Piccolo e con una macchia che ricorda la forma di un violino sul corpo, questo ragno è particolarmente velenoso, e può causare anche danni molto seri in alcune tipologie di pazienti.
Scopriamo allora di più sul suo comportamento, e che cosa fare nel caso in cui si sospetti di essere stati morsi da un ragno violino.
Il ragno violino, un ospite pericoloso
Il ragno violino è un animale potenzialmente pericoloso che si trova in diversi ambienti, anche domestici, frequentati dall’uomo.
Bisogna in primo luogo ribadire come il ragno violino, nonostante sia dotato di un veleno pericoloso, non abbia una natura aggressiva, per cui attacca soltanto quando si sente in una posizione di pericolo (ad esempio se rischiamo di schiacciarlo).
Il ragno violino è lungo circa 4-5 cm, e può capitare che si nasconda in casa. Nel caso di un morso, pertanto, sarebbe meglio cercare di immobilizzare l’animale, e di portarlo con se all’ospedale, anche se non si tratta certo di un’impresa semplice.
Ciò accade soprattutto perché non sempre ci si rende conto di essere stati morsi dal ragno violino, per cui si inizia a considerare l’ipotesi soltanto una volta che iniziano a insorgere i sintomi.
I sintomi sono dovuti alla presenza del secreto citotossico (in parole semplici, del veleno) contenuto nei “denti” del ragno. A seconda della quantità di veleno iniettato, e dalla zona del corpo coinvolta, i sintomi possono essere più o meno forti.
Il primo sintomo, infatti, è il dolore, che si verifica fra i 30 e i 60 minuti dopo il morso. Nel caso di morsi a gambe o braccia, il dolore può estendersi a tutto l’arto.
I sintomi successivi riguardano prurito e irritazione, ma possono peggiorare fino alla presenza di vescicole ed ulcere. Nel caso poi in cui il veleno entri in circolo, si possono avere:
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Febbre alta;
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Nausea e vomito;
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Atralgia e mialgia;
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Mal di testa;
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Trombocitopenia.
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Cosa fare in caso di morso del ragno violino
La prima cosa da fare nel caso in cui si verifichino i sintomi è contattare i soccorsi sanitari e il centro antiveleni, seguendo attentamente le loro indicazioni.
Mentre si aspettano i soccorsi, può inoltre essere utile:
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Lavare la ferita con molta acqua fredda, usando anche il sapone;
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Comprimere l’area coinvolta e tenere sollevati gli arti nel caso in cui siano stati oggetto del morso, per rallentare la diffusione del veleno;
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Monitorare l’evoluzione della ferita.
In nessun caso bisogna incidere la ferita, o utilizzare sostanze disinfettanti. Nei giorni seguenti, poi, la ferita andrà fasciata e tenuta pulita, mentre si assumeranno i farmaci prescritti.
Tali farmaci serviranno sia ad alleviare il dolore che a combattere l’infiammazione, e sono normalmente assunti per via orale o sotto forma di pomate. A seconda del grado di infezione, potrebbero essere previsti anche antibiotici.
In caso di comparsa di sintomi sistemici, il personale sanitario può predisporre anche un ricovero ospedaliero. Infine, nei casi più gravi, la zona della ferita può andare in necrosi, per cui dovrà essere asportata chirurgicamente.
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