per circa il 70% del valore totale, motivo per cui se i valori sono tendenzialmente alti, si può supporre una predisposizione genetica (ovviamente c’è un test del sangue per confermarlo).
Noi possiamo dunque cercare di abbassare al massimo un 30% di quel valore, eliminando i cibi più grassi come appunto le uova, i formaggi e la carne e aumentando la regolarità dell’attività fisica.
Anche eliminare del tutto i grassi dalla propria alimentazione è sbagliato però. Infatti, il fegato tenderà comunque a compensare quella drastica riduzione di lipidi nell’organismo.
Ovviamente, nel conteggio delle uova da mangiare nell’arco dei sette giorni, bisogna tenere conto anche quelle presenti negli alimenti in forma nascosta, come ad esempio nelle torte, nei biscotti, nella pasta all’uovo e via di seguito.
Cosa succede se si mangiano uova tutti i giorni
Ebbene, in questo caso la risposta è sorprendente. In soggetti sani, che non hanno problemi di ipercolesterolemia familiare o di altre disfunzioni, è dimostrato che mangiare anche un uovo intero ogni giorno non fa male.
Anzi, un consumo di questo livello apporterebbe benefici al sistema cardiovascolare. Prevedere un uovo al mattino ad esempio, per colazione, avrebbe addirittura ripercussioni positive sul dimagrimento, dal momento che l’uovo dona un senso di sazietà che invece altri alimenti, soprattutto i carboidrati, non sono in grado di apportare.
Il consiglio ovviamente è di confrontarsi sempre con il proprio medico, verificando appunto che non vi siano controindicazioni, dal punto di vista della salute, all’assunzione di tali quantitativi di uova nella dieta settimanale.
Come per tutti gli alimenti, è importante inoltre scegliere un alimento di qualità, privo di trattamenti antibiotici e possibilmente biologici.
Quando non mangiare le uova
In linea generale, come abbiamo avuto modo di evidenziare nel corso dell’articolo, il consumo di uova non presenta particolari controindicazioni. Anzi, i benefici che sono in grado di apportare alla salute dell’uomo superano di gran lunga i rischi legati al loro utilizzo in cucina.
Ovviamente, ci sono casi in cui mangiare le uova è da evitare senza ombra di dubbio, vale a dire in caso di allergia conclamata alle sue proteine.
Ovviamente, le uova non vanno mangiate quando non sono fresche. A differenza di altri alimenti che magari si conservano bene anche qualche giorno dopo la scadenza indicata, l’uovo è molto delicato ed è sempre meglio, nel dubbio, verificare la sua freschezza.
Il metodo classico prevede di immergerlo in un bicchiere di acqua fredda. Se galleggia, è da buttare via.